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Il ministro Costa stoppa Fugatti: “Non può catturare M49”

Scontro istituzionale sulla cattura di M49, per il ministro dell’ambiente Sergio Costa il plantigrado non può essere catturato: “Senza una deliberazione del prefetto per motivi di sicurezza pubblica o dopo una precisa analisi dell’Ispra, M49 non può essere catturato”. Secondo Costa non ci sono le prove per dimostrare che l’orso sia pericoloso per l’uomo

Di Tiziano Grottolo - 30 giugno 2019 - 12:52

TRENTO. Si accende lo scontro sulla vicenda che vede coinvolto M49, recordbear di danni in Trentino. Dopo le parole di Fugatti che aveva accusato il ministro all’ambiente Sergio Costa di immobilismo, e pertanto aveva deciso di muoversi in autonomia per la cattura di M49, da Roma è arrivata la replica piccata del ministro pentastellato.

 

Il presidente della Pat durante la conferenza stampa dello scorso venerdì 28 giugno aveva dichiarato in maniera perentoria di aver già mobilitato la squadra Orso del corpo forestale per la cattura del plantigrado e di aver in mano tutte le prove per dimostrare come M49 rappresenti: “Un concreto pericolo di ordine e sicurezza pubblica”.

Di tutt’altro avviso il ministro Costa che attraverso Facebook ha rispedito le critiche al mittente: “Tra il Ministero dell’Ambiente e la provincia di Trento i rapporti in queste settimane sono stati costanti, l’interlocuzione non è mai mancata anche se può capitare che i punti di vista possano essere differenti”. Dopodiché è arrivato l’affondo: “Il presidente della provincia di Trento ha dato ordine di catturare l’orso M49 ma non può farlo”.

 

Secondo quanto riferito dal ministro Costa verrebbe meno uno dei principali “capi d’accusa” nei confronti di M49, uno  degli elementi fondamentali per dimostrarne la pericolosità e chiederne quindi la cattura, ovvero l’eccessiva confidenza dimostrata nei confronti dell’uomo: “Fino ad oggi lo è stato sì – spiega il ministro nella nota – ma non con l’uomo, sebbene si sia avvicinato e sia entrato, in cerca di cibo, in strutture come una stalla e una casa estiva in quel momento non abitata. E’ una differenza sostanziale – continua Costa –  perché se l’orso è considerato dannoso, cioè che provoca dei danni, risarcibili, non ne è prevista la cattura, mentre se è pericoloso, invece sì”.

 

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