“Gli inverni a Trento assomigliano ormai a quelli della bassa Val Padana”. Ai massimi il ristagno di aria umida, dopo la pioggia attesa fase serena: ecco le previsioni
Nel fornire le previsioni per i prossimi giorni, l'ingegnere ambientale e membro di Meteo Trentino Alto Adige Giacomo Poletti ha analizzato le minime giornaliere più alte nella prima metà di febbraio a Trento: nelle prime 9 posizioni ben 7 sono occupate da valori misurati nel 2024 e 2025. ecco i dati
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TRENTO. Nella giornata di ieri (mercoledì 12 febbraio) si sono registrati i massimi per quanto riguarda il ristagno di aria umida in Trentino, dove dopo un veloce peggioramento atteso nella giornata di domani (14 febbraio) si prevede l'arrivo di una fase stabile e serena per il weekend e l'inizio della prossima settimana. A riportarlo è l'ingegnere ambientale e membro di Meteo Trentino Alto Adige Giacomo Poletti, che nel fornire le previsioni per i prossimi giorni ha anche analizzato l'andamento delle temperature minime per quanto riguarda la prima metà di febbraio a Trento (dove, sottolinea, il “freddo” sta rapidamente “scomparendo").
“Per temperature e per contenuto di umidità – spiega l'esperto – gli inverni a Trento assomigliano ormai a quelli della bassa Val Padana. I dati testimoniano l'accelerazione del riscaldamento negli ultimi due anni”. Un andamento che risulta chiaramente dai numeri relativi alle minime giornaliere più alte per la prima metà di febbraio raccolti dalla stazione di Trento Roncafort (inizio dei dati nel 1977): tra le prime 9 posizioni, ben 7 sono occupate da valori misurati nel 2024 e nel 2025. In particolare, per le prime due settimane del mese la temperatura minima più alta è stata raggiunta il 9 febbraio 2024 (+8 gradi centigradi), seguita sul 'podio' dai +7,8 gradi del 10 febbraio 2024 e dai +7,6 di ieri (12 febbraio 2025). A seguire in classifica l'11 febbraio 2024 (+7,3 gradi di minima), l'11 febbraio 2025 (+6.6 gradi), l'8 febbraio 2024, il 3 febbraio 2016, il 7 febbraio 2024 e il 7 febbraio 2001. Come in molte altre statistiche relative alle temperature, i dati più alti si registrano insomma nel nuovo millennio con un'ulteriore accelerazione proprio negli ultimi (caldissimi) anni.
Per quanto riguarda invece le previsioni, continua Poletti: “Venerdì 14 peggiora specie in quota e sul sud/est Trentino. Il passaggio di una veloce goccia fredda dovrebbe portare pochi centimetri di neve oltre gli 800/1000 metri, con punte di 10-15 centimetri a sud/est (Vezzena/Altopiani, monti del Primiero) prima che in giornata prenda piede il vento da nord asciugando l'aria e le ultime precipitazioni, che resisteranno solo in quota dove c'è meno effetto fohn”.
Sabato 15 invece le condizioni tenderanno a migliorare, con aperture e cielo sereno e vento in netto calo: “Domenica 16 – conclude l'esperto – probabili delle velature in giornata, ma comunque asciutto e gradevole con minimi di poco sotto lo zero in Val d'Adige e Valsugana. Lunedì 17 e martedì 18 sempre ottime prospettive, probabili fasi serene lunghe, al più brevi passaggi di nubi alte”.