L'estate promette bene: Campiglio, Garda e Fassa al top. Fatica la destagionalizzazione: "Tante richieste ma troppi hotel ancora chiusi: serve cambio culturale"
Le indicazioni sulla stagione estiva sono positive, il mercato italiano regge la settimana verde, interesse da Germania e Stati Uniti in particolare. I dati dell’Osservatorio dell'Unione albergatori con Trentino Holidays
TRENTO. Oltre 11 milioni di ricerche, la domanda dei turisti è rassicurante per la stagione estiva alle porte. La destinazione più ricercata è Madonna di Campiglio, poi Riva del Garda e la val di Fassa. Questo quanto emerge dall'analisi predittiva targata Osservatorio Unat-Unione albergatori in collaborazione con il tour operator Trentino Holidays, controllata con quasi 100 canali distributivi B2B tra nazionali e internazionali sul proprio ecosistema digitale.
Lo scenario, profilato tramite un ecosistema digitale molto esteso, permette di rispondere alla domanda "da dove arrivano le richieste di soggiorno in Trentino?". Sono state analizzate ben 11 milioni di query ricevute dal 12 al 21 aprile 2024. Dall’Italia arriva il 44,73% delle richieste. A seguire Germania con il 15,31% e Stati Uniti d'America con il 14,93%.
La destinazione più richiesta si conferma Madonna di Campiglio che, soprattutto tra i turisti non italiani, può contare sul fattore notorietà. A seguire Riva del Garda e la Val di Fassa, soprattutto Canazei e Campitello. Traspare, riporta l'analisi, un’evidente ricerca della qualità, soprattutto dal cliente estero: gli hotel 4, 4S e 5 stelle insieme raggiungono quasi il 60% del totale delle richieste oggetto dell’analisi.
L’Osservatorio ha quindi comparato 3 distinti mercati (Italia, Germania, Usa) per evidenziare le diverse esigenze e richieste di soggiorno durante il prossimo periodo estivo 2024. Il cliente italiano chiede, soprattutto a luglio e agosto, un soggiorno di almeno 7 notti.
Oltre il 30% delle richieste provenienti dall’Italia riguarda la classica settimana verde che, però, non attrae allo stesso modo i tedeschi (che si fermano all’11%) e gli americani (8%). La maggior parte di tedeschi e statunitensi, viene spiegato nell'analisi dell'Osservatorio Unat, infatti pianifica di trascorrere un’unica notte: rispettivamente il 57,48% e il 64,95%. Questo dato è facilmente interpretabile: la tendenza sui mercati è di soggiorni sempre più brevi. L’88% di tali richieste vengono declinate perché i soggiorni brevi non sono ritenuti appetibili da molte strutture ricettive trentine che hanno politiche di in and out molto rigide (per esempio da sabato o domenica) oppure un minimum stay di 7 notti.
"E' un vero peccato - commenta Giovanni Bort, presidente di Unat - perché mentre la clientela italiana tende ancora a privilegiare la settimana verde, il turista straniero cerca una vacanza più breve, anche con soggiorni infrasettimanali. Una maggior attenzione a questi mercati quindi, seppur per periodi di permanenza molto brevi o addirittura brevissimi, contribuirebbe all'occupazione su periodi dove i 'forzati' della vacanza in alta stagione non possono viaggiare. Magari di concerto con adeguate politiche di prezzo che rendano sostenibile la gestione del soggiorno breve di una clientela che ha comunque una buona capacità di spesa".
Sulla questione Roberto Failoni ha riferito di aver incontrato in occasione del recente Good Buy Trentino tenutosi a Riva del Garda ben 68 tour operator a livello mondiale. L'assessore ha evidenziato che il Trentino è una destinazione privilegiata perché "abbiamo i laghi, abbiamo le città, ma in pochi passi siamo sulle nostre bellissime montagne".
"Un dato che fa riflettere è che si registrano moltissime richieste per aprile e maggio: ci sono potenziali clienti da tutto il mondo che chiedono informazioni e valuterebbero di soggiornare in Trentino proprio in quei mesi. Purtroppo in quel periodo moltissime strutture ricettive sono chiuse e quindi tutta questa potenziale clientela viene di fatto disattesa. La strada verso una promozione delle Belle stagioni passa anche da un cambiamento culturale dell’intero sistema. In questo, siamo fermamente convinti che il tour operating avrà una valenza sempre più importante nei prossimi anni: per essere competitivo e rispondente alle esigenze dei nostri ospiti deve evolvere: questo è quello che Trentino holidays, a partire dalla sua compagine sociale Unat, vuole fare e sta facendo", conclude Bort.