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Caro energia, siccità, alte temperature e piste a 1.500 metri ma BrentonicoSki non molla: ''Innevamento garantito: si lavorerà in perdita ma guardiamo al lungo periodo''

Il direttore di Brentonico Ski: "La criticità principale è legata ai costi dell'energia che andranno a incidere per il 20% del fatturato. Anche quest'anno abbiamo investito, avremmo portato avanti più iniziative in tempi normali ma cerchiamo un equilibrio gestionale. Poi questa resta una stagione di transizione e si lavora quasi certamente in perdita"

Di Luca Andreazza - 27 ottobre 2022 - 06:01

BRENTONICO. "Non abbiamo particolari problemi di approvvigionamento idrico, il bacino artificiale presenta un buon livello". A dirlo Alessandro Mozzi, direttore della società impianti BrentonicoSki. "La criticità è legata ai costi dell'energia che indicativamente andranno a incidere per il 20% del fatturato". 

 

L'Altipiano di Brentonico presenta più di qualche criticità sul fronte dell'acqua potabile a causa della siccità con il Comune che ha attivato negli scorsi giorni, ancora una volta, tecnici e vigili del fuoco per riempire i serbatoi (la spesa per queste operazioni dall'estate a oggi ha raggiunto i 60 mila euro) e che è intervenuto per chiedere di prestare attenzione alla necessità di ridurre i consumi idrici (Qui articolo). Ma per innevare le piste non dovrebbero esserci problemi.

 

La Ski Area si affida al bacino di Pra da Stua. "La diga - dice Mozzi - presenta livelli assolutamente rassicuranti e quindi in questo senso non abbiamo grandi problemi". Le temperature sono particolarmente elevate in questo periodo ma ormai la stagione invernale si avvicina con le località che puntano a farsi trovare nella migliore condizione per il ponte dell'Immacolata. 

 

"Ogni inverno - aggiunge il direttore di BrentonicoSki - assistiamo a settimane con un meteo caldo e quindi speriamo che poi le temperature rimangano basse più a lungo. A ogni modo c'è ancora un margine di tempo per preparare le piste in modo ottimale e noi procediamo secondo il cronoprogramma: abbiamo avviato la prevendita degli skipass stagionali: il riscontro è in linea con gli altri anni e questo dà fiducia".

 

Le piste brentegane, immerse nel Parco del Monte Baldo, si estendono tra le località di Polsa e di San Valentino, con una superficie sciabile di circa 26 chilometri di tracciati. Una Ski Area che si sviluppa a "quote basse" e prevalentemente attorno ai 1.500 metri, aree in cui i modelli predittivi indicano una sopravvivenza sempre più difficile per l'industria delle neve (Qui articolo). Ma in generale la tendenza del cambiamento climatico impone riflessioni a livello di sistema Trentino (Qui articolo).

 

"C'è l'incognita neve naturale e quindi ci sarà il ricorso all'innevamento programmato che è costoso e incide molto sul fronte dei costi ma non si può comunque fare altrimenti. L'intenzione - evidenzia Mozzi - è quella di aprire per inizio dicembre ma è naturalmente fondamentale essere operativi in particolare per Natale e Capodanno. C'è cautela perché è veramente difficile pianificare la stagione ma le prospettive sembrano buone: gruppi e scolaresche hanno già inviato alcune richieste e anche la scuola di sci ci segnala un buon interesse".

 

Da una parte l'acqua (Qui articolo) ma dall'altra parte l'incertezza più grande in via generale riguarda, infatti, quella dei costi energetici (Qui articolo). Le stazioni più piccole si preparano a un inverno difficile e quasi sicuramente in rosso, mentre i caroselli più grandi si trovano costrette a rinunciare ai margini per restare aperte. Per ora la Panarotta ha deciso di alzare bandiera bianca (Qui articolo).

 

"Solitamente le bollette - spiega Mozzi - incidono tra il 15% e il 17% del fatturato (il fatturato è di circa 2/3 milioni di euro) e quest'anno l'energia peserà per il 20% ma è molto complicato valutare questo dato adesso perché ci sono moltissime variabili di difficile lettura e interpretazione attualmente".

 

Anche a Brentonico si conferma il trend del +10% medio per quanto riguarda gli skipass. "Un adeguamento all'inflazione e non è certo che il guadagno sarà proporzionale. Anche quest'anno abbiamo investito come l'acquisto di 15 generatori nuovi e la ristrutturazione di un locale sulle piste, avremmo portato avanti più iniziative in tempi normali ma cerchiamo un equilibrio gestionale. Poi questa resta una stagione di transizione e si lavora quasi certamente in perdita ma dobbiamo ragionare sul lungo periodo; fermarci sulla situazione attuale crediamo non sia la strada giusta", conclude Mozzi.

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