Circonvallazione ferroviaria, il Comune di Trento vuole un super-tunnel (per i treni merci) da Acquaviva a Salorno
La galleria dovrebbe andare da Acquviva a Salorno per poi collegarsi sottoterra, all’altezza di San Donà. Il sindaco: “La prosecuzione della linea merci in galleria in direzione nord porterà molti benefici al nostro territorio l’ingresso della galleria a San Martino rimane però imprescindibile”
TRENTO. Sono state illustrate nell’ultima seduta del Consiglio comunale di Trento le modifiche al progetto della Circonvallazione ferroviaria. Modifiche frutto del dibattito pubblico nato attorno alla grande opera e che secondo il sindaco di Trento, Franco Ianeselli, ridurranno l’impatto sulla città.
“Vogliamo creare le condizioni per evitare il raddoppio dei binari a nord dello scalo Filzi, appena oltre la tangenziale”, spiega il primo cittadino. Per questo, fin da ora il progetto del tracciato sotterraneo della Circonvallazione di Trento dovrà prevedere un bivio (“camerone” in gergo tecnico) su cui si innesterà la prosecuzione verso nord della linea merci grazie a una galleria dedicata ai treni che non hanno la necessità di fermarsi a Trento.
Ancora da progettare (come del resto tutto il tracciato tra Trento e Bolzano), la galleria dovrebbe iniziare a Salorno per poi collegarsi sottoterra, all’altezza di San Donà, al tunnel della circonvallazione di Trento. “In questo modo – osserva Ianeselli – i treni merci che passeranno a Trento nord non aumenteranno e anzi saranno meno numerosi di quelli attuali”.
Le aree di cantiere in località Acquaviva invece, saranno concentrate a est della linea ferroviaria, nei terreni di un proprietario disponibile alla cessione temporanea. È prevista inoltre una viabilità di cantiere interna (per non gravare su via Nazionale) e la realizzazione di un sovrappasso in località Grezzi che consentirà di accedere più semplicemente alle campagne tra la ferrovia e la tangenziale
Rispetto al progetto originario, Il Comune di Trento chiederà di prolungare la galleria artificiale interrata della nuova linea merci di circa 150 metri all’altezza del Magnete e di prevedere una nuova fermata ferroviaria sia della Trento Malè sia della linea Verona Brennero che garantisca anche il transito pedonale tra via Brennero e via Maccani.
Nel nuovo progetto Canova e Roncafort saranno connesse da una collina verde che coprirà la linea ferroviaria storica e la Trento Malè. Inoltre non dovrebbero esserci i due binari merci aggiuntivi previsti in un primo tempo perché saranno spostati nella galleria verso Salorno. “La prosecuzione della linea merci in galleria in direzione nord porterà molti benefici al nostro territorio – sottolinea Ianeselli – l’ingresso della galleria a San Martino rimane però imprescindibile”.