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Dalla nuova stazione all'ascensore verticale, Ianeselli e la sua legislatura: "Anni intensi e scelte forti". Sulle elezioni: "Ci sarà chi sta con Vannacci e chi sta con le democrazie"

Il sindaco Franco Ianeselli parla dell'incarico dato dalla coalizione del centrosinistra. Sul centrodestra spiega: "Da una parte c'è una città che non nasconde le complessità che ci sono ma che vuole avere fiducia nel futuro. Dall'altra c'è il racconto di una città in rovina, di un disastro"

Di G.Fin - 02 settembre 2024 - 20:40

TRENTO. “La prossima legislatura, per chiunque sarà sindaco, sarà piena di soddisfazioni grazie ai lavori che siamo riusciti a mettere in campo in questi anni. Le sfide? Una su tutte sarà la capacità di mantenere e valorizzare le relazioni di cui è fatta la città di Trento”. A dirlo a il Dolomiti è il sindaco di Trento, Franco Ianeselli, che sarà ricandidato per la coalizoine di centrosinistra alle elezioni di maggio prossimo. 

 

Se il centrodestra deve ancora riunirsi per le elezioni comunali del capoluogo, il centrosinistra sta andando avanti dopo la riconferma di Ianeselli con la stesura dei punti del programma e le future alleanze.  

 

Sindaco Ianeselli, la coalizione di centrosinistra sembra essere partita nel migliore dei modi per l'appuntamento di maggio. 
Sì, sono molto contento che la coalizione abbia scelto nei tempi giusti. A me non è stata data una delega in bianco ma un incarico per poi lavorare anche su un'intesa e sui punti di programma. Questi sono stati anni molto intesi con enormi soddisfazioni, a partire dalla Capitale europea del Volontariato, con tanti riconoscimenti bellissimi per la città. 

 

Ci sono stati però anche momenti non proprio semplici. Non crede?
Nei primi anni di legislatura abbiamo affrontato tutti assieme il Covid. Al di là di questo non ho sentito momenti difficili ma sento il fatto che stiamo governando e questo significa fare delle scelte che non possono essere rinviabili. Per cui, chiudere il parcheggio Canestrini per fare una nuova stazione delle corriere comporta una scelta, come  lo è stato per il lido estivo Manazzon che non c'è perché in ristrutturazione. Ma ci sono stati anche momenti positivi, inaugurazioni importanti come piazza Mostra e altri interventi. E' bene però ricordare che la città  vive di opere ma anche di relazioni. Questa forza che ci ha portato il riconoscimento della città dei volontari resterà anche nei prossimi anni. 
 

Parla di una visione di città lontana da quella descritta dal centrodestra. 
Da una parte c'è una città che non nasconde le complessità che ci sono ma che vuole avere fiducia nel futuro. Dall'altra c'è il racconto di una città in rovina, di un disastro. Tutto questo oltre a non corrispondere al vero non sta facendo di certo un buon servizio a tutti noi.  Dipingere la città come il peggio che ci sia mai stato significa non aver colto bene come sono i Trentini, che amano il territorio e che vogliono il bene della città. 

 

Prima ha parlato del Covid come uno dei momenti di difficili che ha vissuto come sindaco in questa legislatura. Secondo lei la pandemia ha cambiato le relazioni a Trento?
Si, stiamo vedendo qualche difficoltà sul lato giovanile. Negli anni del Covid ci eravamo concentrati sugli anziani che erano la priorità. Oggi assistiamo, però, a persone con diverse difficoltà e con un disagio psicologico crescente. Non è vero che il Covid non ha lasciato nulla. 

 

Guardando alla prossima legislatura, quali saranno i progetti da portare avanti?
Io penso che nella prossima legislatura, per chiunque sarà sindaco, arriveranno diverse soddisfazioni per le cose realizzate in questi anni e che verranno inaugurate. Penso all'ascensore verticale, al lido Manazzon, alla stazione delle corriere nuova, passi in avanti importanti ci saranno anche per il by pass e sull'interramento. La sfida che ci troveremo davanti io credo sarà quella di puntare sempre più sulle relazioni. Non dobbiamo dare per scontato l'impegno dei cittadini per il bene comune. Dobbiamo impengnarci per rinnovarlo ogni giorno. 

 

Dal centrodestra qualcuno dice che lei è un sindaco che mette al primo posto ciclabili e fioriere piuttosto della sicurezza dei cittadini. 
Se uno dovesse rispondere stando alle competenze allora bisognerebbe ricordare che la sicurezza fa capo al questore e al governo nazionale. Per cui ogni volta che parlano in questo modo stanno dando la colpa al governo Meloni. Abbiamo l'unità cinofila dei vigili, il nucleo sicurezza della polizia locale. Tutte le istituzioni devono lavorare assieme. Così come la mobilità sostenibile anche la sicurezza non è di destra o di sinistra. 

 

Tornando alla coalizione, è probabile che il Patt sceglierà il centrodestra. Cosa ne pensa?
Al momento non è stato deciso nulla. Le elezioni comunque sono a maggio prossimo e le coalizione c'è. Vediamo di capire sui valori e sui programmi quale sarà la sua larghezza ma abbiamo ancora tempo. Stiamo parlando di elezioni di un capoluogo e saranno politiche. C'è chi da una parte sta con Vannacci e dall'altra sta con le democrazie. 

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