Autostrada del Brennero, contromossa preventiva: depositato il ricorso sul diritto di prelazione del bando, "obiettivo difenderlo dal ricorso di terzi"
A due settimane dalla scadenza del bando cresce la tensione sulla concessione cinquantennale dell'Autostrada del Brennero. Dopo il ricorso di Aspi per annullare la gara, Autobrennero risponde con un’azione legale per chiarire la clausola sul diritto di prelazione, mentre l'1 marzo si apriranno le buste con le offerte: ci saranno brutte sorprese?
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TRENTO. Due settimane esatte prima della scadenza dei termini, prevista il 28 febbraio, e una crescente apprensione: perché la via di Autostrada del Brennero verso l'assegnazione della nuova concessione cinquantennale si sta facendo sempre più in salita.
Avendo prodotto la proposta spontanea di finanza di progetto ora messa a gara, spiegava Autostrada del Brennero nei giorni intorno a Capodanno, la società “manterrà il diritto di prelazione di eventuali controproposte”, mettendo tra l'altro sul tavolo investimenti “per oltre 9 miliardi di euro interamente autofinanziati”.
Il prossimo 1 marzo si apriranno le buste, ma potrebbero esserci brutte sorprese, complice la "discesa in campo" di Autostrade per l'Italia (Aspi), che potrebbe anche prendere parte al bando dopo aver presentato già negli scorsi giorni un ricorso al Tar del Lazio contestando in maniera fragorosa proprio il "diritto di prelazione".
Si parla di un affare enorme, da miliardi di euro in gioco. Ecco perché allora non si è fatta attendere la contromossa di Autostrada del Brennero, che nella giornata di oggi, venerdì 14 febbraio, ha annunciato una sorta di "contromossa preventiva": "Il Consiglio di Amministrazione di Autostrada del Brennero ha deciso oggi all’unanimità il deposito del ricorso relativo al diritto di prelazione così come definito nel bando di gara inerente la concessione autostradale di A22", recita il comunicato ufficiale del gruppo. Insomma, laddove Aspi chiede l'annullamento del bando, Autostrada del Brennero chiede semplicemente un piccolo (ma fondamentale) correttivo.
"Nessuna censura su un bando che decreta la pubblica utilità del piano di Autobrennero", evidenzia la nota, e si aggiunge anche che "il ricorso potrà essere ritirato a fronte della risposta ai quesiti posti".
I quesiti, come noto, riguardano la presenza di una sorta di sorprendente "clausola" all'interno del bando, nella quale si scrive che il diritto di prelazione sarà confermato "a meno che la Commissione Europea non eccepisca". Un'indeterminatezza che chiaramente, anche viste le dimensioni della partita in gioco, non piace affatto ad Autostrada del Brennero.
"Si tratta di un ricorso circoscritto a questo unico punto, di natura tecnica, depositato cautelativamente in attesa delle risposte ai quesiti già avanzati dalla Società, che potrà essere ritirato in qualsiasi momento e che si è reso in particolar modo necessario dopo il deposito del ricorso di terzi, teso non solo a cancellare il diritto di prelazione, ma anche a mettere in discussione l’intero modello di nuova mobilità lungo l’asse del Brennero definito nel bando di gara".
"L’obiettivo che si prefigge il ricorso di Autostrada del Brennero non è in alcun modo quello di mettere in discussione il bando pubblicato dal Mit, né tanto meno pregiudicarne l’esito, dato che questo bando rappresenta la decisione più rilevante adottata in relazione alla concessione autostradale di A22 negli ultimi anni. Una decisione, va sottolineato, che ha certificato la pubblica utilità del piano di investimenti di Autostrada del Brennero".