Sono 23 i film in concorso alla Mostra del cinema di Venezia ma solo 5 di registe, sempre poche ma l'anno scorso si sono aggiudicate Leone d'oro e d'argento
Appassionata di arte e cinema con Chaplin nel cuore
Al Lido tutto cambia e niente cambia. Tra i 23 film in concorso solo cinque sono diretti da donne. Poche anche lo scorso anno, ma ha vinto il Leone d’oro proprio Andrey Diwan con “L’evènement” e il Leone d’argento - miglior regia Jane Campion con “The power of the dog”. Quest’anno i temi riguardano principalmente il ruolo di madre.
In “Les enfants des autres”, di Rebecca Ziotowski, la regista si chiede cosa vuol dire amare i figli degli altri. Una quarantenne (Virginie Efira) Rachel, si innamora di un sigle con una figlia di quattro anni. S’ instaura con la bimba un rapporto materno che fa riflettere.
Il legame con la madre, i fantasmi del passato sono gli argomenti che affronta la cineasta Joanna Huggies. Con Tilda Swinton “The eternal daughter” parla di un’artista che torna con l’anziana madre nella vecchia casa trasformata in albergo.
Un luogo in cui riaffiorano incubi e storie nascoste.
“Saint Omer” di Alice Diop ci mostra un infanticidio. Una madre uccide la figlia di quindici mesi. C’è un processo, dove si indaga sulle motivazioni di una così tragica scelta e cosa si cela dietro al mistero di essere madre. Un film che richiama fatti accaduti anche in Italia.
L’idealismo di Susanna Nicchiarelli vuole affrontare la scelta di vita di “Chiara”, interpretata da Margherita Mazzucco, apprezzata dal grande pubblico per “L’amica geniale”. Nel film in concorso si vuole descrivere l’impatto che il “Francescanesimo” ha avuto sul pensiero laico.
La scelta di Chiara racchiude il dramma esistenziale di una ragazza che ha vissuto controcorrente. Si riflette sulla povertà e sul concetto di umiltà. Si stacca dai temi prima trattati il film “All the beauty and the bloodshed” di Laura Poitras.
Nan Goldin, artista americana, nota esteta dell’istantanea, ci introduce nell’intimità della sua famiglia e dei suoi amici.
La pietra miliare della fotografia contemporanea, sostenitrice del mondo Lgbt, denuncia, con gli scatti, le responsabilità della famiglia Sackler, tra le più ricche famiglie americane, per aver causato migliaia di morti per crisi di overdose. L’azienda farmaceutica Purdue ha messo in commercio un oppiaceo che ha devastato migliaia di americani.
E’ un film sugli amici, sulla sorella di Nan, Barbara e sulle responsabilità delle morti. Tra arte e fotografia, i drammatici eventi testimoniano una società dei consumi in cui il denaro è al di sopra di ogni valore esistenziale. Cronaca e fiction si mescolano per rendere il cinema sempre più attuale, vivo e giustamente in sala.
Senza restrizioni, senza mascherine, senza distanziamenti, la 79ma Mostra del Cinema si appresta a iniziare. La Presidente della Giuria Internazionale è l’intrigante attrice, Premio Oscar, Julianne Moore con il nostro Leonardo di Costanzo, regista vincitore del David di Donatello con l’apprezzatissimo “Ariaferma” lanciato proprio al Lido, fuori concorso, lo scorso anno.
La 79ma Mostra del Cinema di Venezia, direzione di Alberto Barbera, trampolino di lancio per il cinema internazionale è dal 31 agosto al 10 settembre. Vita dura per gli accreditati, anche quest’anno ore interminabili per entrare nel portale Vivaticket e prenotare i film.