La ripartenza del Trentino con le immagini della Serbia, Alotti: ''Preoccupante che il futuro del turismo venga ridisegnato da Failoni e Rossini''
C'è stata una release di 8 immagini promozionali, due sono state scattate in Serbia, così succede che Oblacinsko jezero diventa Caldonazzo. Sfondo serbo anche per le Dolomiti di Brenta. Nel frattempo la Valsugana ha ritirato un video che ha fatto il giro dei quotidiani nazionali. Alotti: ''Non ci sentiamo rassicurati se questa è una delle nuove anticipazioni della riforma Failoni e se il fulcro è Trentino Marketing"
TRENTO. "Ci preoccupa lasciare all'assessore Roberto Failoni, così come a Maurizio Rossini, Ceo di Trentino Marketing, la possibilità di disegnare il futuro del turismo in Trentino", questo il commento di Walter Alotti, segretario della Uil, che aggiunge: "E' desolante che la principale società deputata a promuovere il nostro territorio si serva di fotomontaggi per veicolare le vacanze".
E' un periodo non facile per Trentino Marketing, società è chiamata a delineare le direttrici per salvare una stagione estiva atipica ai tempi del coronavirus tra eventi di richiamo come I Suoni delle Dolomiti annullati e ritiri calcistici saltati.
Un momento già delicato e intanto l'ente del turismo si trova a dover fare i conti con l'utilizzo di immagini non locali utilizzate per promuovere il Trentino. A questo si aggiunge la presa di distanza dal video spot boomerang della Valsugana finito anche su La Stampa e La Repubblica (che ha comunicato anche la posizione di Trentino Marketing che ha preso le distanze dal prodotto) e ancora su il Fatto Quotidiano scatenando lo sdegno di molti potenziali turisti (Qui articolo).
Nei giorni scorsi la Marketing ha avviato i motori della promozione, una campagna per cercare di far ripartire il turismo (Qui articolo). In questo momento di lenta ripresa, i focus primari diventano l’informazione e la rassicurazione per veicolare un nuovo modo di viaggiare in sicurezza e invitare con delicatezza al benessere e alla gioia di vivere esperienze piacevoli, come quella della vacanza. La natura del Trentino rappresenta in questo momento una promessa rilevante per i turisti in questo contesto di "nuova normalità" alla ricerca di benefici fisici e emotivi che sono mancati negli ultimi tre mesi.
C'è stata anche una release di 8 immagini promozionali, due sono state scattate in Serbia, così succede che Oblacinsko jezero diventa Caldonazzo. Sfondo serbo anche per le Dolomiti di Brenta. Notizie arrivate a livello nazionale con effetto boomerang servito. Insomma, si è preferito il carrello online e un po' di post produzione per armonizzare al nostro territorio la foto che rivolgersi a qualche service locale e valorizzare fino in fondo il Trentino. Si è puntato su Getty Images per un costo tra i 50 e i 475 euro.
"Questo atteggiamento è tanto più preoccupante - aggiunge il segretario della Uil - perché l’inserzione pubblicitaria è stata realizzata dalla rinnovata società pubblica locale, Trentino Marketing, che, alla faccia delle dichiarazioni e degli slogan della Giunta Fugatti, che non perde occasione di enfatizzare il Made in Trentino, si serve, addirittura per promuovere l’immagine del territorio di scatti e sistemi internazionali standardizzati".
Un metodo che non convince. "Si sarebbe potuto di fare sinergia con la Film Commission della Pat, con le Apt e con il Dipartimento del turismo provinciale. Agenzie - continua Alotti - che comunque sono già ampiamente finanziati dall’Ente pubblico e quindi con i soldi dei cittadini trentini contribuenti. Sul video della Valsugana c'è poi il logo del Trentino, quindi c'è un mancato controllo, una superficialità a livello di regia in linea generale".
E in ballo c'è anche una riforma sul turismo. "Buonsenso vorrebbe che si attendesse a portare avanti questo piano, pensato inoltre in epoca antecedente il coronavirus. Interventi sul settore possono essere condivisibili, ma in questo momento c'è necessità di certezze per il sistema. Magari si dovrebbe prevedere un'esenzione dalla tassa di soggiorno per i residenti che scelgono il Trentino per le vacanza, ma la Giunta come sempre sembra piuttosto distratta sui bisogni".
L'attenzione è massima. "Se questa - conclude Alotti - è una delle nuove anticipazioni della riforma Failoni del turismo trentino non ci sentiamo rassicurati e se quella società, Trentino Marketing, sarà il fulcro delle nuove campagna di promozione post Covid del Trentino, auguriamoci turisti poco attenti e superficiali, come la decisione di usare i Balcani per promuovere il nostro territorio. Prima di pensare alle Apt, forse sarebbe il caso di prendere in esame l'ente pubblico. Evidente il segnale dell’urgenza di avviare una vera riforma del modello turistico trentino, che affronti il futuro in modo autentico e moderno, in linea con le nuove sensibilità ambientali, compatibile con stili di vita salutari e una interessante e stimolante fruizione del tempo libero, che dovrebbe avere sviluppo anche dal punto di vista culturale e sociale. Certo, però non si dovrebbe partire da Failoni e Rossini".