Costituito il Tavolo faunistico provinciale, non può decidere e mancano le associazioni ambientaliste. Futura: ''E' inutile. Il Comitato non andava soppresso''
Le finalità del Tavolo sono quelle di assicurare l’informazione, la partecipazione e il raccordo, ma anche per definizione le strategie e gli indirizzi tra la Provincia e i soggetti coinvolti nei vari aspetti della gestione faunistica. Più o meno le stesse funzioni di prima, solo che mancano le associazioni ambientaliste e non vengono prese decisioni, una realtà esclusivamente consultiva
TRENTO. E' arrivato il Tavolo faunistico provinciale, l'assessora Giulia Zanotelli ha firmato la delibera per istituire questo strumento, che prende il posto del soppresso Comitato faunistico provinciale.
Le finalità del Tavolo sono quelle di assicurare l’informazione, la partecipazione e il raccordo, ma anche per definizione le strategie e gli indirizzi tra la Provincia e i soggetti coinvolti nei vari aspetti della gestione faunistica. Più o meno le stesse funzioni di prima, solo che mancano le associazioni ambientaliste e non vengono prese decisioni, una realtà esclusivamente consultiva.
La composizione del Tavolo ricalca quella del Comitato faunistico provinciale, soppresso dal decreto 20 febbraio 2019 (Qui articolo). Non ci sono le associazioni ambientaliste: ''Faremo il nostro comitato ombra e vigileremo sulla caccia'' (Qui articolo), mentre il Tavolo è composto da Zanotelli con funzioni di presidente; i dirigenti delle strutture provinciali competenti in materia di foreste, fauna selvatica, conservazione della natura, agricoltura e veterinaria; l'avvocato Stefano Ravelli e Lino Rizzardi, Renzo Paluselli e Cristian Marcolini designati dall'ente gestore della caccia.
Poi Aldo Debiasi, designato da Confagricoltura in rappresentanza delle organizzazioni agricole delle aziende condotte prevalentemente con salariati, Luca Rigatti per il Gruppo cinofilo roveretano, e Luigi Stefani per Coldiretti. E ancora Federico Giuliani per l'Ordine dei dottori agronomi e dei dottori forestali, Alessandro de Guelmi per la Sat e Stefano Moltrer, sindaco del Comune di Palù del Fersina designato dal Consiglio delle autonomie locali.
Un Tavolo che assomiglia al Comitato soppresso, tolta però la componente ambientalista. "Questa mossa - commentano Paolo Ghezzi e Lucia Coppola, consiglieri provinciali in quota Futura - rimarca ancora una volta l’assurdità della soppressione del precedente organo. Le competenze sono le stesse, esclusivo la possibilità di deliberare".
Il Comitato faunistico provinciale rappresentava un ente intermedio istituito per tutelare la fauna e, secondariamente, gestire l’esercizio della caccia. "In realtà - aggiungono i consiglieri provinciali di Futura - l’attività primaria non è stata mai esercitata, composto a maggioranza da rappresentanti degli interessi venatori. Questa è tra le ragioni per cui il Comitato nel tempo è stato abbandonato dalle associazioni. Resta comunque il fatto che aveva il merito di mettere in dialogo due fazioni contrapposte. Aveva inoltre una funzione deliberativa che ora verrà lasciata alla Giunta provinciale".
Il Comitato avrebbe richiesto alcune migliorie, ma forse non la soppressione. "Questo nuovo Tavolo - concludono Ghezzi e Coppola - risulta inutile nel creare ascolto, partecipazione attiva e controllo anche da parte di coloro che, rappresentando la gran parte dei cittadini trentini, non condividono l’esercizio della caccia. Per quanto riguarda le articolazioni provinciali di associazioni nazionali aventi tra i propri fini la protezione dell'ambiente naturale e della fauna, nessuna ha risposto alla richiesta della Provincia di designare i propri rappresentanti (4 complessivamente), diversamente dalla Sat che ha indicato un proprio rappresentante dopo essersi vista accogliere la propria richiesta a partecipare".