A22, la partita della concessione è sempre più complicata: la scadenza del bando slitta al 31 marzo e cresce l'interesse di nuovi possibili pretendenti
Sul portale del Mit è stato pubblicato un decreto che proroga di un mese la scadenza per la presentazione delle candidature: la nuova deadline è fissata per il 31 marzo 2025, anziché il 28 febbraio come previsto inizialmente. E oltre ad Autostrada del Brennero Spa potrebbero esserci altri 4 soggetti interessati
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TRENTO. Nuovi sviluppi nella procedura di gara per l’affidamento della concessione dell’autostrada A22 Brennero-Modena: una partita sempre più complicata ed intricata. Quella che sembrava poter essere una semplice formalità rischia di trasformarsi in un clamoroso autogol.
Intanto come riportato per primo da Il Sole 24 Ore, sul portale del Mit (Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti) è stato pubblicato un decreto nella serata di venerdì che proroga di un mese la scadenza per la presentazione delle candidature: la nuova deadline è fissata per il 31 marzo 2025, anziché il 28 febbraio come previsto inizialmente.
Insomma, più tempo per i soggetti interessati per formulare la propria offerta: in ballo, vale la pena di ricordarlo, c'è una concessione di durata cinquantennale. E il contesto è complesso, tra tensioni giuridiche, ricorsi al Tar e possibili rilievi della Commissione Ue.
Qualche settimana fa Aiscat - l’associazione delle concessionarie autostradali - aveva inviato una lettera al ministro Matteo Salvini esprimendo varie perplessità sui contenuti del bando, in particolare sollevando dubbi sul project financing proposto da Autobrennero: la proroga del termine per la presentazione delle candidature potrebbe quindi servire anche a chiarire alcuni aspetti contestati della procedura.
Tra i candidati "certi" naturalmente c'è l'attuale concessionario, Autostrada del Brennero Spa, ma la partita resta aperta, con i "fantasmi" dei grandi gruppi autostradali italiani ed europei che si fanno via via più minacciosi. Secondo le ultime indiscrezioni avrebbero già chiesto chiarimenti al Mit altri 4 soggetti: Autostrade per l’Italia (Aspi), A4 Holding (gestita dagli spagnoli di Abertis), il gruppo Gavio e Dogliani. Certo, chiedere informazioni non significa che tutti decidano di formalizzare una candidatura, ma di certo non manca l'interesse attorno alla concessione dell'A22.
La gara, però, non si giocherà solo sul fronte economico: pendono infatti i ricorsi presentati da Autobrennero e Aspi contro (parte del) bando del Mit. Il nodo centrale riguarda il diritto di prelazione per il concessionario uscente: secondo Aspi, la prima ad aver presentato ricorso, la legge sulla concorrenza del dicembre 2023 non consentirebbe più di assegnare concessioni autostradali con questo meccanismo, rendendo potenzialmente contestabile l'intera procedura.
Insomma, tutto è ancora aperto: di sicuro da queste parti sarà un mese (abbondante) di attesa inquieta.