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Biathlon, tra una sciata e l'altra si gioca a calcio-tennis come in spiaggia: la Coppa del mondo alle prese con il gran caldo di Nove Mesto

Non sono giornate facili in Cechia per organizzatori e volontari dell'evento di Coppa del mondo di biathlon, dove si continuano a registrare temperature primaverili: e c'è chi, come la nazionale tedesca, tra un allenamento e l'altro si concede qualche gioco da "spiaggia" 

di
Marcello Oberosler
07 marzo | 12:00
Questo articolo si rispecchia nei nove punti del Manifesto,
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.

Immaginate la nazionale tedesca di biathlon che tra una gara di Coppa del mondo e l'altra, sotto un sole primaverile, gioca a calcio-tennis – roba da sabbiose spiagge adriatiche – in un bosco verdeggiante.

 

Anzi, invece che immaginare, guardate. È il fermo immagine perfetto per raccontare le giornate di grande biathlon a Nové Město, in Cechia, dove fino al termine della settimana si danno battaglia sugli sci e al poligono i migliori biatleti del mondo.

 

 

 

 

 

 

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Le immagini postate dalla nazionale tedesca sui social però parlano più di mille parole (quelle che avevamo speso qualche giorno fa proprio per contestualizzare le difficoltà logistiche della tappa, QUI L'ARTICOLO).

 

Insomma, il caldo ha finito per rubare la scena: temperature oltre i 10 gradi, prati verdi e una striscia di neve artificiale come unica traccia di "inverno". La Vysočina Arena, uno degli stadi più traboccanti di entusiasmo e tifo dell'intero panorama internazionale (verrebbe da dire uno degli stadi più "caldi", ma evitiamo...), sta ospitando le gare in un paesaggio che di invernale non ha più nulla se non l'etichetta.

 

La neve è ormai una sorta di miracolo tecnologico, frutto dello snowfarming e del lavoro notturno di volontari e organizzatori che la spargono sul tracciato. E che combattono contro un cambiamento climatico sempre più invadente.

 

 

 

 

 

 

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Il caldo non ha solo "complicato" le operazioni di preparazione della pista, ma ha spinto l’Ibu (l'organizzazione internazionale del biathlon) a un cambio nell'assegnazione dei pettorali: nelle gare sprint i migliori 15 atleti in classifica generale sono stati piazzati nei primi 30 numeri di partenza. Una mossa per garantire una gara il più possibile regolare ai big, sapendo che la neve artificiale, nonostante l'orario serale della gara partita alle 18.40, si sarebbe degradata pesantemente con i continui passaggi degli atleti.

 

Un contesto che, vale la pena ricordarlo, ha esaltato le qualità del trentino Tommaso Giacomel, protagonista nella gara di giovedì sera di uno splendido secondo posto al traguardo nella sprint maschile vinta dal francese Emilien Jacquelin.

 

Un risultato che conferma l'eccellente stato di forma del 24enne di Imer e che ha un sapore speciale: 5 anni fa, proprio su queste nevi, l’azzurro debuttava in Coppa del mondo con un promettente 27esimo posto. Tra altri 5 anni qui si potrà correre ancora

 

(foto in alto, Facebook Biathlon NMNM e Instagram Dsv Biathlon)

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