Querelle M49, Fugatti al ministro Costa: ''Andiamo avanti, esercitiamo l'autonomia''. Gli animalisti: ''Fate pure, vi denunciamo alla magistratura''
Nel frattempo la Lac ha avviato una petizione sulla piattaforma change.org: "Siamo stufi dei continui piagnucolamenti dell'assessora e del presidente Fugatti: nulla di tutto quello che è necessario è stato fatto, con il preciso intento di lasciar aggravare la situazione, esasperare gli allevatori e infine catturare, o uccidere un orso, solo per avere un trofeo da esibire all'elettorato più aggressivo"
TRENTO. "Non si tratta di voler fare strappi, ma di prendere atto che la situazione è ormai insostenibile e che garantire la sicurezza di allevatori e cittadini in genere è un dovere primario, dal quale non ci si può sottrarre", il presidente Maurizio Fugatti interviene nuovamente sulla questione M49, dopo che il ministro Sergio Costa ha bloccato le velleità di piazza Dante: "Catturare l'orso - ha detto il pentastellato - senza una deliberazione ufficiale da parte dei tecnici della conferma della sua pericolosità è solo un'inutile forzatura. Non bastano tweet, post e interviste. Su un tema così rilevante bisogna lavorare con professionalità e rispetto delle regole" (Qui articolo).
La Provincia non ci sta. "Non abbiamo preso questa decisione con leggerezza - ribatte il governatore - visto che da mesi e ripetutamente abbiamo segnalato la gravità della situazione allo stesso ministro, oltre che all'Ispra, chiedendo anche l'intervento del Comitato per l'ordine pubblico e la sicurezza dopo esserci fatti carico delle preoccupazione dei sindaci e dell'esasperazione di chi lavora in montagna".
Dopo aver invocato le risposte del ministero, il presidente della Provincia aveva dichiarato, venerdì scorso, in maniera perentoria di aver già mobilitato la squadra Orso del corpo forestale per la cattura del plantigrado e di aver in mano tutte le prove per dimostrare come M49 rappresenti un concreto pericolo di ordine e sicurezza pubblica (Qui articolo).
"Abbiamo fatto tutto quello che si doveva fare - aggiunge il presidente - seguendo il protocollo Pacobace e lavorando assieme a tutti i livelli istituzionali, con costanza, serietà e pazienza. Ma adesso non possiamo più aspettare. L’articolo 52 dello Statuto di Autonomia Speciale della Regione Trentino Alto Adige Südtirol pone in capo al presidente della Provincia i poteri in materia di sicurezza. Noi siamo una Provincia autonoma e le prerogative della autonomia intendiamo esercitarle. I nostri cittadini devono poter continuare ad avere fiducia nelle istituzioni e nella loro capacità di affrontare i problemi e risolverli concretamente. Nell'interesse di quel delicato equilibrio su cui poggia la convivenza fra uomini e grandi predatori".
Si va avanti per catturare M49. "Non ci fermeremo qui. Anzi - conclude Fugatti - abbiamo anche informato il ministro, con una comunicazione ufficiale, che oggi il numero di orsi in Trentino è eccessivo rispetto al numero sostenibile dal nostro territorio. Anche su questo fronte auspichiamo un intervento del ministro competente".
Nel frattempo anche gli animalisti iniziano a muoversi. La Lac ha avviato una petizione sulla piattaforma change.org (Qui link): "Siamo stufi dei continui piagnucolamenti dell'assessora alla caccia e del presidente Fugatti a dichiarato scopo propagandistico: nulla di tutto quello che è necessario è stato fatto, con il preciso intento di lasciar aggravare la situazione, esasperare gli allevatori e infine catturare, o uccidere un orso, solo per avere un trofeo da esibire all'elettorato più aggressivo". Se i numeri ci sono per catturare l'orso, i dubbi riguardano gli adempimenti di formazione, informazione e prevenzione (Qui articolo).
Vengono contestati anche i numeri. "Fino alla pubblicazione, in marzo, del rapporto Grandi carnivori, i cui dati provengono dallo studio e rilevazioni sul campo, raccolti con metodologia scientifica, all’orso M49 era attribuita la responsabilità di circa il 30% dei danni. Devono dirci - spiega la Lac - secondo quali dati concreti, oggi, il presidente Fugatti parla di 80%. I danni crescono da un giorno all’altro in base alle antipatie personali? Comunque sia, la decisione è in diretta violazione delle norme nazionali e internazionali".
Anche Enrico Rizzi, segretario nazionale del Partito animalista europeo, scende in campo. "Ringrazio il ministro Sergio Costa. Condivido pienamente tutte le parole pronunciate ed auspico che venga immediatamente bloccato l’ordine di cattura di M49 al fine di evitare risvolti illeciti e drammatici come già accaduto in passato. Se ciò non dovesse avvenire, sono pronto a denunciare i responsabili alla magistratura. Giù le mani dagli orsi".