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Le vacanze ai tempi di Covid-19, Oss: ''Ritorno agli anni '70: puntiamo sui trentini. I genitori lavorano? Servizio di baby-sitting. E sicurezza tra termo-scanner e dispositivi''

Massimo Oss, amministratore del Camping Club, società che gestisce il camping 2 Laghi di Levico, camping San Cristoforo a Caldonazzo e Fiemme Village a Bellamonte: "L'obiettivo è tenere duro e coprire i costi senza farsi grosse illusioni, garantire il posto di lavoro ai collaboratori storici e offrire a chi è rimasto prigioniero in casa per oltre 2 mesi un po’ di relax e serenità pur con le limitazioni che ci verranno imposte"

Di Luca Andreazza - 11 maggio 2020 - 06:01

LEVICO. I turisti potrebbero essere trentini e altoatesini per un ritorno alle vacanze anni '70/'80, baby-sitter "personali" per seguire i figli mentre i genitori lavorano, termo-scanner e mascherini, macchinari per igienizzare a ozono e spazi larghi. Questa la proposta di Massimo Oss, amministratore del Camping Club, società che gestisce il camping 2 Laghi di Levico, camping San Cristoforo a Caldonazzo e Fiemme Village a Bellamonte.

 

Dal Trentino parte questa proposta di turismo che punta molto (anche) sulla movimentazione interna al territorio. "I clienti di questa estate saranno i trentini e gli altoatesini", queste le parole di Massimo Oss, che aggiunge: "L'intenzione è quella di partire tra fine giugno e inizio luglio, mentre più in generale l'obiettivo è tenere duro e coprire i costi senza farsi grosse illusioni, garantire il posto di lavoro ai collaboratori storici e offrire a chi è rimasto prigioniero in casa per oltre 2 mesi un po’ di relax e serenità pur con le limitazioni che ci verranno imposte".

Il turismo ai tempi di Covid-19 è tutto da scoprire ma intanto arriva il progetto "vacanze serene del camping club (Qui info)". "Le incertezze sono ancora certamente tante - dice Oss - ma abbiamo l'obbligo di farci trovare pronti. Ci sono aziende che hanno riconvertito le linee per produrre mascherine o camici, ristoranti e ortofrutticoli che si sono organizzati per il servizio a domicilio, noi cerchiamo una formula per proporre una vacanza su misura all'aria aperta e nella massima sicurezza. La paura e un po' di timore ci condizioneranno ancora per molto tempo e abbiamo già acquistato termo-scanner per le aree comuni e macchinari a ozono per la sanificazione certificati dall'Organizzazione mondiale della sanità: la salute di lavoratori, residenti e turisti è una priorità".

 

Un comparto pesantissimo per l'economia del Trentino, un settore che pesa per circa il 20% del Pil, 30 milioni di presenze e 4 miliardi di fatturato, cerca risposte e una strada da percorrere. Un inverno chiuso anzitempo e una Pasqua saltata. La volata per la stagione estiva ancora ferma ai blocchi di partenza: non ci sono indicazioni certe per il turismo. E gli interrogativi sono molti tra strutture ricettive di diversa dimensione e tipologia, località, montagna e laghi, mare e città d'arte. Molte domande comuni, altre legate alle singole riflessioni degli imprenditori che devono trovare un giusto compromesso tra immagine, qualità e bilanci. 

Si dovrà cambiare modalità un po' per la salvaguardia e molto per limitare una recrudescenza del coronavirus, almeno fino a quando non arriverà un vaccino. Il primo mercato a sbloccarsi è quello interno, ma deve confrontarsi con produzioni da far ripartire, cassa integrazione, posti di lavoro a rischio e ferie già consumate in larga parte. Il mercato internazionale è ancora più incerto.

 

E questo impone riflessioni importanti, soprattutto per un'area come quella della Valsugana, ormai abituata da decenni ad accogliere tantissimi olandesi e tedeschi. "Dobbiamo essere bravi a infondere sicurezza e tranquillità - spiega Oss - puntare sugli italiani e trovare offerte adeguate. Le prime avvisaglie di un cedimento sul fronte Olanda è arrivato a febbraio, quando si è alzato il livello di guardia e sono state imposte le prime limitazioni sui voli verso l'Italia. Lì non c'è però un vero e proprio lockdown, i nostri potenziali clienti lavorano e questo significa che le loro ferie sono salve: i turisti storici non hanno, infatti, ancora disdetto, ma siamo preparati a tutto per la continua evoluzione dell'epidemia e delle disposizioni e per le compagnie aeree ancora a terra".

Una riscoperta del target Italia, ma un turismo anche locale per un ritorno agli anni '70/'80 quando le ferie spesso erano in casa. "Si punta sul Trentino e l'Alto Adige con proposte e offerte equilibrate per una vacanza all'aria aperta. I campeggi - evidenzia Oss - assicurano le distanze: le piazzole sono di 100 metri quadri, la famiglia più vicina si trova a oltre 20 metri, così come le casette garantiscono il massimo in termini di sicurezza e isolamento. In generale Cerchiamo di immaginare ogni scenario possibile e le relative contromisure".

 

Ma molti sono già ricorsi a ferie e permessi in queste lunghe settimane di lockdown, trentini e altoatesini compresi. "L'animazione non sarà organizzata per evitare assembramenti - prosegue l'imprenditore - ma abbiamo pensato a un servizio di baby-sitting personalizzato per seguire i più piccoli se entrambi i genitori dovessero lavorare durante la settimana. Ogni sera invece la famiglia potrebbe staccare in riva al lago o nel verde e non a casa.  Il servizio dai nostri ristoranti e pizzerie è take-away. Prevediamo poi di contingentare alcune zone con un conta persone, come le aree supermercato e piscina, servizi igienici e docce".

Anche la politica tariffaria è una sfida. "Non ci illudiamo - continua il titolare del camping 2 Laghi - l'obiettivo è tenere duro e coprire i costi. Il pareggio di bilancio deve essere il risultato finale. La responsabilità è anche quella di garantire i posti di lavoro ai collaboratori che da anni mi seguono in questa impresa e poi magari agevolare l'indotto per le altre realtà che ci circondano. Tutto deve essere calibrato attentamente e lavoriamo assicurare servizi sicuri. Anche i costi sono stati rimodulati: una piazzola per camper e roulotte per prenotare tutto il mese di luglio e agosto per 4 persone viene 1.800 euro tutto incluso, mentre una casetta si aggira intorno ai 2.800 euro".

 

Un'operatività che cambia. "Questo è un cambiamento epocale che può durare anche tre anni. Ci dobbiamo re-immaginare e non possiamo aspettare i Dpcm, si deve giocare per quanto possibile d'anticipo - conclude Oss - intanto ci siamo attrezzati tra Dispositivi di protezione individuale, macchine igienizzanti a ozono e certificate, termo-scanner e strumentazioni per sanificare quotidianamente le bici a noleggio per pedalate in sicurezza, mentre le aree verdi che circondano il Trentino sono ideali per camminate tranquille alla scoperta del territorio, anche se di casa nostra".

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