Boccanera porta a Trento le galleriste mondiali

Un giorno speciale. E’ il 21 dicembre e Boccanera Gallery inaugura “Nel grembo materno”.

E’ speciale perché, ci racconta con emozione Giorgia Lucchi Boccanera, la curatrice della mostra, proprio in quel giorno di qualche anno fa è scomparso drammaticamente suo fratello.

La foto che ci accoglie all’ingresso è una foto d’archivio tagliata, non si vede il volto ma rappresenta Silvana Boccanera a Levico Terme nel settembre 1971, incinta di Giorgia.

“Il latte dei sogni” insegna. Cecilia Alemani, prima donna italiana a rivestire il ruolo di curatore, porta per la prima volta un numero notevole di artiste in Biennale Arte 2022.

Anche a Trento donne nel mondo dell’Arte, curatrici, galleriste, artiste, si confrontano e lavorano assieme. Un’idea nata mesi fa dal vulcano Giorgia Lucchi Boccanera che invita alcune galleriste mondiali a “Nel grembo materno”, mostra collettiva da lei organizzata.

Poche sono quelle che non aderiscono. Nasce un’intesa fra le curatrici, ognuna sceglie l’artista da proporre. Boccanera vuole dimostrare che l’invidia è un sentimento lontano e la voglia di mettersi in gioco e condividere l’Arte, supera i confini anche geografici.

Un progetto realizzato in poco tempo che vede l’attività imprenditoriale femminile nel mondo dell’Arte, protagonista. Le scelte di Giorgia sono nella prima sala. Linda Carrara di Bergamo, Veronica de Giovanelli di Trento e Debora Hirsch di San Paolo in Brasile. Undici le Gallerie presenti.

Stupisce sempre il bianco lavoro di Lucio Fontana “Concetto spaziale” nel lontano 1962/63, dove buchi e strappi visionari hanno fatto la storia dell’Arte. Helene De Franchis, la gallerista di Studio la Città,  motiva la scelta con determinazione: “Ho scelto questa carta assorbente per due ragioni, una è la data e l’altra è la bellezza".

Entrando in una spaziosa sala  di fronte si anima il video dell’altoatesino Michael Fliri “Still with earthly desire” 2021, proposto dalla galleria Cortese di Milano. Raffaella Cortese motiva la scelta: "L’opera esemplifica la ricerca di Michael Fliri". L’artista è presente al vernissage e dice di aver elaborato il video proprio nel periodo della pandemia, chiuso nello studio a riflettere  per produrre idee.

Il lavoro tutto girato in interno, rappresenta aquiloni che si muovono davanti ad una luce,  la colonna sonora elettronica è rilassante come i movimenti e le tonalità dei colori. Fliri riflette sul tema dell’animismo. La ricerca di Michael  è in continua trasformazione tra performance, scultura, fotografia, video. Anni fa ha collaborato come performer proprio in Trentino con Drodesera.

Tra figurazione ed astrazione come Krasil Makar della Triangle Gallery di Mosca con “Song of the sparrow” del 2021. Un riferimento al passato delle avanguardie russe guardando le arti applicate popolari degli Urali e la Siberia di fine Ottocento. Una mostra che sembra non finire qui. Probabilmente  questo progetto andrà avanti per dimostrare come sia possibile per le donne lavorare assieme senza tensioni.

Dice Giorgia: “Il piacere della scoperta, ma anche la fatica di scommettere su artisti scelti a volte quando sono ancora studenti o ai primi passi espositivo. Saper attendere che il riconoscimento della critica e del mercato arrivi, magari dopo anni. Questa è la mia filosofia". “Nel grembo materno”, per chi vive orgogliosamente di Arte tra personale e pubblico, per chi rischia e chi sceglie le artiste e gli artisti seguendo con cura il loro percorso.

Boccanera Gallery

Fino al 25 febbraio 2023 in via Alto Adige 176 a Trento

Per informazioni info@boccaneragallery.com