Abbattimento di due lupi in Alto Adige, il Tar dice ancora 'no': prolungata la sospensione del provvedimento

BOLZANO. I lupi sono salvi, almeno per qualche altra buona settimana. E d'altronde l'azione della Provincia di Bolzano è, se possibile, decisamente peggiore di quella della vicina Provincia di Trento che pure non brilla in gestione dei grandi carnivori. 

Il presidente Kompatscher aveva firmato l'autorizzazione all'abbattimento di due lupi (a caso) presenti sul territorio comunale di Malles e Curon il 9 agosto a seguito di alcune predazioni avvenute. Predazioni che in Alto Adige avvengono praticamene sempre in assenza di misure di difesa messe in atto dagli allevatori altoatesini. Sembra incredibile, infatti, ma si rifugge il problema senza cercare di affrontarlo in maniera pratica ed efficace adeguandosi alla presenza di pochi e sporadici esemplari di lupo (la popolazione presente è molto più bassa di tantissime altre zone d'Italia, per esempio, senza andare troppo lontano, del vicino Trentino) mettendo in campo strumenti arcinoti e arcitestati quali i recinti elettrificati e i cani da guardiania. 

Si preferisce lamentarsi e aspettare che sia ''mamma provincia'' ad occuparsene e il risultato è questo: svariati ordini di abbattimento di esemplari buttati lì a caso e sospensioni e bocciature in serie da parte dei tribunali che non possono far altro che questo, viste le premesse pessime di gestione politica del fenomeno.

E così è stato anche questa volta: gli animalisti avevano presentato ricorso al Tribunale amministrativo e il decreto era stato sospeso per ordine presidenziale il 14 agosto. Il Tribunale regionale di giustizia amministrativa - Sezione di Bolzano, in composizione collegiale, si è occupato ieri (10 settembre) della sospensione dell'autorizzazione alla rimozione di due lupi in Val Venosta firmata dal presidente della Provincia, Arno Kompatscher, il 9 agosto scorso. La decisione sulla richiesta di sospensione è stata pubblicata oggi (11 settembre): l'autorizzazione al prelievo dei lupi rimane sospesa.

L'udienza del caso è stata fissata per il 29 gennaio. Un ulteriore ricorso da parte di altre organizzazioni animaliste, che hanno anch'esse richiesto la sospensione del provvedimento, è pendente davanti al Tribunale amministrativo. Questa richiesta di sospensiva sarà trattata dal collegio giudicante solo nell'udienza del 24 settembre.