Dopo le Europee Azione vuole ripartire da Casa Autonomia e tende la mano a Dallapiccola e Demagri per "un nuovo partito dei riformisti"
Il partito di Carlo Calenda è reduce da un flop a livello nazionale per le europee ma in Trentino il risultato è stato migliore con il supporto di Casa Autonomia e Team K. Così Azione ha dato mandato al gruppo dirigente per "proseguire il processo iniziato con riferimento alle prossime scadenze amministrative"
TRENTO. Si potrebbe rafforzare l'alleanza tra Azione e Casa Autonomia con orizzonte le elezioni del prossimo anno, in particolare per la corsa su Trento. Dopo l'esperienza alle ultime europee, il partito di Carlo Calenda in Trentino guarda al movimento fondato da Michele Dallapiccola e Paola Demagri.
Il flop del terzo polo alle elezioni europee è stato evidente con Azione che, con il suo 3,34%, non è riuscita a superare la soglia di sbarramento e quindi non è riuscita a eleggere diretti rappresentanti al parlamento europeo. In Trentino, però, il partito è andato meglio con l'alleanza di Casa Autonomia e del Team K a supporto della candidatura di Mario Raffaelli (Qui articolo).
"Il Comitato direttivo provinciale di Trentino in Azione esprime forte disappunto per il risultato elettorale conseguito a livello nazionale in occasione delle recenti elezioni europee", si legge nella nota della forza politica. "Ritiene che ciò sia dipeso da gravi carenze nella conduzione politica e organizzativa del partito. Auspica di conseguenza l’apertura di una fase costituente per un nuovo partito dei riformisti".
Il Comitato direttivo "ritiene che un tale percorso debba necessariamente prevedere caratteri di apertura e contendibilità per essere efficace e attrattivo. Non si tratta quindi di riprendere un dialogo tra i gruppi dirigenti di Azione, Italia Viva, +Europa, che riproporrebbe le stesse dinamiche negative che hanno portato all’attuale situazione, ma di trasformare realmente Azione in quella casa comune, aperta e accogliente per tutte le culture riformiste, che costituiva il nostro progetto iniziale".
Per fare questo è "indispensabile che il percorso costituente veda protagonisti in primo luogo i territori, sia caratterizzato da apertura e contendibilità, punti alla costituzione di organismi politici nazionali rappresentativi delle varie anime, dotati di poteri reali e realmente funzionanti".
Insomma, si riparte dal risultato territoriale e dalla consapevolezza di dover trovare una proposta convincente e una maggiore unione per riuscire a incidere nella partita elettorale. Il Comitato direttivo provinciale, infatti, "esprime grande soddisfazione per il risultato ottenuto a livello provinciale grazie all’intesa raggiunta con Casa Autonomia sulla candidatura di Mario Raffaelli e all’appoggio dichiarato da singole personalità di Campobase".
Da qui il mandato al gruppo dirigente di "proseguire, nelle forme da concordare con Casa Autonomia, il processo iniziato con le elezioni europee con particolare riferimento alle prossime scadenze amministrative".