Degrado in Bolghera, cittadini esasperati dopo l'ennesimo episodio. Il sindaco Ianeselli: "Comprendo il disagio delle persone: stiamo facendo tutto il possibile"
Il primo cittadino spiega che "la polizia locale e le forze dell'ordine compiono diversi passaggi quotidiani e abbiamo cercato di convincere queste persone ad entrare in progetti d'accoglienza ma non c'è stato verso. Stiamo facendo tutto il possibile secondo quanto prevedono le leggi in vigore. La parrocchia installerà una cancellata"
TRENTO. L'ennesimo, piuttosto eclatante, episodio di degrado avvenuto in Bolghera (QUI ARTICOLO) nella mattinata di domenica 25 agosto, ha provocato un ulteriore moto di frustrazione da parte dei residenti della zona e di chi frequenta la parrocchia. Ma anche di chi, abitualmente, transita davanti alla chiesa di Sant'Antonio e, magari, da qualche mese a questa parte, è costretto a deviare il proprio percorso per non incorrere in spiacevoli e pericolosi incontri.
In tanti hanno riversato sui social la propria esasperazione per una situazione che si protrae ormai da mesi e che pare essere arrivata al "limite", con un gruppo di senzatetto che ha ormai eletto il sagrato della chiesa e il piazzale dell'oratorio a propria dimora.
Si tratta di sette - otto persone con evidenti problemi di dipendenza da sostanze stupefacenti o alcool, i cui nomi e volti sono arcinoti agli operatori sociali e alle forze dell'ordine.
Domenica mattina, mentre all'interno della chiesa si celebrava la messa, uno dei senzatetto stava dormendo sul sagrato della chiesa, coperto parzialmente solo da un lenzuolo, davanti ad una delle porte (aperte, visto in gran caldo), tra rifiuti, sporcizia e lattine di birra.
Uno spettacolo sconfortante, anche se qualche settimana fa - raccontano alcuni frequentatori della parrocchia - era accaduto ben di peggio, visto che uno dei clochard era entrato durante la funzione aggredendo verbalmente i fedeli.
La parrocchia, d'intesa con la Curia, ha deciso di posizionare un cancello che permetterà d'inibire l'accesso alle zone attualmente occupate dai senza tetto. Le richieste per ottenere i permessi del caso per erigere la cancellata sono state già presentate da tempo, ma adesso la domanda è: basterà?
In tanti, soprattutto via Facebook, hanno accusato il comune e le forze dell'ordine di non fare abbastanza per ridare dignità alla zona e tutelare l'incolumità delle persone che la frequentano. In passato i senzatetto si erano resi protagonisti, infatti, anche di alcuni gesti violenti e il parroco di Sant'Antonio, don Severino Vareschi in una circostanza era stato aggredito.
"Comprendo l'esasperazione dei cittadini della Bolghera e di chi frequenta la parrocchia - commenta il sindaco di Trento, Franco Ianeselli a Il Dolomiti - perché la situazione è certamente molto difficile. Lo sappiamo, stiamo facendo e abbiamo fatto tutto quanto nelle nostre possibilità secondo la legge. La parrocchia posizionerà una cancellata per chiudere gli spazi che attualmente vengono occupati da questi soggetti che, sono noti da tempo ai nostri servizi, ma rifiutano categoricamente di essere inseriti in progetti di accoglienza. La possibilità è stata paventata loro più volte, ma la risposta è sempre stata "no" e il consenso è necessario. Per quanto riguarda il presidio del territorio, la polizia locale effettua diversi passaggi giornalieri, così come anche le altre forze dell'ordine. Abbiamo istituito un presidio fisso in Largo Medaglie d'Oro, che è altra zona "attenzionata". Ovviamente della situazione in Bolghera è stato informato anche il Commissario del Governo".
Tra chi ha criticato pubblicamente l'operato dell'amministrazione comunale c'è anche il consigliere d'opposizione Vittorio Bridi, che ha accusato il primo cittadino di "menzogna elettorale". Il sindaco, dopo l'ennesima interrogazione delle minoranze - queste le parole di Bridi -, aveva promesso, tramite il comandante un presidio presso la chiesa con passaggi giornalieri dei polizia municipale,,, Ma, se non passano neanche durante la santa messa, la promessa diventa una vergognosa menzogna elettorale".
"Ribadisco - conclude Ianeselli - e sottolineo che noi abbiamo fatto e stiamo facendo tutto quando è possibile secondo le leggi in vigore. Il Sindaco di una città non può promulgare leggi ad hoc che prevedano interventi particolari. Qualcuno chiede perché non sono stati arrestati. La risposta è perché non hanno commesso reati che prevedano la misura dell'arresto. Da parte nostra c'è sempre stata la massima attenzione alla situazione e, d'intesa con parrocchia, stiamo cercando di renderla più sostenibile possibile".