Contenuto sponsorizzato

Le prenotazioni non decollano per il Covid e pesa il caro bollette sul turismo: ''Prezzi già aumentati per i maggiori costi e non possiamo più ritoccarli: si naviga a vista''

I prezzi delle stanze sono aumentati, la forbice oscilla tra il +15 e il +20% per pernottare in Trentino. Ma sono molte le incertezze per i contagi e per le incognite sui mercati esteri: "C'è la domanda, avvertiamo la voglia di sci ma è un momento molto delicato e complesso"

Di Luca Andreazza - 31 gennaio 2022 - 09:42

TRENTO. "Il momento è complicato e delicato, difficile fare previsioni: si naviga a vista perché non si può programmare nulla". A dirlo Gianni Battaiola, presidente di Asat, nel fotografare questa fase del turismo in Trentino. "La certezza c'è solo quando il cliente arriva alla reception, altrimenti la disdetta è sempre dietro l'angolo". 

 

Le nuove regole sul Green pass potrebbero sbloccare il mercato estero, fondamentale in questa fase della stagione mentre si entra nel mese di febbraio, periodo storicamente importante per il turismo del Trentino dopo le settimane di fisiologica flessione post Epifania. A fronte dei problemi, un comparto strategico come quello dell'industria della neve ha riavviato i motori con entusiasmo. C'è un certo grado di soddisfazione per i risultati dell'altissima stagione, nonostante la recrudescenza della curva epidemiologica verso la fine del 2021. 

 

Adesso si guarda alle prossime settimane, se il mercato italiano può essere salvato, c'è più apprensione per i flussi dall'estero: Repubblica Ceca e Polonia in primis. Negli scorsi giorni l'assessore Roberto Failoni ha lanciato l'allarme: "A rischio l'arrivo di 150 mila persone da Varsavia, per non parlare di Praga" (Qui articolo). L'interesse c'è ma le prenotazioni stentano a decollare e concretizzarsi. "La speranza è quella di continuare a recuperare terreno dopo una buona estate e un avvio di inverno soddisfacente. Ora c'è un po' di contraddizione in materia certificazione verde - dice Roberto Pallanch, direttore di Asat - per una persona che proviene da uno Stato straniero: ora potrebbe fare ingresso in Italia ma il Green pass non è valido per entrare nelle strutture ricettive, appare opportuno un correttivo". 

 

Alle incertezze legate alla pandemia, c'è poi la forte salita dei costi delle bollette. "Nell'ultimo anno - spiega Pallanch - la crescita è stata in media del 300%, quelle di novembre e dicembre sono raddoppiate". Anche i prezzi delle stanze sono aumentati: una situazione che varia da località a località e dalla grandezza della struttura; una situazione sulla quale incidono le disposizioni di sicurezza e il blackout della stagione scorsa. In sintesi la forbice oscilla in meda tra il +15 e il +20% per pernottare in Trentino. Un dato ricavato attraverso Benchmark, una piattaforma nella quale un gruppo significativo di aziende mette a disposizione i propri dati.

 

"C'è stato un adeguamento a macchia di leopardo - continua Battaiola - per far fronte ai maggiori costi: sanificazioni e turnazioni diverse, la necessità di mantenere spazi più ampi e la possibilità di poter ospitare un minor numero di clienti. Il caro bollette è una dinamica che subiamo quasi totalmente: i listini dei prezzi sono stati depositati e resi pubblici da tempo e gli accordi con agenzie e tour operator sono già stati stretti nei mesi scorsi e quindi è impensabile alzarli in corso d'opera".

 

I rincari delle bollette e gli aumenti legati al costo delle materie prime colpiscono diversi settori. Dal commercio al mondo del latte, dalla zootecnia al settore frutticolo e vinicolo, senza dimenticare i gestori delle piscine, sono diverse le grida d'allarme per una criticità che colpisce tutta la filiera a cascata, fino al consumatore finale: le categorie del Trentino sono già intervenute per chiedere a politica e istituzioni un aiuto, pena il collasso del sistema e la chiusura delle imprese, soprattutto le più piccole, quello del Caffè, con la Torrefazione Bontadi, e quello della pasta con l'azienda Felicetti, sono stati lanciati in maniera forte messaggi di Sos

 

I costi dell'energia incidono, parecchio, anche nel comparto del turismo. E l'aumento dei prezzi preoccupano gli impiantisti: "Calo del 20% ma la vera botta è la bolletta elettrica'' ha commentato a Il Dolomiti la presidente di AnefValeria Ghezzi, nel tracciare un bilancio della stagione invernale della ripartenza alla conclusione delle festività di Natale e Capodanno. "Solo per dicembre si ipotizza un +130% dei costi e visto il ricorso dei sistemi di innevamento programmato ci potrebbe essere la necessità di dover accendere un mutuo solo per far fronte a questa situazione. Non ci sono rischi chiusure ma appare evidente che questo aspetto si inserisce in un quadro già molto complesso. Un costo dirimente, ancora più del calo degli sciatori. E si lavorerà per trovare un equilibrio di bilanci anche se probabilmente serve un aiuto da parte delle istituzioni nazionali o locali" (Qui articolo).

 

L'associazione di categoria Asat ha creato negli anni scorsi un consorzio di acquisto proprio per avere una gestione migliore e un'ottimizzazione dei costi, un'organizzazione che comprende anche i contratti per l'energia elettrica. "Ci avvaliamo di consulenti esperti e altamente qualificati - evidenzia Pallanch - per pianificare una strategia comune, per effettuare le gare tra fornitori e fare un'economia di scala: cerchiamo di intercettare il miglior prezzo per avere maggiori certezze sul medio periodo. I risultati sono stati buoni per calmierare i costi ma poi intervengono anche condizioni straordinarie a livello geopolitiche che spiazza tutti, come in questo caso".

 

Il governo è intervenuto l'anno scorso con il decreto sostegni per fermare la corsa delle bollette e negli scorsi giorni sono state previste altre risorse, ma le categorie economiche chiedono altri sforzi, altrimenti appare difficile reggere questo periodo. "Noi già ci siamo mossi e continuiamo a confrontarci con la politica, anche provinciale, per trovare le soluzioni più adeguate, anche per non pesare troppo sul consumatore. Siamo sul web ogni minuto e dobbiamo tenere contro del mercato e dei nostri competitor. La domanda e la voglia di sciare viene avvertita dal comparto ma le incertezze sono ancora troppo alte: la situazione è molto complessa perché la mobilità è ferma, anche per gli isolamenti e le quarantene. Gli operatori cercano di fare propria parte e di fare il meglio possibile", conclude Battaiola.

Contenuto sponsorizzato
Contenuto sponsorizzato
Contenuto sponsorizzato
In evidenza
Ambiente
22 gennaio - 20:00
Luca Mercalli a il Dolomiti: "Le autorità cinesi si muovono in modo pragmatico, ma se Trump deciderà di tagliare gli investimenti in tecnologia [...]
Politica
22 gennaio - 21:22
L'ultima (l'ennesima) "dead line" è fissata per venerdì: sino a pochi giorni fa Lega e Patt speravano ancora nel "miracolo Giacca", Fratelli [...]
Montagna
22 gennaio - 18:35
A raccontare l'evento, accaduto sabato pomeriggio sulla pista Nana della Skiarea di Chiesa in Valmalenco, è la stessa vittima dell'incidente, [...]
Contenuto sponsorizzato
Contenuto sponsorizzato
Contenuto sponsorizzato