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Concerto Vasco Rossi, i vigili del fuoco pronti a scioperare? Fugatti: “Lo trovo fuori luogo”. La replica della Uil: “Lavorano per garantire la sicurezza”

In vista del maxi-concerto di Vasco Rossi la Provincia ha avuto l’idea di prevedere la sospensione di ferie, permessi e recuperi dei vigili del fuoco permanenti di Trento che ora minacciano lo sciopero. La Uil: “Non chiediamo soldi ma vogliamo risposte su alcune partite che sono aperte da troppo tempo”

Di Tiziano Grottolo - 13 aprile 2022 - 20:00

TRENTO. “Crediamo che da una parte ci siano le questioni sindacali che vanno sicuramente prese in considerazione e discusse, dall’altra c’è il servizio che deve essere garantito credo che le due tematiche non devono essere per nulla sovrapposte. Lo trovo anche abbastanza fuori luogo”. Così il presidente della provincia Maurizio Fugatti è intervenuto ai microfoni Rai commentando la decisione dei vigili del fuoco permanenti di Trento di proclamare lo stato di mobilitazione.

 

I pompieri trentini infatti minacciano di scioperare dal momento che in vista del maxi-concerto di Vasco Rossi la Provincia ha avuto l’idea di prevedere la sospensione, per almeno due settimane, di ferie, permessi e recuperi.

 

Come c’era da aspettarsi le parole di Fugatti non sono piaciute ai sindacati. “Probabilmente il presidente non è informato o non ha contezza dei malumori che da tempo serpeggiano fra i vigili del fuoco”, commenta Marcella Tomasi della Uil. “Dispiace poi che le richieste che arrivano dai vigili del fuoco, gli stessi che stanno lavorando per garantire la sicurezza di un evento fortemente voluto dalla Giunta Fugatti, vengano bollate come strumentali”.

 

Questo senza contare che in certe situazioni la disponibilità dei vigili del fuoco sarebbe stata sfruttata in maniera a dir poco originale, una delle autobotti per esempio sarebbe stata usata per annaffiare il prato della Trentino music arena che dovrà ospitare il concerto di Vasco Rossi.

 

In un certo senso lo stop a ferie e permessi rappresenta soltanto la proverbiale goccia che fa traboccare il vaso perché i permanenti da tempo avanzano delle richieste che rimangono puntualmente inascoltate. “Sia chiaro – precisa Tomasi – non stiamo chiedendo soldi ma vogliamo risposte su alcune partite che sono aperte da troppo tempo”.

 

In primis il rinnovo del parco mezzi. “I vigili del fuoco devono fare affidamento su mezzi datati che hanno più di vent’anni ma certi veicoli arrivano anche a 40 anni di servizio – dice la sindacalista – è un problema che riguarda sia la sicurezza dei pompieri che degli stessi cittadini”.

 

C’è poi la questione del contratto “in stand by da tre anni e che andrà affrontata anche con la politica”. Infine c’è il tema del metodo. “Il personale e i sindacati non sono stati coinvolti per l’organizzazione del concerto – osserva Tomasi – al contrario di quanto avvenne per l’Adunata degli Alpini quando ci fu una stretta collaborazione con gli organizzatori. Sembra sempre che le decisioni prese dalla Giunta non possano essere messe in discussione e che tutti si debbano mettere in riga. Non entro nel merito del concerto, che si farà e presto sarà anche finito, ma le criticità se non vengono affrontate rimangono”.

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