Grandinata sul Trentino, danni importanti su frutteti e vigneti: ''Prima stima è di circa 40 milioni di euro di valori assicurati''

TRENTO. La stima è di 600 ettari di vigneti e oltre 500 di meleti danneggiati dall'intensa perturbazione delle scorse ore. Particolarmente colpiti i Comuni di Predaia e Ville d'Anaunia, così come le aree da Mezzocorona a Roverè della Luna. 

“Dalla prima visita – spiega Marica Sartori, direttrice del Consorzio Co.Di.Pr.A. – possiamo evidenziare come i vigneti più colpiti siano nella zona che va da Cadino a Maso Nuovo. Colpiti circa 600 ettari dei quali quasi 200 in maniera importante. Nell’area viticola i valori assicurati sono notevoli, si parla di oltre 13 milioni di euro. Quasi la totalità dei viticoltori, fortunatamente, ricorre all’assicurazione".

Importanti i danni registrati nei diversi sopralluoghi che il Consorzio di difesa di Trento Co.Di.Pr.A. sta effettuando sul territorio provinciale nelle aree colpite dalla forte ondata di maltempo di ieri. Nella mattinata il presidente Giorgio Gaiardelli e la direttrice Marica Sartori, assieme all’assessora Giulia Zanotelli, hanno visitato i meleti di Predaia e Ville d’Anaunia, quindi i vigneti della zona di Mezzocorona e Roverè della Luna per portare vicinanza e solidarietà direttamente sul campo agli agricoltori colpiti e constatare la situazione.

“Proprio in questi momenti – commenta Gaiardelli – ci rendiamo conto dell’importanza che rivestono gli strumenti di Gestione del Rischio per le nostre attività. Lo dico come agricoltore che dovrà fare i conti con importanti danni anche nella mia azienda”.

La violenta grandinata ha colpito pesantemente i meleti dei comuni di Predaia e Ville d’Anaunia, dove sono stati interessati significativamente oltre 500 ettari, con valori assicurati per quasi 25 milioni di euro. Per toccare con mano e valutare i danni causati dalla forte ondata di maltempo nel pomeriggio sono continuati i sopralluoghi nelle aree colpite della val di Non, dove è stato possibile anche organizzare, grazie alla collaborazione di Melinda, due incontri di confronto tecnico con i melicoltori che hanno visto un intero anno di lavoro andato in fumo in pochi minuti.

“Un evento estremo che si somma a quello delle settimane scorse che ha colpito, in particolare, il comune di Contà ma non solo e che, purtroppo, ha causato danni, in alcuni casi, anche importanti ai meleti”, aggiunge Sartori, mentre l'assessora Zanotelli prosegue: "Eventi metereologici come questo si rivelano sempre più frequenti e intensi. E' chiaro come diventi centrale il tema della gestione del rischio. La Provincia sostiene gli agricoltori e Co.Di.Pr.A. per favorire soluzioni di tutela del reddito aziendale che sono e saranno sempre più fondamentali".

E' già certo che in Rotaliana circa 200 ettari di vigneti sono stati pesantemente danneggiati, altri 200 ettari sono stati colpiti con varia intensità. Necessario capire la reazione della vite nei prossimi 15 giorni. Le varietà maggiormente interessate sono quelle di Pinot Grigio, Chardonnay, Traminer e in parte Lagrein. Nelle zone in cui la grandine ha colpito i frutti in maniera più pesante, si stima una perdita quasi totale del raccolto, ma i tecnici evidenziano come sia ora presto per effettuare una stima puntuale dei danni.

Circa il 95% dei melicoltori e il 75% dei viticoltori trentini sono assicurati contro i danni da maltempo e dunque potranno contare su un intervento economico rispetto ai danni subiti. Inoltre, anche grazie a un contributo provinciale – a partire dal 2020 - è stato possibile estendere a tutti gli assicurati la polizza anche ai danni provocati agli impianti produttivi.

Un brutto colpo per il settore e il meteo potrebbe peggiorare ancora nei prossimi giorni con temporali e grandinate (Qui articolo). "Gli strumenti a disposizione dei nostri associati sono numerosi, oltre alla classica polizza grandine possono contare su di una copertura dei danni agli impianti produttivi e sui fondi mutualistici. La polizza impianti è già compresa nella quota di adesione, grazie al supporto della Provincia di Trento; questo permette di indennizzare agli agricoltori anche i danni procurati agli impianti produttivi (piante di melo e di vite, e impianti antigrandine) dagli eventi calamitosi che singolarmente non assicuravano. A integrazione della polizza del singolo agricoltore è attiva, inoltre, una copertura assicurativa abbinata ad un fondo mutualistico, strumenti finanziati dalla Pat, che permettono alle cooperative e alle cantine interessate di coprire i costi di gestione senza richiederli agli agricoltori già colpiti da avversità e quindi già provati dal punto di vista economico. Senza dimenticare il Fondo Ist Mele, dedicato alla stabilizzazione del reddito dei melicoltori, che anche quest’anno ha visto un notevole numero di adesioni e che ha già permesso di intercettare quasi 12 milioni di euro di contributi comunitari", dice Sartori, mentre Gaiardelli conclude: "Strumenti fondamentali per salvaguardare il comparto agricolo e che permettono al nostro settore di rimanere sostenibile nel tempo, specialmente pensando al nuovo percorso che si affaccia con la Pac post 2023, dove importanti novità per l’ambito della Gestione del Rischio sono state approvate, su tutte la possibilità per gli Stati membri di accantonare fino al 3% delle risorse del primo pilastro per la creazione di uno strumento su scala nazionale, che porti obbligatoriamente tutti gli agricoltori a proteggersi dai rischi di perdita di produzione imputabili a danni da calamità naturali".