La ministra Santanché: "L'alberghiero scelta ottima, il problema nel turismo è trovare il personale. Pronta misura per chi lavora i festivi o i notturni: raddoppia il salario''
La ministra Daniela Santanché a Trento per il Festival dell'economia ha parlato di "Open to meraviglia" ("Un successo), di Expo 2030 a Roma e dell'Emilia Romagna: "E' un dramma ma non possiamo permetterci disdette, una regione che vive di turismo e dobbiamo evitare una tragedia economica"
TRENTO. "E' una scelta ottima, sono certa che riceverete offerte di lavoro 1 minuto dopo che avrete concluso il ciclo di studi". A dirlo Daniela Santanché. La ministra al turismo del governo Meloni ha incontrato gli studenti delle scuole alberghiere della provincia di Trento nell'ambito del Festival dell'economia. "La formazione è importante già da oggi. Nel turismo il problema non è il lavoro ma che i dipendenti che non si trovano: si fatica a intercettare persone professionalizzate e preparate e questi indirizzi sono strategici per dare una risposta".
La ministra lavora con Giorgetti e Calderone anche su decontribuzione per prossima stagione. "Lavorare nel turismo è sacrificio - evidenzia Santanché - vuol dire lavorare nei festivi e con turni notturni ma spero di riuscire a mettere in atto a brevissimo una misura per dare un segnale. Non sarà una misura strutturale perché dobbiamo capire se funziona ma vorrei che già da questa stagione chi lavora la domenica, i festivi, i notturni, raddoppi il suo salario. E stiamo cercando di lavorare sulla decontribuzione. E quindi spero di riuscire la prossima settimana già a dire che riusciamo a fare questo".
La ministra è stata intervistata da Maria Latella, giornalista di SkyTg24 e Radio24, nell'incontro "Turismo, la scommessa è pianificarne lo sviluppo" a palazzo Geremia. Dopo una battuta iniziale per l'abito identico ("L'armocromista di Schlein ha detto che dovevamo essere vestite uguali"), si è subito entrati nel vivo dell'appuntamento del Day 2 della kermesse dello scoiattolo. Non solo le opportunità occupazionali, Santanché ha evidenziato le potenzialità ancora inespresse del sistema turistico italiano. E sono state delineate le direttrici del piano strategico. Tre le linee guida: destagionalizzare, sostenibilità e slow tourism.
"La destagionalizzazione consente di allungare i periodi e di stabilizzare i lavoratori - spiega Santanché - mentre la sostenibilità non è un segmento di mercato ma il turismo in genere. E poi si punta sullo slow tourism, il ciclo turismo ma anche i 5.600 borghi. L'Italia va promossa non solo attraverso le destinazione classiche ma con tutte le sue bellezze".
Sono state affrontate anche le polemiche legate alla campagna "Open to meraviglia". Una campagna da 9 milioni che è stata sommersa dalla critiche perché disseminata di errori grossolani. Traduzioni un po' in "libertà" con il lago di Misurina diventato di Misurata, specchio d'acqua in Libia, le Tre Cime di Lavaredo in tedesco è stata ridotta a una vetta sola (Lavaredo Gipfel invece di Drei Zinnen) mentre Camerino e Brindisi si sono trasformate in "gardrobe" e "toast" (Qui articolo). Poi gli scambi come il Castel del Buonconsiglio di Trento che si è trasferito a Verona per sostituire Castelvecchio (Qui articolo).
"La campagna con la Venere - ribatte Santanché - sta funzionando talmente bene che una Regione come l’Emilia Romagna, che è governata da 60 anni non da amici miei ma dalla sinistra, comincia il suo spot che andrà nelle tv tedesche con 'Open to Meraviglia'. Domani presenteremo la loro campagna dove hanno voluto assolutamente che ci fosse la Venere di Botticelli. Certo dobbiamo essere onesti: tutto quello che questo governo, tutto che fa la destra, non va mai bene. Ringrazio invece chi ha parlato male di questa campagna, chi ci ha criticato perché l'ha fatta diventare forse il maggior successo di quelle mai fatte dal ministero. Abbiamo avuto solo 300 milioni di visualizzazioni". E poi basta polemiche, chiede la ministra, sulla scelta della Venere: "Abbiamo fatto un'attenta analisi e è risultata la più rappresentativa e la più iconica. Voi preferite che sia usata la Venere o state con quelli che hanno coperto i nostri capolavori perché non volevano urtare la sensibilità di qualcuno? Noi siamo abituati alle critiche, al massacro. Invece sono orgogliosa. La Venere sarà anche in 3D, la vedremo ovunque".
A proposito di Emilia Romagna, flagellata e drammaticamente colpita dal maltempo. "Quello che è successo è una tragedia, lo dobbiamo sottolineare e siamo con rispetto vicino a quelle famiglie che hanno perso i loro cari. Il governo, senza guardare destra sinistra sopra sotto, ha avuto un'azione immediata nel Cdm abbiamo messo 2 miliardi per l'emergenza, poi faremo altro quando avremmo tutti i dati della ricostruzione. Ma non possiamo permetterci disdette - dice la ministra - le coste non hanno subito dei danni gravi perché non vorrei mai che passasse l'immagine che la Romagna e l'Emilia sono sommerse dall'acqua, dal fango perché non ci possiamo permettere di avere le disdette: quella è una regione che vive anche di turismo. Dobbiamo far capire che l'Emilia Romagna è pronta già oggi. Noi vogliamo dare un messaggio positivo: l'unica cosa che non ci possiamo permettere che ci sia, dopo la grande tragedia, anche una tragedia economica. Domani sarò a Rimini con il governatore Bonaccini e l'assessore Corsini assieme all'Enit per lanciare la campagna turistica sui mercati di riferimento e cioè Germania, Austria, Francia, Svizzera e alcune regioni in Italia".
Si cerca di riportare in Italia l'Expo. La decisione dell'organismo mondiale è attesa il 23 novembre. Nel frattempo la campagna elettorale per convincere i delegati si svolge a ritmi serrati. La selezione è tra Roma, Busan, Ryiadh e Odessa.
"Sono molto fiduciosa su Expo 2030, ci stiamo lavorando tutti a partire dalla presidente del consiglio, Giorgia Meloni, abbiamo la possibilità di arrivare al ballottaggio, Roma ha sicuramente qualcosa in più da dare. Pensate a Milano come è cambiata anche grazie a questo evento. Serve lavorare sul turismo di qualità e puntare ad alzare la spesa media dei turisti come nei mercati francese e tedesco", conclude Santanché.