Bortolotti: "Il video di Ianeselli dopo la rissa in centro? Superato il limite della correttezza e del decoro"
Giulia Bortolotti, candidata sindaca di Onda, Movimento 5 Stelle e Rifondazione Comunista, attacca il sindaco di Trento per l’uso propagandistico delle sedi istituzionali e la gestione fallimentare della sicurezza: "Sarebbe più che necessario evitare di strumentalizzare il tema da entrambe le parti e di iniziare a mettere in campo politiche serie e condivise"
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TRENTO. Non si placa la tensione sociale e politica nel capoluogo trentino, scenario ieri della nota rissa al mercato di piazza Santa Maria Maggiore diventata teatro prima di un grave episodio di cronaca e poi anche delle schermaglie tra i vari schieramenti politici.
Ha voluto dire la sua, e con toni vibranti, anche Giulia Bortolotti: la candidata sindaca alle comunali del prossimo 4 maggio per Onda, Movimento 5 Stelle e Rifondazione Comunista ha puntato il dito contro il sindaco Franco Ianeselli, accusandolo di "aver trasformato Palazzo Geremia in un set per la sua campagna elettorale".
"Non si può non rimanere attoniti - ha scritto Bortolotti in un comunicato ufficiale - davanti all’ultima trovata social del sindaco Franco Ianeselli, il quale, vestito di tutto punto e con toni drammatici, sceglie nientemeno che la pagina Instagram Welcome to Trento per un video di autopromozione senza precedenti, per il quale utilizza la sede istituzionale di palazzo Geremia, non certo idonea a comunicazioni dall’evidente sapore elettorale. Non è, a dire il vero, la prima volta che il sindaco confonde le cose, utilizzando eventi istituzionali per fare campagna elettorale, come nel caso del recente incontro pubblico sul controllo del vicinato svoltosi a Villazzano, divenuto oggetto di sponsorizzazione sui social da parte di una sua candidata. Qui però si è superato il limite della correttezza e del decoro".
"Il tema del video, la mancata sicurezza del centro storico e non solo, dopo essere stata sminuita per molto tempo da parte del sindaco, ora emerge come un tema centrale per le scelte future della nostra città", riprende Bortolotti. "Che la gestione della sicurezza sia deficitaria in questo momento è evidente, come è evidente il continuo rimpallo di responsabilità che destra e centrosinistra si rinfacciano quotidianamente, senza aver mai messo in campo nessuna iniziativa concreta. Da un lato Fugatti, che prometteva di 'ripulire' Piazza Dante - per usare i vocaboli da bar di certa politica - può vantare i risultati che sono sotto gli occhi di tutti. Tra l’altro ricordiamo che la maggioranza provinciale ha bocciato la proposta del consigliere Degasperi di collocare un presidio delle forze dell’ordine all'ingresso del palazzo della Regione. Dall’altra il Comune che, come unico mantra, ripete di non avere la competenza per intervenire e che come unico atto memorabile ha richiesto l’intervento dell’esercito, rincorrendo le stesse proposte della destra. O proponendo iniziative dal solo carattere propagandistico come l’idea balzana dell’introduzione della polizia a cavallo, non a caso durata pochissimo".
"Sarebbe più che necessario - conclude Bortolotti - evitare di strumentalizzare il tema da entrambe le parti e di iniziare a mettere in campo politiche serie e condivise, ad esempio proponendo presidi delle forze dell’ordine in zone sensibili della città e operando attraverso politiche di prevenzione. Oppure i nostri governanti riescono a mettersi d’accordo soltanto quando ci sono da fare funivie od organizzare concerti?".