Temperature in picchiata e la neve torna a scendere sulle montagne (VIDEO), colpo di coda dell'inverno con maltempo e allerte gelate
Numerose le cime imbiancate tra Trentino e Veneto. Dalla val di Fassa alla Vallagarina, dall'Ampezzano all'Altopiano di Asiago, tante le zone che hanno visto i fiocchi bianchi cadere fuori stagione
TRENTO. E' tornato il freddo ma anche la neve. Numerose le cime imbiancate tra Trentino e Veneto. Dalla val di Fassa alla Vallagarina, dall'Ampezzano all'Altopiano di Asiago, tante le zone che hanno visto i fiocchi bianchi cadere fuori stagione, un colpo di coda dell'inverno a un mese dall'inizio della primavera.
(Video della pagina Facebook "Moena - La Fata delle Dolomiti")
La neve in queste ore di domenica 21 aprile è tornata a imbacare il paesaggio, anche a basse quote. Negli scorsi giorni è stato emessa un'allerta gelate per il brusco abbassamento delle temperature. Con la colonnina del mercurio sceso sotto lo zero nelle ore notturne e all'alba c'è preoccupazione per l'agricoltura. E nelle scorse ore sono state chiuse le reti anti-grandine e sono state accese in diversi territorio le "fiaccole" antigelo (Qui articolo).
(Foto dalla pagina Facebook Meteo Altopiano di Asiago)
In Trentino dal pomeriggio-sera di oggi alla mattina di martedì sono attese precipitazioni a tratti diffuse con quota neve in calo fino a 800 metri circa e localmente più bassa, specie durante le fasi più intense e nelle valli più strette e meno ventilate.
Le fasi più intense sono previste nella prossima notte e al pomeriggio di domani, lunedì 22 aprile. La previsione dei quantitativi, spiega la Provincia, è affetta da notevole incertezza, ma entro martedì mattina potranno cadere mediamente 15 - 30 centimetri di neve oltre 1.000 metri circa, localmente di più soprattutto alle quote più alte.
Non è escluso che neve o neve mista a pioggia possa cadere a tratti anche nel fondovalle della Valsugana ma con accumuli nulli o al più di qualche centimetro, specie sui ponti. Dal pomeriggio sera di martedì e nei giorni successivi intensificazione dei venti settentrionali con temperature minime in calo specie nelle zone poco ventilate.