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Fratelli d'Italia, dagli audio 'rubati' ai commenti sessisti. Ambrosi e De Bertoldi sul piede di guerra: ''Discuteremo nelle sedi opportune". Urzì: "No a sparate teatrali"

Il commissario Alessandro Urzì risponde a chi sta creando uno scontro nel partito: “Siamo a testa bassa sul lavoro di tutti i giorni e di fronte al rumore di pochi c’è il silenzio sbigottito dei più che manifesta giorno dopo giorno in maniera sempre crescente la totale incredulità per comportamenti anni luce distanti da quello che deve essere il profilo di dirigenti del partito"

Pubblicato il - 03 gennaio 2024 - 20:19

TRENTO. Audio registrati, scontri verbali e attacchi di ogni genere. Acque agitate in Fratelli d'Italia in queste settimane dove si sta consumando l'ennesimo scontro fra i deputati Alessia Ambrosi, Andrea de Bertoldi e il commissario Alessandro Urzì. 

 

Una tensione che nel partito della Meloni ha raggiunto l'apice durante la discussione sulla formazione della Giunta Fugatti e che ancora oggi continua a vedere continue polemiche che potrebbero addirittura finire in carte bollate.

 

A creare ulteriore scontro ci sarebbe un'audio in possesso dell'onorevole Urzì nel quale si sentirebbe il collega di partito de Bertoldi voler contrastare la nomina alla vicepresidenza di Francesca Gerosa.  Una registrazione non autorizzata che, trattandosi di un parlamentare, potrebbe configurarsi in un reato. 

 

Ma ad agitare le acque sono anche i rapporti dell'onorevole Alessia Ambrosi  con il commissario Urzì e i giudizi espressi da quest'ultimo e definiti “misogini”. 

 

Il commissario del partito si dice contrario nel commentare questioni estranee alla politica spiegando si aver richiamato i successi ottenuti da FdI con la conquista della vicepresidenza. “Abbiamo una pattuglia di consiglieri provinciali competenti, di peso – ha affermato Urzì -  chi aveva scambiato Fratelli D’Italia per un taxi ha fatto altre scelte, ma abbiamo soprattutto portato una donna alla vicepresidenza della Provincia di Trento ed è la risposta migliore. Abbiamo una classe dirigente che è formata da donne, abbiamo una presidente del consiglio dei ministri che ci dà l’esempio”. 

 

Per quanto riguarda le polemiche il Commissario spiega che “Di tutto questo saranno gli organi interni del partito ad occuparsi e non non ho l’abitudine di commentare in pubblico ciò che appartiene alle dinamiche interne al partito”. 

 

L'onorevole Urzì si dice impegnato assieme ad altri al lavoro quotidiano per dare al Trentino un partito centrale e determinante nelle scelte future dell’amministrazione dell’autonomia. “Siamo a testa bassa sul lavoro di tutti i giorni e di fronte al rumore di pochi c’è il silenzio sbigottito dei più che manifesta giorno dopo giorno in maniera sempre crescente la totale incredulità per comportamenti anni luce distanti da quello che deve essere il profilo di dirigenti del partito. Saranno gli organi interni a fare tutte le valutazioni del caso, il commissario non ha nulla da commentare su questioni interne. Non mi occupo di gossip e sparate teatrali, mi occupo di politica e sinora abbiamo raccolto solo successi. Spero che non fosse proprio quello che alcuni non avrebbero voluto”.

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