"Un tubo scarica le fognature in mezzo alla montagna", la puntata di Report in val di Fassa: "Il turismo lascia dietro di sé una scia nera e in questo caso pure maleodorante"
Quasi un chilometro di tubazione che scaricherebbe le fognature dei rifugi in quota nel bosco. L'anticipazione di Report della prossima puntata "Sulle tracce del turismo in val di Fassa"
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SAN GIOVANNI DI FASSA. "Sulle tracce del turismo in val di Fassa", un'anticipazione della prossima puntata di Report, trasmissione in onda su Rai 3, parla dell'impatto di un settore strategico per il territorio e accende i riflettori sulla montagna e, in particolare, sui rifugi della zona del Catinaccio.
Quasi un chilometro di tubazione che scaricherebbe le fognature dei rifugi in quota nel bosco. A raccontare questa situazione ai microfoni della trasmissione condotta da Sigfrido Ranucci è Armando Loss, un abitante di San Giovanni di Fassa.
Nel mirino un tubo che parte da un pozzetto che raccoglie i reflui dai "rifugi Roda de Vael e Marino Pederiva e che vengono scaricati in un vespaio", dice l'abitante fassano. "Il terreno non assorbe più e tutto tracima. Sono 4 anni che le fognature scaricano in questo modo".
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"Val di Fassa nel cuore delle Dolomiti", l'anticipazione della prossima puntata di domenica 23 febbraio. "Il suo fondovalle e gli anelli intorno al Catinaccio, la Marmolada e le Torri del Vajolet rendono questa zona del Trentino una delle più frequentate d' Italia. L'impatto del turismo ha una doppia faccia. E se da un lato alimenta un'industria che sembra non conoscere crisi, dall'altro è il caso di dire che lascia dietro di sé una scia nera e in questo caso pure maleodorante. Abbiamo ripercorso un tubo a ritroso nel bosco: perché è proprio in mezzo alla montagna che vengono scaricate le fognature dei rifugi".