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Cultura

La Scuola dei Piccoli Comuni: "Una cassetta degli attrezzi per le amministrazioni locali per rigenerare il tessuto sociale ed economico delle aree interne"

Nicholas Tomeo, dottorando in ecologia e territorio all'università del Molise e membro del progetto della Scuola dei piccoli comuni, è ospite della nuova puntata di "Un quarto d'ora per acclimatarsi", il podcast de L'AltraMontagna che approfondisce i problemi ambientali e sociali sperimentati dalle terre alte tramite la voce di chi le vive, le affronta e le studia

di
Sofia Farina
16 dicembre | 12:00
Questo articolo si rispecchia nei nove punti del Manifesto,
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.

In Italia, i piccoli comuni costituiscono circa il 70% del totale e occupano il 60% del territorio nazionale, accogliendo circa 13 milioni di abitanti. Tuttavia, queste realtà sono spesso vittime di spopolamento e marginalizzazione, processi che minacciano il tessuto sociale ed economico delle aree interne. In questo contesto, nasce un'iniziativa innovativa e ambiziosa: Spicco - La Scuola dei Piccoli Comuni.

 

"Spicco si propone come una "cassetta degli attrezzi" per le amministrazioni locali e le comunità, mirata a rigenerare il tessuto sociale ed economico, mantenere e sviluppare i servizi essenziali, e contrastare il declino demografico" racconta Nicholas Tomeo, dottorando in ecologia e territorio all'università del Molise e membro del progetto della Scuola dei piccoli comuni, nella nuova puntata di Un quarto d’ora per acclimatarsi, il podcast de L’AltraMontagna che, con cadenza settimanale, racconta i problemi ambientali e sociali sperimentati dalle terre alte tramite la voce di chi li vive, le affronta e le studia.

 

Il progetto, avviato nel 2023 a Castiglione Messer Marino, piccolo comune montano in provincia di Chieti, punta a trasformare i paesi in laboratori di pratiche innovative in ambiti sociali, economici, culturali e ambientali.

 

"La Scuola dei Piccoli Comuni nasce in un comune ultraperiferico, montano, oltre mille metri di altitudine in provincia di Chieti, al confine con il Molise, e nasce per volontà dell'amministrazione comunale - racconta Tomeo -. Al termine di una rassegna letteraria svoltasi nel paese durante l'estate 2023, la sindaca Silvana Di Palma ha avuto l'intuizione di continuare questo dialoogo sulle montagne, le aree interne, e in particolar modo di Appennino, ma con una scuola di formazione".

 

L'intuizione è stata quella di chiedere il sostegno di ricercatori e docenti universitari: "Questa sindaca visionaria è riuscita a mettere su un parternariato molto importante, fatta da associazioni locali, associazioni regionali come Anci, Uncem, Slow Food, Club Alpino Italiano, oltre che partner provienti dal mondo dell'accademia universitaria, e così nel 2024 è nata la scuola".

Castiglione Messer Marino è riuscito a mantenere un vivace tessuto sociale, con servizi e attività che testimoniano un forte spirito comunitario, e la scuola trae forza da questo contesto per creare una rete di conoscenze e pratiche che possano essere replicate in altre realtà simili.

 

Uno dei granti problemi affrontati dalle aree interne italiane, racconta Tomeo, è la mancanza dei servizi essenziali, come la scuola, la mobilità e la sanità e "se questi servizi essenziali li traduciamo in termini politici, diventano diritti delle persone". La scuola si pone l'obiettivo di lavorare su questi temi "sposando la transdisciplinarità del tema, e quindi unendo saperi esperti con i cosiddetti saperi contestuali, mettendo in relazione le forze endogene ed esogene al territorio stesso".

 

Questo approccio multi-disciplinare è evidente nelle lezioni che la scuola offre, e in particolare nella loro struttura, che è sempre composta da due parti: una prima fase teorica, con l’intervento di esperti, e una seconda fase laboratoriale, che mette in evidenza buone pratiche sperimentate da altri comuni.

 

Il programma di Spicco, articolato in cicli, affronta tematiche chiave per la rinascita delle aree interne, come la rigenerazione culturale e patrimoniale, con esperienze dal Comune di Aielli, la cooperazione territoriale, evidenziata dalle iniziative di Castel del Giudice e la qualità della vita nelle aree interne, con il contributo del Comune di Gagliano Aterno. Il secondo ciclo, previsto fino al 2025, include approfondimenti su argomenti come il diritto all’istruzione nelle piccole scuole, la gestione dei beni comuni e la promozione del turismo sostenibile.

 

L’iniziativa ha riscosso grande successo, attirando una media di 40 partecipanti per lezione, tra cui amministratori locali, studiosi e cittadini interessati. La comunità di Castiglione Messer Marino, in particolare, ha accolto con entusiasmo il progetto, apprezzandone l’impatto positivo sul territorio.

 

Qui è possibile ascoltare la puntata, disponibile anche su tutte le principali piattaforme podcast (Spotify, Apple e Google Podcast, Audible):

 

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