Itea, situazione drammatica, "Poche risposte ai cittadini". In calo il numero degli appartamenti locati e sono esplosi i solleciti di pagamento. Zanella: "Serve una svolta"
Il consigliere del Partito Democratico riportata i dati del bilancio sociale di Itea: "Le domande di alloggio e di contributo integrativo all'affitto continuano ad aumentare, ma la risposta sull'assegnazione di alloggi rimane minimale"
TRENTO. "Il bilancio sociale di Itea 2023, in linea con i precedenti, descrive una situazione in costante peggioramento, drammatica da sempre più punti di vista: la situazione è sempre più critica, serve una svolta".
A dichiararlo in una nota è il consigliere provinciale del Pd del Trentino Paolo Zanella che sottolinea, presentando i dati, come a continuare sia il peggioramento del numero di unità abitative effettivamente locate (che passa dall’86,6% del 2022 all’86% del 2023) e degli alloggi di risulta che continuano a cumularsi (da 1036 del 2022 a 1132 del 2023, "quando nel 2018, prima dell'era Fugatti, erano 519") nonostante la restituzione annua media sia costante da anni, attorno ai 400 appartamenti.
"Un dato preoccupante che denunciamo da tempo è che nel contesto socio economico completamente mutato di oggi, con costi degli affitti sempre più alti e salari più bassi della media italiana e i più bassi del nordest, le domande di alloggio, passate in un anno da 2726 a 2812, e di contributo integrativo all'affitto, da 3591 esplose a 3855, continuano ad aumentare" prosegue Zanella, che evidenzia poi come la risposta sull'assegnazione di alloggi rimanga minimale e come i comuni debbano intervenire per coprire le domande di contributo all'affitto rimaste escluse o per integrare le quote insufficienti.
"Un disastro sociale che questa Giunta continua a non voler vedere. Non basta stanziare risorse per 'bandi booster' – prosegue Zanella – se poi non si è in grado di far partire gli appalti o approvare un piano strategico triennale Itea che prevede un numero di riqualificazioni annue che non recupererà mai la quantità di alloggi di risulta che si sono cumulati. Serve un po’ di ambizione in più".
L'accento viene poi posto su un altro dato definito dal consigliere il più drammatico di quest'anno: "Come è possibile che un istituto di edilizia popolare aumenti in un anno le entrate da canoni, quasi tutti sociali, di quasi 2 milioni passando da 16,6 milioni a 18,4, l'11% in più?".
La stessa Itea, scrive Zanella, stima proprio in un 11% la perdita del beneficio economico dell'abitare nell'edilizia residenziale pubblica dal 2022 al 2023: "Si è ridotto di tantissimo il risparmio di spesa sul maggiore canone che gli inquilini dovrebbero altrimenti versare qualora prendessero in locazione un alloggio sul libero mercato, che sarebbe poi la funzione dell'edilizia pubblica: un controsenso in questa fase storica di difficoltà delle famiglie".
"È evidente che gli aumenti dei canoni sociali legati agli aumenti ISTAT, e quindi all'inflazione esorbitante di questi anni, alla mancata indicizzazione ICEF, all'applicazione punitiva del canone di mercato quando scatta il provvedimento di revoca – specifica il consigliere – e a una quota marginale di riqualificazioni energetiche che porta a rideterminazione dei canoni, hanno contribuito a questo importante aumento dei canoni di locazione, davvero fuori scala per l'edilizia popolare".
Paolo Zanella pone poi l'accento su un altro dato che a sua detta riflette le difficoltà della popolazione che abita negli appartamenti Itea, legate soprattutto alla vicenda “bollette pazze”: l'esplosione dei solleciti di pagamento e delle rateizzazioni, i primi passati da 1954 a 2611 e le seconde da 647 a 1696.
"Un quadro davvero allarmante, al quale si aggiungeranno le maxi rateizzazioni autorizzate dall'assessore Marchiori – commenta Zanella – ancor prima di aver definito le ragioni degli aumenti ingiustificati delle bollette energetiche : una cosa ingiustificabile e della quale continuiamo a chiedere conto".
"In sostanza un disastro, che non si risolve certo con l'iniezione di un po’ di risorse e la programmazione di soli 104 nuovi alloggi in chissà quanti anni" conclude Paolo Zanella, invitando l'assessore Marchiori a convocare un comitato sulla condizione abitativa per dar conto del bilancio e trovare soluzioni in tempi brevi: "Serve una governance che riesca a dare centralità alla missione sociale di Itea, che chiarisca la vicenda 'bollette pazze', che riesca a mettere a terra un numero adeguato di interventi di riqualificazione rivedendo il piano strategico e rendendolo decennale con una pianificazione di nuovi alloggi adeguata alle richieste. Così l'edilizia pubblica non può continuare e sta venendo meno alla sua funzione".