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Cultura

"Prendersi cura dei luoghi": il festival "Zoldoval: per una cultura della montagna abitata" prende vita nelle frazioni della Val di Zoldo

Nel fine settimana dal 20 al 22 settembre 2024, la Val di Zoldo ospita "Zoldoval, per una cultura della montagna abitata", a cura dell'associazione Mont de Vie. Un festival diffuso nelle varie frazioni per rinsaldare il legame che unisce la comunità locale alla cultura connaturata nel territorio: ecco il calendario degli appuntamenti 

di
Redazione
16 settembre | 13:01
Questo articolo si rispecchia nei nove punti del Manifesto,
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.

Un festival culturale per dare voce alla montagna abitata, che coinvolga chi nelle valli alpine ha scelto di restare e chi, da fuori, può portare un contributo di rilievo: si intitola “Zoldoval, per una cultura della montagna abitata” ed è in programma in Val di Zoldo (tra le Dolomiti bellunesi) dal 20 al 22 settembre 2024.

 

Il calendario propone itinerari letterari tra i paesi, concerti, letture, proiezioni di film e incontri con autori, ricercatori ed esperti, in un dialogo “multidisciplinare” in grado di offrire molteplici spunti di riflessione che spaziano tra passato, presente e futuro del vivere in montagna. A organizzare la rassegna è l’associazione culturale Mont de Vie, fondata da Fabio Santin, Paola Brolati e Augusto (Charly) Gamba nel 2012, in concomitanza con l’avvio del progetto Interreg “I villaggi degli alpinisti”, in cui fa parte anche il Comune di Val di Zoldo insieme ad altre selezionate località delle Alpi. 

 

Il festival Zoldoval rientra nel progetto “Impulso culturale: cultura per tutti” dell’Interreg VI-A Italia-Austria CLLD Dolomiti Live che punta a rafforzare il legame tra le comunità e la cultura che anima quel luogo. Le iniziative mirano infatti a rinsaldare i legami locali, attraverso attività educative, interazioni tra generazioni diverse e attività culturali come incontri, workshop ed eventi. Che sia attraverso letture animate, discussioni letterarie, scambi musicali o visione di film, l'obiettivo principale è promuovere lo spirito comunitario e lo scambio culturale, al fine di favorire il senso di appartenenza nei rispettivi territori.

 

Il programma di Zoldoval

 

Il programma del festival “Zoldoval, per una cultura della montagna abitata” si articola nel fine settimana che va da venerdì 20 a domenica 22 settembre 2024: una tre giorni di eventi diffusi nelle varie frazioni della Val di Zoldo, con appuntamenti per grandi e piccini, capaci di coinvolgere un pubblico eterogeneo. Venerdì è la giornata dedicata ai partner transfrontalieri, sabato il filo conduttore sarà “Voce del verbo abitare” e domenica “Prendersi cura dei luoghi”.

 

Si comincia dunque nella mattinata di venerdì 20 settembre con GironZoldando: un itinerario di un paio d’ore condotto da due attori-guida nei panni di cantastorie ambulanti, con varie tappe tra Pieve, Forno, Baron e Fain. Le singolari guide illustreranno storia, arte e cultura dei paesi interpretando personaggi, rievocando usi e costumi, sceneggiando filastrocche e leggende. Il ritrovo è alle ore 10.45 a Forno di Zoldo, nel parcheggio del palaghiaccio.

 

La giornata di apertura prosegue al pomeriggio con “Venedigermandl”, a cura di Leiterin Freiwillingenzentrum Ostirol di Lienz. Dalle ore 15 alle 16 un gruppo di lettori volontari racconterà, in tedesco e italiano, le avventure del folletto ‘Venedigermandl’, curiosamente definito ‘veneziano’, che si aggira sempre nei pressi di un tesoro. Ritrovo alle ore 15 a Pralongo, alla vecchia fusinela.

 

Spazio poi alla musica: tra le ore 17 e le 19 al cinema di Dont è il momento di Mercury 8 in concerto, a cura di ARCI Diverkstatt di Brunico. Il trio proporrà sonorità elettriche frizzanti e accattivanti che richiamano influenze anni 90, trip hop e psychedelic rock, unite al mood acustico.

 

Alle 20.45, il cinema di Dont ospita un secondo appuntamento. Verrà proiettato il film geografico “Movimento fermo”, di Silvy Boccaletti. A presentarlo ci sarà Mauro Varotto, curatore del libro che accompagna il film. È un movimento fermo quello di Giacomo, Maria e Sandro, che incarnano una diversa idea di montagna. Entrano ed escono con naturalezza dai luoghi, traendo ispirazione dai lasciti culturali delle economie montane del passato, ma anche reinventando nuove pratiche, in cui si intravedono progetti orientati a bilanciare il rapporto spesso asimmetrico tra mondo rurale e urbano.

 

Sabato 21 settembre il festival propone due interessanti eventi. A cominciare dal mattino, con "Voci del verbo abitare. Cammino in dialogo", Le voci degli abitanti accompagnati dal sociologo Andrea Membretti e dal geografo Mauro Varotto. La passeggiata (con ritrovo alle ore 9.30 a Pieve, presso l’ex scuola Gamba Zampol) attraverserà diverse borgate della Val di Zoldo - passando per Pieve, Astragal, Villa e Dont -dove si incontreranno abitanti vecchi e nuovi di varie età: chi ha scelto la montagna come casa, chi ci è nato, chi ci è tornato, o chi per diverse vie ci è arrivato.

 

Gli esperti Mauro Varotto e Andrea Membretti dialogheranno con abitanti e pubblico, ricucendo storie di vita ed esperienze locali alle pratiche dell’abitare in tutta la montagna italiana. Varotto insegna Geografia e Geografia culturale all'Università di Padova, è stato coordinatore del Gruppo Terre Alte CAI dal 2008 al 2022, ed è tra i promotori de L'AltraMontagna, facendo parte del Comitato Scientifico del progetto editoriale. È autore, tra gli altri volumi, di Montagne di mezzo. Una nuova geografia (Einaudi, 2020). Membretti è professore di Sociologia del Territorio a Pavia, fondatore di Riabitare l’Italia e studioso delle migrazioni da e verso i territori montani e rurali, europei ed extraeuropei. La sua più recente pubblicazione si intitola “Migrazioni verticali. La montagna ci salverà” (ne avevamo parlato in questo articolo), edito da Donzelli nel 2024, che segue “Voglia di restare. Indagine sui giovani nell’Italia dei paesi” (pubblicata dallo stesso editore nel 2023). Il programma di massima prevede la partenza alle ore 9.30 dalla Pieve di Zoldo, passaggio ad Astragal alle ore 11 e tappa di chiusura a Dont alle ore 13, con pranzo al sacco autonomo. Alle ore 15, si potrà fare ritorno a Forno di Zoldo in navetta oppure proseguire a piedi fino a Colcerver, dove si svolgerà l’evento successivo.

 

Alle ore 18 nella pittoresca cornice offerta da Colcerver comincia infatti “L’eterno sussurro di storie”: presentazione del romanzo “Il duca” di Matteo Melchiorre con la partecipazione dell’autore e dei musicisti Nelso Salton (contrabbasso) e Tommaso Sogne (violino). La montagna che viene raccontata ne “Il Duca”, romanzo pubblicato da Einaudi nel 2022, è reale: una montagna ruvida, poco idealizzata, fatta di attriti e alleanze, di abitanti nuovi e vecchi, di complessità antropica e naturale e dell’inesauribile rapporto tra l’abitare umano e le forme della vita non-umana. Il ritrovo è alle ore 17 a Pralongo (presso la Vecchia fusinela), per chi desidera usufruire del servizio navetta (andata e ritorno). A chi sale e scende a piedi gli organizzatori raccomandano di portare la torcia frontale. Non è possibile raggiungere Colverver in auto. 

 

Domenica 22 settembre, la giornata conclusiva di Zoldoval comincia alle 9.30 a Forno di Zoldo con “Mani e parole per una montagna abitata”. Nel giardino della Casa Casal a Borgo Rocchette si terrà una mattinata rivolta a grandi e piccini, dedicata alle pratiche di cura dell’abitare. Da una parte i bambini saranno impegnati in un laboratorio sul concetto di casa (immaginando, disegnando, costruendo, seminando); dall’altra gli adulti saranno invitati a prendere parte alla costruzione di un’installazione artistica sull’abitare, spunto da cui partire per condividere esperienze e idee sulla montagna abitata del presente e del futuro. Chiuderà la mattinata una restituzione finale in forma teatrale, a cura dell’associazione Mont de vie.

 

Alle ore 13, dopo un momento finale di convivialità, calerà il sipario sul festival.  

 

Per maggiori informazioni, l’Ufficio turistico di Forno di Zoldo fungerà da infopoint (aperto da lunedì a sabato con orari 9.00-12.00/15.30-18.30; domenica 9.00-12.00). Recapiti utili: mail turismo@valdizoldo.net; telefono 0437787349. Per contattare l'associazione Mont de Vie, ecco i riferimenti: mail montedivita@gmail.com; cellulare 3482932772; sito web www.isoipse.it/zoldoval

 

 

 

 

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