Coronavirus, Ghezzi: “Il Trentino peggio della Lombardia”. La Provincia ha il secondo dato più alto d’Italia sull’incidenza dei contagi
Secondo l'ultimo rapporto dell'Istituto superiore di sanità la Provincia di Trento presenta il peggior dato di incidenza dei contagi in Italia dopo la Valle d'Aosta, peggiore persino dell'epicentro epidemico della Lombardia. Ghezzi: “Fugatti e Segnana spieghino com’è possibile”
TRENTO. Che il Trentino sia stato messo in difficoltà dall'emergenza coronavirus è evidente, a parlare sono i dati, basti pensare che già l’11 aprile (QUI articolo) la Provincia figurava fra i territori italiani con il maggior numero di contagi ogni 10mila abitanti. Un ulteriore conferma arriva dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss) che in un bollettino ha pubblicato i dati microbiologici ed epidemiologici forniti dalle Regioni e dal Laboratorio Nazionale di Riferimento per SarsCoV-2 dell’Iss.
Così come rilevato dal capogruppo in consiglio provinciale di Futura, Paolo Ghezzi, il Trentino ha scavalcato la Lombardia per quanto concerne l'incidenza dei contagi. Nel bollettino dell’Iss infatti viene dimostrato come l’incidenza cumulativa per 100mila abitanti (che misura la proporzione dell’epidemia in rapporto alla popolazione, calcolata in un determinato lasso di tempo,) registrata in Trentino si attesti a 614,68 casi. Seconda solo alla Valle d’Aosta (695,49) e davanti alla Lombardia (544,71).
“Anche per quanto riguarda il rapporto tra il numero dei decessi e la popolazione residente – osserva Ghezzi – il dato provinciale mostra un'incidenza grave dello 0,59 per mille, migliore della Lombardia (1,14) ma assai peggiore del Veneto (0,19) e peggiore anche della Provincia di Bolzano (0,42), per citare solo le aree confinanti”. Tenendo presente che si tratta, quasi certamente, di un dato sottostimato dal momento che per ammissione delle stesse autorità sanitarie provinciali, nel computo totale, non vengono contabilizzati come morti riconducibili al Covid-19 gli anziani ospiti deceduti senza aver fatto il tampone (QUI approfondimento).
“Passata la fase più acuta dell'emergenza sarà molto importante dedicare un'analisi attenta a comprendere le ragioni di questa pessima performance – riprende il consigliere di Futura che poi aggiunge – la risposta a questo interrogativo sarà fondamentale per non ripetere gli errori segnalati da più parti in questi due mesi di emergenza”. E di errori secondo Ghezzi ne sono stati fatti, a partire dalle incertezze nella gestione delle Rsa, ma anche su tamponi, priorità da seguire e indicazioni ai medici: “Incertezze e oscillazioni che hanno sconcertato molte cittadine e molti cittadini e molti professionisti del sistema sanitario, a cominciare dal presidente dell'Ordine dei medici di Trento”.
Alla luce di queste considerazioni il consigliere di Futura ha depositato un’interrogazione per chiedere, in particolare al presidente Maurizio Fugatti e all’assessora alla salute Stefania Segnana, “quali siano le spiegazioni alla base di questi pessimi dati, peggiori perfino della Lombardia epicentro di questa terribile epidemia”.