Quando le valli decidono di rilanciarsi con iniziative culturali le montagne ringraziano: 15 località all'ombra del Monviso seguono i passi dei sonador

Nel nome di un Festival ci sono l’anima e l’intenzione, l’essenza e il racconto. Occit’Amo ne è la prova: amore e musica, lingua e identità di una comunità che da sempre supera i confini e si traduce in incontri. Siamo ancora nelle terre del Monviso, in Piemonte, dove agosto è il mese dei concerti e delle esperienze da vivere in viaggio tra le Vallate come un tempo facevano i sonador.

Fino al 16 agosto, 13 concerti, 6 appuntamenti di ballo, 2 laboratori per bambini, 1 lezione-concerto, 1 serata con il teatro e 1 di cinema all’aperto: 15 località in altrettanti giorni per una serie di appuntamenti che raccontano la storia di un territorio, le sue radici e le sue capacità di incontrare personalità artistiche provenienti da altre zone d’Europa con i linguaggi della musica popolare, a cavallo tra tradizione e contemporaneità.

Foto Occit'Amo Festival

Il cuore del cartellone è fatto di concerti e danze, con ospiti musicali internazionali che giungeranno dalle regioni del sud della Francia, dalla Spagna e dalla Slovacchia, oltre a un numero consistente di occasioni pensate per il ballo. Il francese Benjamin Melia, professore al Conservatorio di Saint-Raphaël, si esibirà venerdì 9 agosto alle 21 nel salone comunale di Ostana (Valle Po) portando le sonorità della Provenza orientale con galoubet, tamburello e piffero. Domenica 11 alle 15,30 alla Certosa della Trappa del Mombracco (Barge), il musicista, musicologo e figura di riferimento del folk revival del centro Francia Eric Montbel proporrà con Fabio Rinaudo un viaggio alla scoperta della musica e delle cornamuse di Morvan, Limousin, Auvergne e Bourbonnaise. Martedì 13, a Marmora (Valle Maira), alle 21,30 Les Voix du Dahu, cinque cantanti della regione di Nizza mescoleranno melodie del mare e delle montagne in un repertorio eclettico dal profano al sacro. La tradiione musicale slovacca di Matus Kovar e Tomáš Blažek sarà al rifugio Melezè di Bellino domenica 11 agosto alle 21, quella pirenaica sarà rappresentata da Jesús Díez e Sergi Llen, alle 21,30 di mercoledì 14 a Monterosso Grana.

Foto Occit'Amo Festival

Anima del Festival e principale mattatore è Sergio Berardo, leader dei Lou Dalfin, gruppo tra i più noti nel panorama folk rock nato nel 1982 nelle valli occitane del Piemonte con la visione di reinventare la musica tradizionale occitana. Sarà protagonista in quattro vesti diverse in altrettanti appuntamenti, tra i quali i tre concerti conclusivi. Mercoledì 7 agosto, dalle 17,30 spiegherà gli strumenti e le melodie occitane in una lezione concerto seguita da una cena al Reis Cibo Libero di Montagna di Valmala/Busca. Si esibirà poi come frontman dei Lou Dalfin, in concerto giovedì 15 agosto dalle 16 al Santuario di San Magno a Castelmagno. Sarà cantastorie sulle tracce di Briga lo violaire nel “viaggio essenziale” nella musica occitana proposto da Bistrò Dalfin venerdì 16 agosto alle 21 a Brondello. E infine rivestirà il ruolo di ispiratore e ideatore del gruppo Lou Pitakass venerdì 16 agosto alle 21,30 a Gaiola. Ci sarò spazio anche per il cinema, giovedì 8 agosto alle 21,30, a Verzuolo (Valle Varaita) con Cinecamper e la proiezione (a cura di Nuovi Mondi Festival) del film “Manodopera” di Alain Ughetto, premiato al Festival di Annecy.

Storie di melodie in dialogo e di montagne da valicare. Non resta che mettersi in viaggio. Tutto il programma qui.