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Fermato dai carabinieri con il taser, ha un malore e muore: la vittima è il 42enne Carlo Lattanzio

Carlo Lattanzio, residente a Barletta, si era trasferito a Colle Isarco dove lavorava come operaio stagionale per un'azienda edile di Vipiteno 

Pubblicato il - 11 luglio 2024 - 09:16

BOLZANO. E' avvenuto intorno alle 2, nella notte tra domenica e lunedì, l'episodio che in queste ore ha scosso l'intero Alto Adige, la morte di un uomo andato in arresto cardiocircolatorio dopo l'intervento (e l'utilizzo del taser) dei carabinieri. Una tragica notte di follia su cui ora indaga la procura di Bolzano, che ha aperto un'inchiesta.

 

La vittima della tragedia di Colle Isarco è Carlo Lattanzio, 42enne residente di Barletta e operaio stagionale in un'azienda edile di Vipiteno. L'uomo si sarebbe trasferito in Alto Adige solo pochi giorni prima, e viveva allo Sporthotel di piazza Ibsen, struttura che ospita un gran numero di lavoratori stagionali. 

 

Si sta cercando, come detto, di far luce sulla dinamica esatta di una notte a dir poco caotica: era stato proprio il 42enne ad aver chiamato il 112, molto agitato, segnalando la presenza di persone al di fuori della sua stanza.
 

I carabinieri immediatamente intervenuti insieme al personale sanitario hanno cercato di entrare nell’appartamento ma l’uomo, in evidente stato confusionario dovuto presumibilmente all’uso di alcool e stupefacenti, si è rifiutato di aprire urlando frasi sconnesse e lanciando il mobilio all’interno della stanza.

 

Nel corso della successiva perquisizione, sono state rinvenute nella sua stanza alcune dosi di stupefacenti (probabilmente cocaina) e alcolici. 

 

Mentre gli operatori al telefono cercavano di rassicurarlo, l'uomo continuava a telefonare riferendo che ci fossero sconosciuti alla sua porta: ma altri non erano, in quel momento, che i “veri” carabinieri venuti ad aiutarlo. Non convinto ed evidentemente confuso, l'uomo si è ulteriormente agitato, tanto che ad un certo punto si è lanciato dalla finestra, da un’altezza di circa 2 metri e mezzo. 
 

Nonostante la violenta caduta l’uomo si è rialzato e si è scagliato contro i carabinieri nel tentativo di aggredirli, inveendo contro di loro e costringendoli ad utilizzare il dispositivo ad impulsi elettrici “taser” in dotazione.

 

Il 42enne seppur colpito ha continuato ad opporre resistenza obbligando i militari ad immobilizzarlo a terra per permettere così ai sanitari di poter procedere alle cure del caso ed evitare che lo stesso potesse continuare ad essere pericoloso sia per sé che per gli altri.

 

Dopo alcuni minuti l’uomo ha accusato un malore costringendo il medico d’urgenza già presente sul posto ad effettuare le manovre di rianimazione, le quali purtroppo non sono riuscite ad evitare che l’uomo venisse colpito da arresto cardio circolatorio decedendo dopo oltre un’ora.

 

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