Coronavirus, ristoranti aperti a cena e scuola in presenza. Il governo lavora alla ripartenza dell'Italia
Il governo valuta il cronoprogramma per ritornare alla normalità dopo mesi particolarmente difficili a causa dell'emergenza Covid e una situazione epidemiologica pesante

TRENTO. L'Italia riaccende il motore con una settimana di anticipo, restano diverse limitazioni per contenere il contagio ma il governo valuta un cronoprogramma per allentare gradualmente le misure imposte in questi mesi. Resta il coprifuoco dalle 22 alle 5 mentre si prevede di sbloccare la mobilità tra zone gialle. Si lavora a rendere operativo il pass per consentire anche gli spostamenti in quelle arancioni e rosse (Qui articolo).
Semaforo verde del governo a ristoranti e bar. In questo caso in Trentino si anticipa di una settimana il provvedimento romano e fino alle 18 negli spazi all'aperto ci si può sedere per consumare l'ordine (Qui articolo). E, infatti, c'è fermento e gli esercenti predispongono il necessario alla riapertura. Dal 26 aprile, in linea generale, il governo prevede per le zone gialle la possibilità di accogliere clienti fino alle 22. Solo dal 1 giugno ok anche per i locali interni, un mese di tempo in sostanza per valutare l'impatto sulla curva delle limitazioni più leggere.
Non sono le uniche novità. Dal 26 aprile quasi tutti gli alunni e ragazzi ritornano in classe. La campanella suona in presenza per le scuole di ogni ordine e grado nelle zone gialle e arancione, mentre in quelle rosse gli istituti superiori dovranno continuare a frequentare le lezioni in presenza a rotazione tra il 50% e il 75%. C'è anche un'ipotesi che riguarda gli scrutini: potrebbero essere anticipati al 1 giugno, una settimana prima della fine delle lezioni.
Via libera per l'università, seppur più lentamente: lezioni, sessioni di esame e di laurea in presenza dal 3 maggio. In questo caso viene lasciata moltissima discrezionalità ai singoli atenei.
Cinema e teatri. Le sale al chiuso potranno ospitare il 50% degli spettatori rispetto alla capienza e fino a un massimo di 500 persone. All'aperto ci si può spingere fino a 1.000 unità. Si lavora ai protocolli e al pass per aumentare il numero di spettatori per eventi speciali.
Il 1 giugno dovrebbe essere la data da cerchiare in rosso anche le palestre: due metri di distanza e si deve indossare la mascherina negli spazi comuni. Obbligatoria la misurazione della temperatura e l'igienizzazione degli attrezzi. Si deve prestare attenzione all'areazione. Gli sport di contatto, calcetto compreso, saranno invece consentiti solo all'aperto, già a partire dal 26 aprile. Il 1 luglio invece via libera a parchi acquatici e stabilimenti termali.
Capitolo musei. Si torna alle regole per le zone gialle: giorni feriali ok, ma il week end tutto chiuso. Si prevedono sempre sistemi di prenotazione e contingentamento degli ingressi. I visitatori dovranno indossare sempre la mascherina.