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La difesa dei diritti umani e la lotta con la fragilità delle illusioni, il socialismo punk in ''Miss Marx'' della regista Nicchiarelli

In una messa in scena curata esteticamente anche nei costumi, si inseriscono immagini d’epoca e contaminazioni musicali. La regista romana vuole decostruire le contraddizioni profonde del XIX secolo e renderle attuali
DAL BLOG
Di Alda Baglioni - 26 settembre 2020

Appassionata di arte e cinema con Chaplin nel cuore

L’uomo della vita non sempre è quello giusto. "Miss Marx" film della regista più rock d’Italia Susanna Nicchiarelli, ignorato dalla giuria della Mostra del cinema di Venezia (e pensare che nell’edizione scorsa era in giuria), lo ha purtroppo vissuto sulla sua pelle.

 

Poco italiano? Senza storicità? Troppo attuale? Prima scena, il funerale di Karl Marx. Con forza combattiva la protagonista Romola Garai che interpreta Eleanor, rivolge ai presenti nel cimitero di Londra, un discorso sul padre: Karl Marx.

 

In una messa in scena curata esteticamente anche nei costumi, si inseriscono immagini d’epoca e contaminazioni musicali. La regista romana vuole decostruire le contraddizioni profonde del XIX secolo e renderle attuali. Siamo verso la fine dell’Ottocento, 1883.

 

Eleanor, chiamata dagli amici Tussy, è una donna determinata nel difendere i diritti umani, una delle prime donne che lottano per tutelare, l’infanzia dal lavoro minorile, le pari opportunità nell’istruzione, il suffragio universale; un temperamento battagliero che precorre i tempi, tenace nella lotta verso la spartizione delle ricchezze.

 

Lei non si ferma alle apparenze, vuole conoscere dove abita il bambino che lavora in fabbrica, lo segue e vede la madre sdraiata in un buio antro, con vicino il neonato urlante a cui lei non riesce a dare il latte perché devastata dalle ragadi. Un esempio di come la società borghese alla fine dell’Ottocento, abbandoni a se stessa la gente misera. Immagini che fanno pensare anche ai nostri fragili tempi.

 

Riscuote successo nei suoi discorsi pubblici Eleanor, l’unica delle tre sorelle (una morirà e l’altra perderà tre figli) a proseguire l’eredità politica del padre, ma l’incontro con il cinico commediografo Edward Aveling (Patrick Kennedy) sconvolgerà la sua vita privata.

 

Una donna innamorata dell’uomo sbagliato. In pochi anni, si assiste ad una lacerazione interiore per le continue bugie, i debiti che il presunto marito fa nella sua vita parallela. La morte dello stimato filosofo Friedrich Engels grande amico del padre, le farà conoscere un segreto doloroso.

 

Interessante e ardita la scelta della colonna sonora. “L’Internazionale” dei Downtown boys, gruppo punk rock americano contemporaneo che si definisce “comunista”, e i “Gatto ciliegia contro il grande freddo” che rivedono Chopin e Liszt. Eleanor lotta con la fragilità delle illusioni, come le grandi donne del rock: Janis Joplin, Amy Winehouse, “Nico” (film della Nicchiarelli).

 

La colonna sonora segna i tempi della storia, il ritmo incalzante spezza il dramma con “Dancing in the Dark”. I fumi dell’oppio annuvolano il salotto, la musica libera il corpo di Eleanor che ballando urla il suo bisogno di verità. Il film è a Trento al cinema Astra. E’ richiesta la prenotazione: 0461 829002.

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