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Caro bollette, gli albergatori chiedono aiuto a Dolomiti Energia: ''Situazione drammatica: costi intollerabili''. La società: ''Dinamica che subiamo per regole di mercato''

Alle incertezze legate alla pandemia, c'è poi la forte salita dei costi delle bollette. Nell'ultimo anno la crescita è stata in media del 300%, quelle di novembre e dicembre sono raddoppiate. Un incontro tra l'associazione di categoria Asat e Dolomiti Energia. Gli albergatori: "Sono moltissime le telefonate che riceviamo da parte dei nostri associati per segnalare gli enormi aumenti delle bollette dell’energia"

Pubblicato il - 02 febbraio 2022 - 23:28

TRENTO. Il comparto del turismo va alla ricerca di soluzioni per contrastare il caro bolletta, costi che si inseriscono in un contesto molto incerto per l'emergenza Covid con le prenotazioni che stentano a decollare in questa fase della stagione. "C'è una situazione di grande difficoltà per le imprese alberghiere e turistiche - commenta Giovanni Battaiola, presidente di Asat - questa dinamica dell'aumento dei costi va a incidere con rilievo sui bilanci aziendali".

 

Le nuove regole sul Green pass potrebbero sbloccare il mercato estero, fondamentale in questa fase della stagione mentre si entra nel mese di febbraio, periodo storicamente importante per il turismo del Trentino dopo le settimane di fisiologica flessione post Epifania. A fronte dei problemi, un comparto strategico come quello dell'industria della neve ha riavviato i motori con entusiasmo. C'è un certo grado di soddisfazione per i risultati dell'altissima stagione, nonostante la recrudescenza della curva epidemiologica verso la fine del 2021. 

 

Alle incertezze legate alla pandemia, c'è poi la forte salita dei costi delle bollette. Nell'ultimo anno la crescita è stata in media del 300%, quelle di novembre e dicembre sono raddoppiate. I listini delle stanze sono stati alzati per far fronte ai maggiori costi tra protocolli di sicurezza, inflazione e lockdown della scorsa stagione ma gli operatori sono rimasti spiazzati dal trend particolarmente alto dell'energia (Qui articolo). 

 

“Sono moltissime le telefonate che riceviamo da parte dei nostri associati - aggiunge Battaiola - per segnalare gli enormi aumenti delle bollette dell’energia. I costi si sono incrementati dall’inizio estate dello scorso anno per arrivare al picco di oggi e mettono seriamente in difficoltà molte aziende. 

 

L'associazione di categoria Asat ha creato negli anni scorsi un consorzio di acquisto proprio per avere una gestione migliore e un'ottimizzazione dei costi, un'organizzazione che comprende anche i contratti per l'energia elettrica. Al Cape aderiscono circa 600 aziende e 1.500 utenze. "Oggi a fronte di una scarsa presenza di turisti gli alberghi rimangono aperti - prosegue Italo Caffonara, presidente del Consorzio acquisti prodotti energetici - i costi fissi restano invariati per garantire un servizio adeguato alla clientela e al territorio. I costi energetici sono parte importante della struttura dei costi aziendali e sono a livelli intollerabili. Negli anni questa struttura ha saputo ottenere condizioni vantaggiose per i propri associati, ma ora le dinamiche dei prezzi sui mercati lasciano poco spazio di intervento".

 

Da qui la decisione di incontrare Dolomiti Energia, un vertice tra Battaiola, Roberto Pallanch (direttore di Asat) e Caffonara con Dolomiti Energia nelle figure di Marco Merler, di Romano Stefani (direttore commerciale) e di Stefano Righi (responsabile Offering e Vendite direzionale) per verificare la possibilità di trovare soluzione in grado di agevolare le imprese.

 

L'amministratore delegato del colosso trentino, Marco Merler, condivide le preoccupazione del comparto "a partire - dice - dalla straordinaria crescita dei prezzi dell’energia elettrica che anche la nostra società subisce, in conseguenza dell’andamento del mercato dell’energia. Il prezzo del gas, utilizzato in gran parte per produrre energia elettrica oggi risente in particolare delle tensioni nelle relazioni internazionali, dalla scarsa possibilità di incrementare nell’immediato la produzione nazionale di gas metano e da regole stabilite dai governi e dall’Autorità per l’energia. Tutto questo, lascia scarsi margini di intervento per agire sul prezzo di vendita, ma siamo disponibili a mettere in atto tutto ciò che è possibile fare".

 

A fronte degli interventi del governo nazionale, l’Asat ha evidenziato che il Gruppo trentino, produttore di energia elettrica da fonti rinnovabili, ci si aspetta che eventuali extra-profitti possano essere destinati ad abbattere i costi delle aziende.

 

La società ha fatto presente che, oltre all’esistenza di regole e meccanismi di mercato che non possono essere ignorati, il recente provvedimento governativo ha obbligato i produttori a versare allo Stato questi cosiddetti extraprofitti per ridurre i costi legati agli oneri di sistema presenti in bolletta: Dolomiti Energia ha fatto presente a questo proposito che lo stesso provvedimento ha previsto a partire dal 1 gennaio e per tutto il primo trimestre 2022 l’azzeramento degli oneri di sistema anche per tutte le utenze con potenza impegnata maggiore di 16,5 kW con conseguenti significativi risparmi rispetto ai mesi precedenti dove si erano manifestati i massimi rialzi dei prezzi sui mercati energetici.

 

È stata chiesta la possibilità che Dolomiti Energia possa sostenere le aziende in difficoltà concedendo la possibilità di pagamento rateizzato delle bollette. Pur auspicando un intervento del sistema bancario a sostegno delle aziende in questa direzione e sottolineando che a sua volta la società ha già sostenuto un impatto importante per anticipare i costi relativi all’acquisto in particolare del gas fornito ai clienti, si è concordato che il colosso valuterà, così come già avvenuto in passato in caso di necessità, con particolare attenzione le richieste di rateizzazione che dovessero pervenire dalle aziende rappresentate da Asat e Cape.

 

Da parte sua l’Asat chiederà alla Provincia di affrontare la situazione drammatica di molte aziende e di intervenire a sostegno del settore attraverso un ulteriore intervento straordinario fino a quando la situazione pandemica e quindi economica non si normalizzerà.

 

"La nostra categoria con il supporto anche di Federalberghi ha chiesto che a livello nazionale si pongano in essere provvedimenti urgenti per il prolungamento del periodo di moratoria per i mutui, di sospensione dell’Imis, di provvedimenti per il contenimento dei costi energetici, di semplificazione e armonizzazione delle norme sanitarie per gli accessi turistici nel territorio e nelle strutture”, conclude Battaiola.

 

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