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La colpa della donna è aver organizzato un corso pomeridiano di arabo moderno con canzoni pop. A Trento ''L'età giovane'', film premiato a Cannes

Ahmed ha una famiglia affettuosa, il padre non c’è e non è chiaro il motivo. Perchè si scatena l’odio? Perchè non ci sono rimedi teorici, parlare non serve, oppure non basta. L’integrazione, la condivisione sono parole lontane? Chiusi nei nostri gusci esistenziali ci scordiamo di osservare il mondo che ci dà dei segnali, come questo film, semplicemente imperdibile. “La giovane età” è in visione al cinema Astra di Trento
DAL BLOG
Di Alda Baglioni - 01 novembre 2019

Appassionata di arte e cinema con Chaplin nel cuore

Venezia\Cannes: un match infinito. Si contendono i film nelle sale, proposti dopo la competente selezione del Festival di Cannes e della Mostra di Venezia. Vince il il Premio della regia a Cannes 2019 il filmL’età giovane” (Il giovane Ahmed titolo originale) dei grandiosi fratelli Dardenne.

 

Siamo in Belgio dove i registi sono nati. Lo conoscono bene il loro territorio che ora più che mai è al centro della cronaca. Attentati clamorosi hanno devastato mezza Europa da Parigi al Parlamento europeo di Bruxelles. Fatti di cronaca che vanno al di là di una nazione, diventano luogo di studio sulle radici dell’odio.

 

Il film ci trascina, nel vero senso della parola, nelle dinamiche della vita del giovane Ahmed, affascinato dal fondamentalismo islamico. Un adolescente musulmano che vive la sua fede in modo esagerato. L’Imam "deviato" è il suo unico punto di riferimento. Suggerisce al ragazzo parole che diventano ordini mentali, che cambieranno rapidamente la sua vita, dalla playstation alla preghiera.

 

La madre non lo riconosce più. La sorella viene trattata da lui come una prostituta solo perchè si veste con top attillati. La madre poi, è per lui un’alcolizzata perchè beve il vino. Ma la figura centrale che scatena il suo odio viscerale è la povera maestra che lo ha aiutato quando era piccolo e dislessico. La colpa della donna è aver organizzato un corso pomeridiano di arabo moderno con canzoni pop.

 

Lui la vuole eliminare. Non ci riesce ma finisce in affido ai servizi sociali. Non sarà facile farlo riflettere, nonostante l’attrazione per una ragazzina bionda che lavora nella comunità.

 

Come sono riusciti i registi a tenerci appiccicati allo schermo nella rincorsa del delirio di Ahmed? L’attore, Idir Ben Addi, è perfetto nella fisicità e nel modo in cui si muove e corre per combattere gli infedeli. La steady cam in azione, come i piani sequenza, rendono tutto in tempo reale, ma non è solo questo.

 

La vita di Ahmad, potrebbe essere quella di qualsiasi adolescente, cocciuto, sicuro di sè, che si crede immortale come i personaggi dei cartoni animati o della playstation che Ahmed tanto amava. La storia si svolge in semplici luoghi tra Seraing, Neupré e la fattoria didattica Croix de Mer a Faimes.

 

Ahmed ha una famiglia affettuosa, il padre non c’è e non è chiaro il motivo. Perchè si scatena l’odio? Perchè non ci sono rimedi teorici, parlare non serve, oppure non basta. L’integrazione, la condivisione sono parole lontane? Chiusi nei nostri gusci esistenziali ci scordiamo di osservare il mondo che ci dà dei segnali, come questo film, semplicemente imperdibile. “La giovane etàè in visione al cinema Astra di Trento.

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