"Un tubo scarica le fognature in mezzo alla montagna", la Provincia a Report: "Gestione adottata dalla maggior parte dei rifugi. Ma sono in previsione dei lavori"
"Il turismo lascia dietro di sé una scia nera e in questo caso pure maleodorante", l'anticipazione del servizio di Report. La replica della Provincia della puntata della trasmissione
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SAN GIOVANNI DI FASSA. Il piano provinciale prevede la possibilità di collettare i rifiuti alla fognatura nera, i lavori dovrebbero partire dalla primavera di quest'anno. A riferirlo è la Provincia di Trento che interviene rispetto alle anticipazioni della prossima puntata di Report in onda dalle 20.30 su Rai 3 e prevista per domenica 23 febbraio.
Il servizio si intitola "Sulle tracce del turismo in val di Fassa" e nel mirino una tubazione che si snoda nel bosco. "Se da un lato alimenta un'industria che sembra non conoscere crisi, dall'altro è il caso di dire che lascia dietro di sé una scia nera e in questo caso pure maleodorante. Abbiamo ripercorso un tubo a ritroso nel bosco: perché è proprio in mezzo alla montagna che vengono scaricate le fognature dei rifugi" (Qui articolo).
"Il 28 maggio 2021 la Società degli alpinisti tridentini (Sat) è stata autorizzata dal Comune di San Giovanni di Fassa, nell'ambito di un procedimento di autorizzazione unica territoriale in capo all’Agenzia provinciale per la protezione dell'ambiente (Appa), allo scarico delle acque reflue domestiche previo trattamento per il rifugio Roda de Vael", precisa la Provincia nella replica inviata a Report. "Questo tipo di gestione dei reflui è adottato da buona parte dei rifugi alpini".
In ogni caso, "con questa autorizzazione è stata modificata la precedente autorizzazione comunale, prevedendo lo spostamento del punto di scarico in suolo, con un prolungamento di circa 350 metri della tubazione", aggiunge piazza Dante. "Nell'ambito del procedimento erano stati acquisiti i pareri istruttori favorevoli da parte del Servizio geologico della Provincia e dell'Apss (Azienda provinciale per i servizi sanitari)".
Poiché il rifugio Roda de Vael è facilmente accessibile "agli escursionisti ed è molto apprezzato da residenti e turisti, nel 2021 la Giunta provinciale aveva previsto nel Piano stralcio per i rifugi alpini ed escursionistici del Piano provinciale di risanamento delle acque, la possibilità di collettare i reflui alla fognatura nera. Nel marzo 2024, il progetto per il nuovo collettore delle acque nere è stato approvato e i lavori dovrebbero iniziare nella primavera del 2025", si conclude la nota della Provincia.