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Cultura

Ragionare per stereotipi soffoca i territori montani: bisognerebbe raccontare cosa accomuna montagna e pianura

Le immagini riportate stanno rimbalzando di social in social con un successo via via crescente, allargando così la frattura tra montagna e pianura - due aree geografiche che in Italia non sono tanto sconnesse come viene raccontato - e, allo stesso tempo, corroborando alcuni tra i luoghi comuni che vanno a comporre l'immaginario montano sedimentatosi nella società e dentro di noi

di
Pietro Lacasella
29 agosto | 06:00
Questo articolo si rispecchia nei nove punti del Manifesto,
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.

Le immagini riportate stanno rimbalzando di social in social con un successo via via crescente, allargando così la frattura tra montagna e pianura - due aree geografiche che in Italia non sono tanto sconnesse come viene raccontato - e, allo stesso tempo, corroborando alcuni tra i luoghi comuni che vanno a comporre l'immaginario montano sedimentatosi nella società e dentro di noi.

 

La proliferazione dei luoghi comuni, tuttavia, difficilmente giova al territorio. Al contrario tende a separare, abbattendo quei ponti che dovrebbero mettere in contatto le differenti sfumature socioculturali che si diramano nel nostro paese.

 

Queste comparazioni fotografiche (apprezzatissime sui social) sono uno dei tanti esempi di tale, spinosa, dinamica: la montagna, spesso presentata come un serbatoio incontaminato di natura e genti, viene contrapposta a una pianura ambientalmente ed eticamente insensibile. 

 

Nell'esaltare le diversità si dissolvono gli elementi comuni, quelle contaminazioni più o meno positive capaci di tratteggiare una linea di continuità tra contesti lontani; di creare un dialogo costruttivo.

Gli stereotipi sorgono da un fondo di verità, ma anche e soprattutto da tante, false, credenze. 

 

Bisognerebbe quindi iniziare a raccontare cosa accomuna oggi, nel bene e nel male, la montagna alla pianura: per comprenderne i punti di forza, ma anche le debolezze; per avviare un'indispensabile collaborazione finalizzata a ridurre le disuguaglianze e tutelare gli ecosistemi (la qualità ambientale, infatti, prescinde da confini politici, culturali e geografici).

 

Sarebbe anche utile iniziare a presentare le diversità in modo più oggettivo perché, come la pianura ha molte cose da imparare dalla gestione territoriale alpina, oggigiorno anche la montagna può avvalersi di alcune sensibilità, nate in pianura, che potrebbero migliorare qualità della vita dei suoi abitanti senza stressare eccessivamente il territorio.

P.S. Code analoghe a quelle nelle immagini si possono naturalmente incontrare, con grande frequenza, anche in molte vallate alpine

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