Contenuto sponsorizzato

Le opposizioni a Fugatti: “Sull’orsa Jj4 è mancato il coraggio di intervenire, gli strumenti c’erano già nel 2020. La Giunta non ha voluto assumersi la responsabilità”

Dall’opposizione hanno sottolineato le “gravi mancanze nella gestione degli orsi” promossa dalla Giunta Fugatti: “Per il concerto di Vasco Rossi i forestali li abbiamo trovati ma non c’erano soldi per effettuare un monitoraggio intensivo”. Le minoranze chiedono di convocare un Consiglio straordinario

Di Tiziano Grottolo - 14 aprile 2023 - 18:19

TRENTO. “Gli strumenti per intervenire e rimuovere gli orsi problematici ci sono ma è mancato il coraggio di applicarli”, si potrebbe riassumere così la conferenza attraverso la quale l’opposizione ha chiesto di convocare un Consiglio straordinario per chiedere alla Giunta di relazionare circa la drammatica aggressione che è costata la vita al 26enne Andrea Papi.

 

Ovviamente c’è stato molto di più, a partire da un “siparietto” che ha visto protagonista Marco Boato storico leader dei Verdi. Alla vista di quest’ultimo infatti il consigliere provinciale Ugo Rossi (che sarebbe stato presente in qualità di ex presidente della Provincia) se ne è andato rifiutandosi di parlare. All’origine dello scontro ci sono vecchie frizioni relative all’abbattimento dell’orsa Kj2, che Rossi fece rimuovere (e per questo dovette affrontare un processo nel quale è stato assolto) proprio perché ritenuta troppo pericolosa.

 

Comunque in vece di Rossi è stata Paola Demagri, ex Patt oggi in Casa Autonomie, a prendere parola e dare lettura del messaggio dell’ex presidente della Provincia. Rossi per l’appunto voleva ricordare come nella gestione delle criticità che riguardano i grandi carnivori ci siano sostanzialmente due strumenti normativi per intervenire.

 

Il primo è la procedura d’urgenza che può essere attuata quando si verifica “un pericolo attuale e imminente per la sicurezza delle persone” in questi casi il presidente della Provincia emana un’ordinanza (cattura o abbattimento a seconda della circostanze) per la quale vista l’urgenza non è nemmeno necessario il parere di Ispra. Questa peraltro è la strada che venne seguita per rimuovere Kj2.

 

La seconda via “ordinaria” è prevista da una legge ad hoc fatta approvare durante il governo del Centrosinistra-autonomista. Una legge che ha superato l’esame della Corte Costituzionale e per questo è applicabile dal settembre 2019. In questi casi il presidente della Provincia può disporre la cattura o l’abbattimento di orsi e lupi chiedendo il parere a Ispra (che comunque non è vincolante). Attraverso questa legge i giudici avevano riconosciuto alla Provincia la possibilità di attuare direttamente la direttiva europea Habitat sui grandi carnivori (per catture e abbattimenti) senza passare dal Ministero dell’ambiente.

 

“In questi 4 anni – il commento di Rossi – non è mai stata utilizzata dalla Provincia per gestire situazioni di criticità. Ovviamente tutti i provvedimenti possono essere impugnati di fronte al Tar e c’è il rischio, come nel mio caso, di rimanere coinvolti in un processo ma sono cose che si devono mettere in conto quando ci si assume la responsabilità di guidare una Provincia”.

 

Dall’opposizione puntano il dito contro quella che è stata definita “una gestione gravemente lacunosa” degli orsi trentini. “Le norme per intervenire ci sono” ha ribadito Michele Dallapiccola di Casa Autonomie che poi ha evidenziato come l’intenzione sia quella di “liberare i trentini dagli orsi problematici e questo può essere fatto salvaguardando la specie”. Secondo Dallapiccola l’annuncio fatto da Fugatti, che vorrebbe sbarazzarsi di oltre una cinquantina di orsi, è inverosimile: “Ad oggi non esistono gli strumenti normativi per farlo, questa è una delle tante promesse da campagna elettorale che poi non saranno mantenute”.

 

Dal canto suo l’attuale presidente della Provincia, durante le ultime conferenze stampa, ha fatto largo uso di slogan scaricando la maggior parte delle responsabilità sugli ambientalisti e sui giudici che non gli avrebbero permesso di intervenire con la rimozione degli esemplari problematici. “Avevamo le mani legate” aveva dichiarato in uno di questi incontri. Eppure dalla minoranza hanno gioco facile citando il caso di Kj2: “Vogliamo un presidente della Provincia che sappia quello che sta facendo, inaccettabile che si prometta di eliminare cinquanta orsi senza nemmeno sapere come fare, non possiamo che dissociarci da slogan che nei fatti sono un modo di prendere in giro la popolazione”.

 

Dello stesso avviso anche Luca Zeni del Partito Democratico. “Siamo tutti colpiti dalla morte di un 26enne e infatti è assolutamente sbagliato addossare colpe a chi va nei boschi. Al tempo stesso – ha aggiunto Zeni – la convivenza è possibile ma solo se la gestione viene attuata con rigore, chi si trova a governare deve però assumersi la responsabilità di farlo”. Zeni ha rammentato anche il caso dell’orso M57 che ad Andalo aggredì un carabinieri: “Era noto che l’esemplare fosse troppo confidente, ciononostante non si è intervenuti se non dopo l’aggressione”.

 

Paolo Zanella di Futura ha accusato Fugatti di gestire la vicenda in maniera poco istituzionale: “In campagna elettorale c’era chi prometteva carne di orso, sottacendo la complessità del problema che riguarda la gestione di questi grandi carnivori. Inoltre visto che Jj4 era considerata molto pericolosa perché non è stata monitorata? Di questa e altre inadempienze chiederemo contro”. Lucia Coppola, la consigliera di Europa Verde, ha invece chiosato: “L’accettazione sociale deve passare attraverso azioni virtuose che fino a questo momento non sono mai state messe in campo, non basta un cartello all’inizio del sentiero per avvisare le persone del pericolo”. Coppola si è domandata anche perché la Provincia abbia rifiutato l’aiuto offerto dall’allora ministro all’ambiente Sergio Costa: “Questa Giunta non si è nemmeno mai adoperata per risolvere il problema della concentrazione degli orsi che, per vari motivi, non riescono a disperdersi sull’arco alpino”.

 

Le critiche hanno interessato anche il presidente del Consiglio provinciale, Walter Kaswalder: “Abbiamo appreso dalla stampa che avrebbe convocato i capigruppo per un Consiglio d’urgenza ma non è seguita nessuna comunicazione ufficiale – ha affermato Lucia Maestri del Pd – d’altro canto se Fugatti sceglie di non usare gli strumenti a sua disposizione allora abdica al ruolo di presidente della Provincia”.

 

Nel mirino delle minoranze sono finite tutta una serie di mancanze, come i due falsi attacchi da parte di Jj4 (precedenti all’aggressione mortale) che non sarebbero mai stati comunicati adeguatamente alla popolazione, e pure alcune contraddizioni come quelle sul radiocollare di Jj4, prima scarico poi guasto ma comunque inattivo da agosto 2022. “Se ritengo che un esemplare sia pericoloso il radiocollare lo sostituisco ogni tre mesi se serve e mando i forestali a monitorare” ha sostenuto Dallapiccola. Per esempio nel caso di Kj2 venne persino interdetta una zona mentre squadre di forestali si muovevano nell’area per avvisare le persone.

 

Fugatti e Zanotelli non sono mai stati in val di Sole per spiegare la pericolosità degli orsi, alle mie serate invece ricordo molti consiglieri che oggi sono in maggioranza che venivano a chiedermi le dimissioni. E poi, per il concerto di Vasco Rossi i forestali li abbiamo trovati ma non c’erano soldi per effettuare un monitoraggio intensivo degli orsi. Per risparmiare sono passati a un monitoraggio ordinario”. In conclusione per l’opposizione “è mancato il coraggio di applicare le misure a disposizione, in oltre quattro anni il governo leghista ha cercato di nascondere il problema senza assumersi le sue responsabilità”.

Contenuto sponsorizzato
Contenuto sponsorizzato
Contenuto sponsorizzato
In evidenza
Cronaca
23 gennaio - 20:40
Il patron dell'(ex)auto dei progressisti alla corte del più conservatore dei presidenti e il cortocircuito per chi, a sinistra, guida Tesla è [...]
Cronaca
23 gennaio - 20:20
Segnalazioni di un'auto bianca fuori da scuola e di una persona che riprende i bimbi con il cellulare. Due piccoli sarebbero anche stati [...]
Politica
23 gennaio - 19:32
Toccherà, dunque, a Ioppi, 55 anni ed esponente del Partito Democratico, cercare di resistere all' "assalto" del centro destra, che non ha ancora [...]
Contenuto sponsorizzato
Contenuto sponsorizzato
Contenuto sponsorizzato