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''Amore'' a Bolzano: Pippo Delbono distrugge la parola odio

Uno spettacolo che evoca sulla scena il Portogallo, per esprimere il nostalgico bisogno di essere umani. Le parole recitate in sala da Pippo parlano d’amore. Versi antichi di Jacques Prevert, Reiner Maria Rilke, Carlos Drummond De Andrade, si accompagnano alle note del travolgente fado. Il destino, in portoghese “saudade”, la lontananza, la separazione
Foto di Teatro Stabile di Bolzano
DAL BLOG
Di Alda Baglioni - 17 gennaio 2022

Appassionata di arte e cinema con Chaplin nel cuore

Amore che vieni, amore che vai. Sono passati tre anni dai giorni perduti e dalla sofferenza espressa da “La Gioia”. Eventi dolorosi hanno segnato la vita dell’artista ligure: la morte della madre, la morte di Bobò, sordo, analfabeta, quarantacinque anni in manicomio, componente principale della compagnia teatrale per quasi trent’anni.

L’arte, il teatro hanno il potere di farci rinascere. L’idealista Pippo Delbono con “Amore”, autore regista attore, ha presentato, con la sua mitica compagnia, l’ultima fatica  al Teatro Comunale di Bolzano il 15 e 16 gennaio.

 

Uno spettacolo che evoca sulla scena il Portogallo, per esprimere il nostalgico bisogno di essere umani. Le parole recitate in sala da Pippo parlano d’amore. Versi antichi di Jacques Prevert, Reiner Maria Rilke, Carlos Drummond De Andrade, si accompagnano alle note del travolgente fado. Il destino, in portoghese “saudade”, la lontananza, la separazione. 

 

Aline Frazao, artista cantautrice angolana, ci introduce il pezzo ”Belina”, cantato raccontando la storia della sua terra natia "occupata" dai portoghesi per decenni. Pedro Jola chitarrista internazionale e Miguel Ramos fadista dall’età di quattordici anni, interpretano le lontane tradizioni della famiglia portoghese di Miguel.

 

Delbono ricorda il passato, la pandemia, Catania, il vulcano. Senza trama, senza parole, nel finale, Pippo si avvicina al palcoscenico e rinasce in un sogno onirico. Una dichiarazione d’amore per il teatro e per l’arte. Poesia, musica, danza, s’intrecciano in una scenografia essenziale e di grande effetto. Un albero spoglio, nude pareti un po’ rosse un po’ blu, una sedia vuota, sono elementi simbolici che smuovono. Le luci sembrano aprire una fessura sul mondo. La chitarra scandisce le note struggenti di una melodia lontana. C’è tanta passione nell’aria. 

 

Essere in sala, sul palco, dopo le restrizioni della pandemia, sembra un sogno. E l’amore rimane il sentimento che più di ogni altro sa trasmettere la voglia di stare assieme, di abbracciarsi, di darsi la mano, di ballare, di aprire le porte all’umanità. Senza frontiere, si parte dal Portogallo e si arriva all’oceano infinito.

Aria, acqua e fuoco, l’Etna che si accende nel fondale

 

L’amore viene e va, come un’onda schiumosa, come lava bollente, ci apre la mente a nuovi orizzonti. E’ urgente distruggere certe parole come odio, solitudine, crudeltà, è urgente trasmettere energia vitale. Nuovi orizzonti per rappresentare la semplicità. Per ricominciare dopo il buio.

 

Ert/Teatro Nazionale-Compagnia Pippo Delbono, “Amore” andrà in scena il 17 e 20 febbraio a Prato, il 29 marzo e 3 aprile a Catania, il 7 e 12 giugno a Milano. Il Teatro Comunale di Bolzano porterà sul palco l’esilarante Claudio Bisio il 27 e 30 gennaio con “ La mia vita raccontata male”.

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