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Brachetti porta la magia nel Natale del Sociale: la voglia di spettacolo non è una fantasia e il Santa Chiara si affida al re del trasformismo

In streaming gratuito con un lavoro esclusivo per far scoprire tutti gli spazi del teatro sconosciuti. Il Centro Santa Chiara ha chiesto al re del trasformismo di fare da guida e sarà un viaggio nella sorpresa per mantenere viva la tradizione degli appuntamenti durante le feste. Senza pubblico sarà "altra cosa" ma il viaggio è un invito alla speranza di platee e palchi di nuovo pieni perché l'arte non può essere altro che un'esperienza da vivere collettivamente
DAL BLOG
Di Carmine Ragozzino - 21 dicembre 2020

Giornalista, ha lavorato per Alto Adige, Gazzettino e Trentino

L’Arturo di Elsa Morante lasciava galoppare la fantasia di ragazzo in via di adolescenza e l’isola dell’omonimo romanzo non lo isolava più. L’Arturo che di cognome fa Brachetti non è frutto di bella scrittura ma anche lui, in palcoscenico, scrive pagine di sconfinata fantasia senza mai dover usare la penna. Il Brachetti usa sé stesso per far viaggiare verso tutte le latitudini della godibilità l’immaginazione e l’immaginifico: suo e altrui. In teatro Brachetti è la materializzazione della sorpresa quando muta l’abito, l’umore e il contesto alla velocità dell’inimmaginabile.

 

Tecnica sopraffina, certo. Arte rara del travestimento, ovviamente. Trucco sì, ma senza inganno. Se va in scena l’eroe del trasformismo da applauso a scroscio non restano mai in mutanda il sentimento, l’umanità e la poesia. Chi ha assistito a qualche spettacolo dell’Arturo in questione non se lo scorda. Chi non avesse avuto l’occasione, può rimediare in questo periodo di festa/non/festa.

 

Un incubo che ci costringe al chiuso per salvarci la pelle e tutelare quella degli altri. Un periodo che potrebbe essere anche meno duro se non rinunceremo a tenere aperta la mente. Anzi, spalancata. Come? Anche con l’arte, con la cultura.

Per facilitare questa vitale esperienza viene in aiuto il Centro Santa Chiara. Come tutti gli altri promotori di culture grandi o piccoli l’ente trentino battaglia con l’oggettività dei limiti e dei divieti – (i teatri chiusi) - per provare ad evitarci comunque i danni da astinenza da spettacolo. Un’astinenza da incontro, da contatto, da confronto. Un’astinenza dal “plurale” – la collettività è l’essenza di ogni evento - che rischia di farci precipitare in un “singolare” sempre più sofferente.

 

Anche il Santa Chiara è obbligato a “tamponare” sperando in quei tempi migliori che per lo spettacolo altro non sono che tempi di ritrovata normalità di platee e palchi pieni. Il tampone è lo streaming, la messa in onda dell’arte varia, dell’arte in prosa così come fanno lo Stabile di Bolzano, il Coordinamento Teatrale Trentino e decine di realtà professionali riunite nella piattaforma “Retroscena”.

 

Tamponi utili, scelte encomiabili. Ma no, non sarà mai vero spettacolo ma bisogna accontentarsi. E pure applaudire lo sforzo pur sapendo che spettacoli, attore, scene e pubblico sono inscindibili. Sono un insieme da “respirare”, da vivere collettivamente. Bisogna comunque “esserci”, anche da lontano, anche davanti ad un pc. Bisogna esserci nella convinzione che seppure in forma atipica non si sarà condannati tra le altre rinunce anche a quella della consolidata e apprezzata tradizione di un Natale spettacolare.

 

Ed ecco allora Brachetti, che nel Natale del Centro Santa Chiara si vestirà da Cicerone dell’imprevedibilità per guidare chi avrà voglia di seguirne i balzi da folletto ormai cresciuto in un itinerario sul davanti, il di dietro, il di lato e il di sbieco del Teatro Sociale. Arturo Brachetti prenderà per mano chi sta dietro lo schermo e lo accompagnerà alla scoperta di ogni spazio del teatro. Un viaggio  animato dalla sua creatività istrionesca e da illusionistica  di alcuni complici piuttosto avezzi nella disciplina del sorprendere: Andrew Basso, Filiberto Salvi, Luca Bono e i Lucchettino.

 

Quello di Brachetti non sarà uno show fatto e finito tra i tanti che lo hanno reso famoso e a tratti inimitabile in Italia e nel mondo. Quello di Brachetti – (evento originale, fatto su misura per il Sociale: non è poco) - potrebbe diventare un infinito di improvvisazioni più apparenti che vere vista la pignoleria finto casuale dell’artista. Una “visita” con guida eccellente per rafforzare la voglia, (o meglio, il bisogno) di spettacolo.

Fari, bauli, sotterranei, graticci, palco, camerini, quinte, veli, rumori in scena e fuori scena: l’Arturo ci giocherà da far suo e chi ne seguirà le mosse avrà nostalgia di quel teatro in cui ognuno è protagonista anche da spettatore.

 

Ecco, appunto, la nostalgia. Fino a quando avremo nostalgia dello spettacolo, di tutta l’arte che un virus ci sta negando da troppo tempo e per chissà quanto ancora, non si diffonderà un virus sin peggiore del Covid: l’idea che si possa campare “anche senza” l’arte dal vivo.  Il più veloce trasformista del mondo – così i premi e i sold out hanno battezzato Brachetti – darà il suo contributo di emozione, sorriso e divertimento per fare in modo che la costrizione di un anno senza spettacolo non si “trasformi” mai in fatalismo. O peggio in abitudine. Senza il vicino di poltrona o di palco, senza i colpetti di tosse rintuzzati a fatica, senza l’applauso e la risata in sintonia o sfasata, senza il commento sussurrato e perfino senza quel maledetto cellulare che doveva essere spento per educazione e invece no, lo spettacolo è un surrogato. È altra cosa, ma non perde di importanza.

 

Questo, purtroppo, ci tocca. Questo ci impone il Covid. Occorre però farne - comunque - tesoro. Tanto più se come nel caso della scelta del Santa Chiara su Brachetti quel che ci tocca è abbondanza di qualità, godimento ed emozione in una proposta che non è un riciclo ma è stata studiata apposta per il Sociale. Per Trento e per il Trentino.

 

COME PARTECIPARE A “CHE VIAGGIO IL TEATRO”.

 

Lo spettacolo – gratuito- verrà trasmesso in streaming dal 24 al 28 dicembre, con il seguente orario: 24 dicembre alle ore 16.30, 25 dicembre alle ore 16.30 e alle ore 21, 26 dicembre alle ore 16.30 e alle ore 21, 27 dicembre alle ore 21, 28 dicembre alle ore 21. L’evento sarà disponibile sul sito internet del Centro (Teatro virtuale, sezione Streaming) e sarà possibile  accedervi gratuitamente, previa prenotazione obbligatoria da effettuare su  www.centrosantachiara.it , all’interno della scheda relativa allo spettacolo. Il video sarà disponibile soltanto nelle giornate e negli orari di programmazione indicati.

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