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Cultura

La tournée che a piedi, zaino in spalla, porta gli spettacoli nelle piazze dei piccoli paesi: "Scavalcamontagne" è nata in Piemonte e sta conquistando lo Stivale

Spettacoli che viaggiano di paese in paese, attraversano colli e vallate, in una tournée realizzata interamente a piedi, zaino in spalla. Si chiama "Scavalcamontagne", è nata in Piemonte dall'intuizione di un soprano lirico e un cantante swing e passo dopo passo sta conquistando tutta Italia. Il 7 giugno parte una nuova edizione di una tournée che mette il teatro in cammino e ha scelto le piazze dei piccoli borghi come palcoscenico privilegiato 

di
Daria Capitani
24 maggio | 06:00
Questo articolo si rispecchia nei nove punti del Manifesto,
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.

Spettacoli dal vivo che viaggiano di paese in paese, attraversano colli e vallate, in una tournée realizzata interamente a piedi, zaino in spalla. Si chiama Scavalcamontagne, ha le voci di un soprano lirico e un cantante swing, è nata in Piemonte nel cuore della pandemia (estate 2020) e passo dopo passo sta conquistando tutto lo Stivale.

 

Andiamo per ordine. “Il nostro progetto è nato nell'estate 2020 per portare lo spettacolo a domicilio in un momento in cui l'organizzazione di eventi poteva risultare non semplice, ci trovavamo nell’impossibilità di fare il nostro lavoro. Appassionati di cammino e natura, non potendo esibirci nelle sale teatrali, abbiamo pensato di farlo nelle piazze e soprattutto di raggiungerle a piedi - raccontano gli ideatori Irene Geninatti Chiolero, soprano, e Danilo Ramon Giannini, cantante e attore -. Ci siamo accorti che la formula aveva in sé un potenziale enorme in ottica di sviluppo turistico lento e sostenibile, fruizione culturale consapevole, ma anche promozione di quelle zone marginali d’Italia che celano borghi, sentieri ed eccellenze enogastronomiche da scoprire”. Spettacoli comici-musicali, alcuni ispirati a celebri musical, altri tratti da operette, altri ancora a tema culinario, conquistano il pubblico dei piccoli numeri, una sera alla volta, una piazza alla volta, e la mattina dopo si rimettono in cammino.

 

 

“Siamo partiti dalla Valle Bormida e dalle Valli di Lanzo. Negli spostamenti mattutini, si aggiungevano persone, ci camminavano accanto, scoprivamo insieme luoghi meravigliosi sotto casa. Ci siamo detti: perché non farlo anche altrove?”. E così Scavalcamontagne, il nome della compagnia, è diventata rassegna itinerante e si è rinnovata di anno in anno: la quarta edizione si è conclusa a metà settembre 2023, ha raggiunto quattro regioni e otto province lungo un sentiero che ha coinvolto 43 Comuni e più di 500 km. “Siamo arrivati per la prima volta in alta montagna, in luoghi suggestivi come il Lago della Rossa e il Passo del Collerin (3200 metri di altitudine), accompagnati da una guida alpina. È stato un successo di pubblico e critica”.

 

L’edizione 2024 è pronta: lo zaino aspetta soltanto di essere indossato. La partenza è fissata per il 7 giugno, con la nuova produzione “Se mi lanci non vale” ambientata a New York. “Percorreremo più di 700 km coinvolgendo oltre 70 Comuni in dieci Province e cinque Regioni, dal Piemonte alla Liguria, dalla Lombardia alla Puglia fino ad arrivare in Sicilia”. Il progetto è seguito da un accompagnatore di media montagna, Elia Origoni, noto per aver appena terminato "In solitaria", ovvero l'impresa di percorrere, da solo, l'intero Sentiero Italia in maniera continuativa. “La struttura è molto semplice: la compagnia di artisti attraversa a piedi un territorio. L'idea è far sì che si crei ogni giorno un piccolo nucleo di camminatori/spettatori che arrivino in un luogo e lo vivano in maniera slow, dall'altra di portare "a domicilio" agli abitanti dei piccoli e meravigliosi borghi toccati dal progetto, dove spesso un teatro non c’è, un'offerta culturale varia e adatta a tutto il pubblico”. Ogni Comune aderisce accogliendo gli artisti, offrendo loro vitto e alloggio, un piccolo cachet, la piazza del paese. Non si paga biglietto di ingresso, ma all’uscita c’è un cappello per lasciare un’offerta agli artisti.

 

Un progetto nato in risposta a un contesto complicato, che ha saputo crescere e diventare sentiero per riavvicinare il pubblico al teatro, a una fruizione più semplice e diretta, e al concetto di comunità partecipativa. “Il fatto di camminare a piedi tutte le mattine svuota la mente e la rende disponibile a creare, pensare, ideare cose nuove. A livello artistico e spirituale, è una dimensione impagabile. Crediamo profondamente nel valore di portare il teatro fuori dal teatro, dove il teatro non c’è o non arriva”.

 

[Foto Manuel Cazzola]

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