Tutti contro Bisesti: ''Solidarietà a chi ha realizzato l'Altalena. L'assessore impari come funziona il mondo della scuola''
Da M5S a Futura, da Pd a Liberi Uguali le opposizioni prendono posizione dopo che l'assessore all'istruzione ha annunciato un'inquietante indagine sulla canzone e il video nato dopo che erano state lette le tristi parole di chiusura della consigliera Rossato. Il tema, quindi, è diventato quello dell'autonomia scolastica e ha raggiunto le pagine dei principali quotidiani nazionali
TRENTO. ''La sua inesperienza non gli consente evidentemente di sapere che da sempre la scuola, essendo titolata a farlo, svolge un'azione educativa, oltre che didattica, che include i temi della pace, della solidarietà, dell'uguaglianza. E certo continuerà a farlo anche se su questi temi l'attuale governo provinciale ha scarsa dimestichezza e non ritiene di doverli praticare''. Così Lucia Coppola e Paolo Ghezzi sugli ''approfondimenti'' annunciati dall'assessore all'istruzione Mirko Bisesti in merito al video pubblicato dall'Istituto comprensivo Trento 6 nato dopo aver letto le tristi parole di chiusura pronunciate dalla consigliera provinciale della Lega Katia Rossato che ha detto che i bambini italiani non possono più giocare nei parchi perché occupati dagli stranieri.
Ne è nato il video l'Altalena che da giorni ha conquistato anche molti quotidiani nazionali. Katia Rossato, invece di chiedere scusa per quanto detto, ha preferito rilanciare attaccando il video che, secondo lei, avrebbe strumentalizzato i bambini e l'assessore all'Istruzione ha annunciato un'inquietante indagine per capire come fosse nato questo video che parla di inclusione, solidarietà, uguaglianza e rispetto (insomma di quei principi che sono la base di uno stato democratico e in quanto tali andrebbero insegnati ogni giorno a qualsiasi ora e in qualsiasi contesto sociale).
E così dalla canzone e dal video, ora la questione è diventata prettamente politica: è giusto che un assessore all'istruzione rilasci certe dichiarazioni e annunci ''approfondimenti'' a seguito di una libera iniziativa di una scuola? Assolutamente no per il Movimento 5 Stelle, Futura, Partito democratico e Liberi e Uguali (QUI le prese di posizione di Degasperi e Manica).
Per il consigliere dell'M5S Andrea Maschio le dichiarazioni di Rossato erano state molto gravi visto ''che ha, con pericolosa superficialità, giudicato e condannato l’uso di una parco da parte di una 'categoria' di bambini. La facile deriva razzista emergente da quelle parole viene in parte banalizzata con un 'sono stata fraintesa' dall’altra giustificata e cavalcata con accuse di strumentalizzazione addirittura a carico di una intero istituto''.
E su Bisesti aggiunge: ''Preoccupano non poco le azioni intimidatorie come la raccolta di documentazione 'per fare luce' sulla ipotizzata 'strumentalizzazione dei bambini' cosi come le lamentele della consigliera che dichiara di aver ricevuto insulti irripetibili quando lei stessa non si rende conto di aver cominciato questo modus operandi. In sintesi noi siamo e restiamo dalla parte dell’Istituto comprensivo Trento 6 completamente rassicurati dalla competenza di tutti gli operatori che gravitano nel mondo della scuola. Sarebbe stato cosi semplice scusarsi e ammettere di avere detto delle stupidaggini ma proprio per questo la situazione preoccupa ancora di più''.
Netta anche Futura che con Coppola e Ghezzi spiegano che ''è compito della scuola insegnare l'inclusione, la solidarietà, l'uguaglianza e far conoscere ai bambini e ai ragazzi i danni che possono fare, soprattutto a chi è meno garantito e vive condizioni di fragilità sociale, dichiarazioni e azioni politiche razziste, discriminatorie e xenofobe. In particolare se a essere sotto tiro sono proprio i luoghi di vita e di svago dei bambini e delle bambine. E' sicuramente compito della scuola avere come sfondo educativo la nostra Costituzione, trasmettere e restare fedele ai suoi valori''.
E poi vi è la legge sull'Autonomia Scolastica, la 537 del 1993, successivamente ripresa con la Riforma Bassanini del 1997. ''Dall'entrata in vigore della legge e del suo regolamento le singole istituzioni scolastiche, nel rispetto della libertà di insegnamento e del pluralismo culturale, progettano e realizzano gli interventi di educazione, formazione ed istruzione. Esiste - prosegue Futura - e chi fa l'assessore dovrebbe saperlo, anche la libertà di insegnamento che forse non piacerà alla Lega ma è un fondamento della nostra democrazia''.
''Riteniamo gravissimo - aggiungono Coppola e Ghezzi - che l'assessore Bisesti sia entrato a gamba tesa nella vicenda stigmatizzando il bellissimo video con la canzone sulle altalene, che altro non conteneva se non un richiamo, delicato e giusto, ai temi dell'uguaglianza, anche di opportunità minime come quella di giocare liberamente, che devono essere garantite a tutti i bambini e a tutte le bambine, a prescindere dalla loro provenienza. L'assessore all'istruzione ritiene che i valori a cui il testo si ispira abbiano contenuti politici. E che i piccoli alunni siano stati usati per scopi politici. La sua inesperienza non gli consente evidentemente di sapere che da sempre la scuola, essendo titolata a farlo, svolge un'azione educativa, oltre che didattica, che include i temi della pace, della solidarietà, dell'uguaglianza. E certo continuerà a farlo anche se su questi temi l'attuale governo provinciale ha scarsa dimestichezza e non ritiene di doverli praticare''.
Sulla stessa lunghezza d'onda Liberi e Uguali con Renata Attolini che aggiunge: ''Alla scuola si chiede di essere l’ambiente nel quale si impara a capire la realtà e quindi il mestiere di cittadino; in cui si educa alla convivenza democratica; in cui l'alunno viene sostenuto nella progressiva conquista della sua autonomia di giudizio e nel suo inserimento attivo nel mondo delle relazioni interpersonali, sulla base dell'accettazione e del rispetto dell'altro, del dialogo e della partecipazione al bene comune. A questo compito hanno assolto in maniera egregia tutti gli adulti che hanno contribuito alla realizzazione del progetto educativo culminato nel delizioso prodotto che abbiamo avuto modo di apprezzare in rete. Consigliamo al neo assessore di documentarsi in modo approfondito sulla realtà scuola, in tutti i suoi aspetti legislativi e didattici, prima di lanciarsi in crociate che hanno il solo amaro sapore del tentavo di limitare la democrazia, contro la stessa Costituzione''.
E tutti concludono con un ''piena solidarietà ad alunni, genitori, insegnanti e dirigenti che hanno contribuito alla realizzazione del video e della canzone''.