"La Provincia chiarisca una volta per tutte a chi spetta la competenza su grandi carnivori e protezione civile". L'attacco alla Giunta di Fugatti arriva da Fratelli d'Italia
L'interrogazione è firmata da Daniele Biada, presidente del gruppo consigliare di FdI in piazza Dante: "E' una situazione poco chiara, che vede un increscioso bisticcio di competenze tra Provincia di Trento e comuni. Il continuo sovrapporsi di diversi livelli normativi e amministrativi, che comporta la compenetrazione tra azioni messe in campo da parte dei Comuni e della Provincia, non contribuisce certamente ad aiutare i nostri amministratori locali"
TRENTO. "La Provincia chiarisca una volta per tutte a chi spetta la competenza e salvaguardi i nostri Amministratori".
La critica, diretta e senza troppe interpretazioni, alla politica attuata dalla Giunta Provinciale riguardo la gestione degli orsi sul territorio trentino arriva da un componente della maggioranza. Daniele Biada, consigliere provinciale di Fratelli e d'Italia e presidente del gruppo consigliare del partito di Giorgia Meloni in piazza Dante, non le manda dire al presidente Fugatti e, implicitamente, all'assessore Failoni, che ha la delega alla gestione dei grandi carnivori.
Ma non solo, perché l'ex sindaco di Campodenno, eletto in consiglio provinciale alle scorse elezioni, parla anche di protezione civile nel caso di ricerca di persone scomparse, sottolineando come nelle situazioni di emergenza l'intervento sia stato ritardato per rispettare la direttiva emessa dal direttore generale della protezione civile.
"E' stata diffusa la notizia della diffida che l'Associazione nazionale per la tutela dell'ambiente e della vita rurali avrebbe inviato al sindaco di Sporminore Diego Giovannini - scrive Biada in una nota ufficiale -, accusato di non aver adottato i dovuti provvedimenti volti a informare la cittadinanza della presenza dell'orso nei pressi di un parco giochi dove domenica mattina sarebbero state ritrovate delle feci di plantigrado".
Questo il preambolo, poi il racconto di quanto accaduto - a più riprese - negli ultimi mesi in val di Non e val di Sole.
"Tale avvenimento è solo l’ultimo in cronologico, rispetto ad una situazione poco chiara - prosegue Biada -, che vede un increscioso bisticcio di competenze tra Provincia di Trento e comuni. A giugno, la sindaca di Malé aveva riunito in seduta straordinaria la Giunta comunale, sottolineando che nelle situazioni di emergenza (come quelle legate alla ricerca di persone) le operazioni di ricerca erano state ritardate alla luce di rispettare le disposizioni dettate da una direttiva del dirigente generale della protezione civile trentina. Sempre a giugno, la Provincia ha presentato la nuova cartellonistica, prodotta in collaborazione con Trentino Marketing e dedicata al territorio montano maggiormente frequentato dai plantigradi. A luglio, invece, il sindaco di Cavizzana ha emanato un avviso alla popolazione che segnalava la presenza di un’orsa con cuccioli in località Masi di Cavizzana. Il continuo sovrapporsi di diversi livelli normativi e amministrativi, che comporta la compenetrazione tra azioni messe in campo da parte dei Comuni e della Provincia, non contribuisce certamente ad aiutare i nostri amministratori locali. Ciò vale in particolar modo per i sindaci, che in assenza di linee guida chiare emanate dalla Provincia sui comportamenti e le buone pratiche da adottare per fronteggiare l’ingombrante presenza di grandi carnivori sul proprio territorio, si trovano costretti a mettere in campo soluzioni temporanee, le quali non trovano - nella maggior parte dei casi - riscontro nella normativa, rimanendo esposti, quali legali rappresentanti pro tempore dei nostri comuni, a possibile conseguenze di carattere giuridico".
Infine la richiesta: che si faccia chiarezza e lo si faccia in fretta, al fine di tutelare i sindaci che operano sul territorio e, molto spesso, hanno a che fare con linee guida cervellotiche.
"Nell’ottica di salvaguardare l’impegno dei nostri primi cittadini (e di conseguenza per il bene della cittadinanza tutta) - conclude Biada - ho depositato un’interrogazione alla Giunta provinciale di Trento al fine di dirimere la questione una volta per tutte, sancendo a chi spetti la competenza in materia di grandi carnivori che si avvicinano alle zone antropizzate: se spettasse ai comuni si chiede alla Provincia di emanare delle linee guida per l’aggiornamento dei piani di protezione civile comunali, risolvendo in questo modo una situazione intricata".