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La "Proposta vini" chiude il 2024 con un aumento del fatturato e apre l'anno con 55 nuove aziende e un evento alla Stazione Leopolda di Firenze

Il 2025 si apre in positivo per "Proposta Vini", tra le più importanti realtà di distribuzione in Italia. Andrea e Gianpaolo Girardi alla guida dell’azienda di Pergine Valsugana: "Il mondo Ho.Re.Ca. evidenzia una sempre maggiore sensibilità per storie vere e autentiche di viticoltura artigiana"

Di Nereo Pederzolli - 21 January 2025 - 20:02

PERGINE VALSUGANA. Il mondo del vino passa da Pergine Valsugana. Tappa precisa per intraprendere i canali della distribuzione enoica. Impegno, strategia e tanta dedizione, rispettando la singolarità delle produzioni enologiche, selezionate con cura e una professionalità che pochissimi possono vantare, non solo in Italia. Tutto questo merito di Gianpaolo Girardi, da 40 anni vulcanico "distributore di vini" con la sua strategica "Proposta Vini".

 

Proposta, ma anche strumento di educazione al consumo, al bere responsabile, recuperando valori e nel massimo sostegno al lavoro dei vignaioli, delle aziende agricole che fanno vino per scelta di vita. Perché Proposta Vini non ha fondato la sua mission con l’obiettivo di fare business: voleva semplicemente aiutare la ristorazione nella selezione di bottiglie di vini destinati a consumatori attenti, pronti a recepire il nuovo senza ricorrere a roboanti proposte enoiche. Solo bere bene e ad un prezzo equo. La proposta è stata davvero vincente.

 

Non serve soffermarsi sulle tabelle del bilancio: il riscontro è tangibile sfogliando la "carta vini" della miriade di ristoranti, enoteche, punti d’aggregazione enologica sparpagliati in ogni regione.

 

Vini precisi, da cantine spesso ingiustamente ritenute minoritarie, ma sempre vini con una determinata propensione qualitativa. Concretamente esempi di valori territoriali. Produzioni che ora sfidano pure plateali palcoscenici. Come quello allestito da "Proposta Vini" alla fascinosa Stazione Leopolda di Firenze, il parterre dove l’ebbrezza non è stata solo vinosa.

 

Un "colpo d’occhio" con oltre 3 mila referenze di vino, selezionate da 417 cantine - 160 quelle straniere -alle quali si sono affiancate un centinaio di "spiritose", vale a dire i mastri distillatori più preparati.

 

Tutti hanno accolto una miriade di operatori del beverage e una marea di consumatori accorti, pronti a degustare altrettante chicche alcoliche. Primo appuntamento di un 2025 che per Proposta Vini si apre con una crescita di fatturato di oltre il 3% sul 2023, pari a quasi 29 milioni di euro, per un totale di altrettanti 29 milioni di bottiglie "movimentate", cioè distribuite nella loro rete vendita creata a Pergine Valsugana.

 

"Il 2024 è stato un anno molto impegnativo e particolare per il nostro settore", dicono Andrea Girardi, alla guida dell’azienda di Pergine Valsugana insieme al padre Gianpaolo. "I numeri di 'Proposta Vini' mostrano come il mondo Ho.Re.Ca. a cui ci rivolgiamo abbia una sempre maggiore sensibilità per storie vere e autentiche di viticoltura artigiana. Il consolidamento e addirittura la crescita di oltre il 3% del fatturato rappresentano una conferma dell'importanza del nostro impegno a selezionare e distribuire cantine e distillerie i cui progetti, andando ben oltre i meri aspetti commerciali, tocchino l'anima nei nostri amati clienti ristoratori, enotecari (tradizionali e online) e albergatori e quella dei loro (nostri) clienti finali".

 

Alla Leopolda è stato fatto pure un primo bilancio sull’andamento del mercato vinario. Tra aspettative e punti di criticità. Secondo Gianpaolo Girardi, nel 2025 proseguirà il momento di sofferenza dello Champagne, mentre gli spumanti italiani segneranno la loro crescita, grazie a una maggior diffusione della tendenza ad accompagnare questa tipologia di prodotto a tutto il pasto. A beneficiare di questo trend positivo non saranno solo le aziende delle aree più famose e storicamente più vocate ma anche realtà più piccole ed emergenti dislocate lungo tutto lo stivale, grazie a una maggiore attenzione alle diverse espressioni della spumantistica prodotta con uve italiane.

 

Sul fronte dei vini fermi, nel 2025 il segmento dei vini bianchi terrà bene, in particolare tutte quelle etichette che esprimono al meglio l’identità e la tipicità del territorio di produzione, mentre i grandi rossi come Supertuscan, bordolesi e amaroni registreranno, come già avvenuto nel 2024, un calo consistente dovuto non solo ai prezzi, ma anche a un cambiamento delle abitudini dei consumatori che prediligono per i loro momenti di convivialità prodotti meno corposi e strutturati. Sul fronte dei rosati non si registreranno grandi novità, mentre si assiste a una sempre maggior attenzione da parte dei consumatori verso i vini naturali.
 
Il mondo degli spirits secondo Antonio Beneforti, esperto selezionatore di Proposta Spirits – divisione di Proposta Vini dedicata ai distillati e liquori che nel 2024 ha visto incrementare le vendite del 40% – nel 2025 si assiste a una crescente voglia di sperimentazione e di innovazione che coinvolge i distillati, proposti per stupire sempre più la clientela.
 
Il gin continuerà a essere uno dei protagonisti nel nostro Paese, con un aumento dei consumi. Gli amari, di cui l’Italia vanta una ricca produzione e tradizione, stanno vivendo un periodo di crescita straordinaria, grazie a uno slancio sia nella ristorazione sia nella mixology, dove sono diventati un ingrediente perfetto per la preparazione di drink e cocktail anche all’ora dell’aperitivo.
 
Il whisky si sta facendo strada tra i più giovani, anche nel nostro Paese, con una crescita imprevista e importante di consumatrici donne che snatura così l’immagine che questo distillato sia dedicato quasi solo esclusivamente a gentlemen di mezza età. Anche il rum torna a essere molto apprezzato e valutato soprattutto per la sua qualità.

Grande scommessa sarà il vermouth: il vino fortificato diventerà sempre più attraente in quanto “crossover” tra liquoristica ed enologia.  Un trend trasversale che sta guadagnando sempre più slancio è quello della sostenibilità, dove non mancano esempi di produttori che stanno facendo scelte consapevoli per ridurre l'impatto negativo sull'ambiente.

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