Un Patrimonio per tutti e tutte: disabilità, sport e volontariato in alta quota
L’accessibilità delle strutture e dei percorsi per vari tipi di disabilità e l’accessibilità di informazioni sono indispensabili per garantire un turismo veramente inclusivo. La fruibilità del patrimonio naturalistico, però, soprattutto nelle destinazioni di montagna, risulta particolarmente difficile visto l’ambiente impervio in cui le destinazioni spesso si trovano. Per questo, non è da sottovalutare l’importanza dei gruppi di volontariato che accompagnano le persone con disabilità in montagna
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.
Come già ampiamente discusso in un precedente articolo de L’AltraMontagna, l’innovazione turistica in un’ottica sostenibile deve includere equo accesso alle risorse da parte di tutti e tutte, incluse le persone con disabilità. L’accessibilità delle strutture e dei percorsi per vari tipi di disabilità e l’accessibilità di informazioni sono indispensabili per garantire un turismo veramente inclusivo. La fruibilità del patrimonio naturalistico, però, soprattutto nelle destinazioni di montagna, risulta particolarmente difficile visto l’ambiente impervio in cui le destinazioni spesso si trovano. Per questo, non è da sottovalutare l’importanza dei gruppi di volontariato che accompagnano le persone con disabilità in montagna.
Da giovedì 25 a domenica 28 luglio si svolgerà la Carnica Ultra Trail, una corsa non competitiva a tappe che si svolge tra San Candido-Innichen e Tarvisio. L'evento non sarà solo un'occasione per dedicarsi allo sport e alla natura, ma anche un'importante iniziativa di beneficenza. Come ogni anno parteciperà anche l’associazione “Idee di corsa”, a cui le quote di iscrizione verranno devolute con l’obiettivo di promuovere l’inclusione sociale tramite la cultura dello sport. I volontari con diversi profili porteranno ragazzi e ragazze con disabilità in kbike: percorrendo 130 km con 8000 metri di dislivello positivo e dormendo in tenda. Ogni carrozzina sarà supportata da un team di 8/10 persone. Quest’anno “Idee di corsa” porterà 2 atleti speciali con un team di 20 persone, mentre un’altra associazione, Correre oltre, avrà altri 2 team.
Le due associazioni hanno in dotazione le carrozzine, grazie alle donazioni di sponsor e altri donatori che contribuiscono alla raccolta fondi. Quando le carrozzine non sono sufficienti, Correre Oltre collabora con altre associazioni o con il Club Alpino Italiano, con cui condividono alcune uscite. Ad esempio, da due anni a gennaio, “Correre Oltre”, “Idee di Corsa” e il Club Alpino Italiano organizzano una gita a Campo di Brenzone per visitare i presepi.
Un’altra associazione interessante è NoisyVision, un’associazione senza scopo di lucro che promuove l’empowerment e la valorizzazione delle persone con disabilità visive e/o uditive e sensibilizza la comunità sui temi dell'accessibilità e dell'inclusione sociale. Per raggiungere questo obiettivo, NoisyVision organizza trekking e diverse esperienze nella natura per persone con disabilità sensoriali. L’associazione ha una doppia vocazione: oltre al turismo e escursionismo inclusivo, NoisyVision si occupa anche della promozione di territori meno conosciuti al di fuori delle rotte più battute dal turismo di massa, uno degli obiettivi principali del turismo sostenibile. Tra i vari progetti organizzati, infatti, rientra anche “In montagna siamo tutti uguali” che, grazie al sostegno di volontari e guide, propone un’esperienza di trekking di più giorni accessibile e sicura per non vedenti e ipovedenti, con la premiazione da parte dal Ministero dei Beni Culturali e del Turismo e da Invitalia per la sua promozione innovativa delle aree montane. Ad aprile è nato invece il progetto “Ocio al Zaeo”, un cammino inclusivo di cinque giorni sui Colli Euganei per persone cieche e ipovedenti.
Infine, per chi fosse interessato a rendere la propria destinazione montana più accessibile, è possibile seguire i workshop organizzati da Tsm – Trentino School of Management. Nel 2023 si è svolto il workshop sul turismo inclusivo, che aveva l’obiettivo di promuovere una cultura del “Patrimonio per tutti”, in contesti outdoor, soprattutto nelle Dolomiti. Mentre nel 2024 il workshop era dedicato in modo specifico al Cicloturismo inclusivo in montagna.