Caso M49, Rizzi e gli animalisti chiedono il sequestro preventivo dell'orso: ''E' patrimonio dello Stato''
Dopo l'ordinanza di Fugatti per catturare l'orso M49, gli animalisti si muovono in procura per diffidare la Provincia nel procedere e per chiedere il sequestro preventivo quale patrimonio indisponibile dello Stato e tutelato nell'interesse della comunità nazionale e internazionale
TRENTO. E' sempre più alta la tensione sulla cattura dell'orso M49, Enrico Rizzi, segretario nazionale del Partito animalista europeo, ha depositato in procura una diffida e contestuale richiesta di sequestro penale del plantigrado quale patrimonio indisponibile dello Stato e tutelato nell'interesse della comunità nazionale e internazionale.
Arriva la risposta degli animalisti dopo che il presidente Fugatti ha firmato ieri l'ordinanza per disporre la cattura di M49: "Si incarica il Servizio foreste e fauna della Provincia, mediante il Corpo forestale trentino di procedere alla rimozione dell’orso M49, con la cattura per captivazione permanente, onde evitare il ripetersi di situazioni di pericolo per l’incolumità e la sicurezza pubblica", questa la nota di piazza Dante.
"L'ordinanza di cattura - spiega Rizzi - emessa dal presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, è del tutto illegittima, viziata da macroscopici vizi di violazione di legge, per contrasto con la normativa nazionale e transnazionale. Il provvedimento contiene un’impostazione e elementi già talmente pregiudizievoli da richiedere l’immediato ritiro e una sua complessiva revisione e riformulazione per impedire gravi e irreparabili perturbazioni alle specie particolarmente protette e altri ingentissimi prevedibili danni ambientali".
Il mondo animalista diffida "formalmente il Corpo forestale della Provincia di Trento a non dare esecuzione all’ordinanza presidenziale, ma di attenersi alle disposizioni statali che tutelano la specie orso", così come alla procura trentina di procedere con urgenza al sequestro preventivo di tutti gli esemplari di orso.
Non solo. Vengono tirati in ballo anche commissariato e questore di Trento: "Ciascuno - conclude Rizzi - per quanto di propria competenza – e il commissario del governo anche nella sua qualità di rappresentante dello Stato per i rapporti con il sistema delle autonomie locali – a voler adottare con urgenza tutti gli atti opportuni e necessari al fine assicurare il rispetto delle soprarichiamate normative a tutela della specie orso".
Ora che le operazioni per la cattura di M49 sono partite le varie parti in causa si muovono tra il botta e risposta tra il ministro Sergio Costa ("Solo un'inutile forzatura. Non bastano tweet, post e interviste. Su un tema così rilevante bisogna lavorare con professionalità e rispetto delle regole" - Qui articolo) e il presidente: "Andiamo avanti, esercitiamo la nostra autonomia" (Qui articolo).
Nel frattempo la vicenda di M49 è diventata di dominio nazionale, con giornali e tv che si sono scatenati sul tema (Qui articolo), senza dimenticare che il mondo animalista ha iniziato a muoversi tra la petizione della Lac e sempre il segretario nazionale del Partito animalista europeo, Enrico Rizzi, che ha già dato appuntamento a Trento per sabato 13 luglio.