Concessioni idroelettriche, il ddl della Giunta Fugatti le metteva a gara ma a Roma la Lega ha posticipato la scadenza. A esultare però è Fratelli d’Italia: “Una nostra vittoria”
La Commissione congiunta ambiente e attività produttive alla Camera dei Deputati ha deciso di posticipare la scadenza delle concessioni idroelettriche di Trento e Bolzano, la Lega festeggia ma Fratelli d’Italia replica: “Era meglio non varare la legge provinciale che aveva rischiato di disperdere un patrimonio immenso”
TRENTO. In Trentino il settore dell’idroelettrico rappresenta da sempre un comparto strategico. Nei mesi scorsi nell’aula del Consiglio provinciale si è combattuto un duro braccio di ferro fra maggioranza e opposizioni che criticavano l’eccessiva liberalizzazione delle gare e il mercato “ultra-aperto” del settore. Uno scontro che dopo un lungo stallo era terminato con l’approvazione del ddl dell’assessore Mario Tonina che però aveva dovuto accogliere gran parte degli emendamenti presentati dalle minoranze.
Proprio in questi giorni, da Roma, sono arrivate delle importanti novità. La Commissione congiunta ambiente e attività produttive alla Camera dei Deputati ha deciso che le scadenze delle concessioni idroelettriche di Trento e Bolzano saranno allineate a quelle in vigore oggi in tutte le altre Regioni. Il fatto curioso è che a rivendicare la vittoria è stata la Lega di Matteo Salvini che ha presentato l’emendamento per portare la scadenza delle concessioni idroelettriche del Trentino-Alto Adige (fissata a fine 2023) alla fine di luglio 2024.
Un fatto curioso perché fra le maggiori critiche sollevate delle opposizioni (e da Fratelli d’Italia), a livello locale, c’era proprio il fatto che la Provincia di Trento fosse stata la prima (e unica) a muoversi a livello nazionale, senza che peraltro se ne avvertisse l’urgenza.
Ad ogni modo i deputati trentini del Carroccio, Diego Binelli e Vanessa Cattoi, si dicono soddisfatti: “Si tratta di un risultato molto importante per la nostra Regione per salvaguardare il nostro territorio e soprattutto per tutelarne una risorsa strategica quale l’energia generata dalle centrali idroelettriche. Qualora il governo decidesse di apportare modifiche temporali alle scadenze delle concessioni idroelettriche su tutto il territorio nazionale non ci sarebbe più il rischio di essere i primi ad andare a gara in tutta Italia”.
La notizia ovviamente non è passata inosservata e in Trentino i consiglieri di Fratelli d’Italia, Alessia Ambrosi, Claudio Cia e Katia Rossato, non perdono l’occasione per togliersi qualche sassolino dalla scarpa e ricordare alla Lega di Maurizio Fugatti il “grave errore” di aver voluto anticipare tutte le altre Regioni “nell’aprire alla svendita delle centrali in assenza di regole di salvaguardia”. I consiglieri di Fratelli d’Italia infatti si erano opposti alla norma che puntava a regolamentare le gare per le concessioni idroelettriche del Trentino.
“Ora – proseguono – abbiamo avuto ragione e l’annuncio del rinvio al 2024 di ogni gara dà il tempo per rivedere le regole e tutelare il nostro patrimonio. Era meglio non varare la legge provinciale che aveva rischiato di disperdere un patrimonio immenso. Ci saremmo risparmiati questo conto alla rovescia da cardiopalma. Si tratta indiscutibilmente di un successo della linea trentina e nazionale di Fratelli d’Italia, che a livello parlamentare ha ottenuto anche l’appoggio della Lega che purtroppo non si era ottenuto a livello locale, concludono Ambrosi, Cia e Rossato.