Al festival Oltre le Vette di Belluno torna "Un'ora per acclimatarsi", un momento di confronto per parlare dei territori montani con gli occhi di chi li vive e di chi li studia
Venerdì e sabato, tre talk all’aperto per parlare di montagna, ambiente e società. Nel salotto in piazza dei Martiri si alterneranno diverse voci per parlare di spopolamento e ripopolamento, turismo e cambiamenti climatici e valore della prossimità
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.
Nell'ambito del festival Oltre le vette, tornano i talk di “Un’ora per acclimatarsi”: il momento di confronto su montagna, società e ambiente, accolto con successo dal pubblico lo scorso anno, verrà riproposto anche per questa edizione del festival bellunese.
Dopo aver partecipato a diversi festival italiani la rassegna - a cura del nostro quotidiano - farà tappa a Belluno venerdì 11 ottobre (ore 19) e sabato 12 (ore 11.30 e ore 19) in piazza dei Martiri.
Nel salottino all’aperto allestito in piazza si affronteranno temi di stringente attualità insieme a ospiti di rilievo. A condurre gli incontri ci saranno sempre Pietro Lacasella (antropologo), Sofia Farina (fisica dell'atmosfera con dottorato di ricerca in meteorologia alpina, Luigi Torreggiani (dottore forestale e giornalista), Michele Argenta e Luca Andreazza (giornalista).
Per il primo appuntamento (venerdì 11 ottobre, ore 19) il tema sarà “Partenze e arrivi: la montagna tra spopolamento e ripopolamento”. Una riflessione su sfide e opportunità del vivere in montagna, attraverso dati e prospettive future con Francesco Pistollato, curatore di diversi progetti legati a queste tematiche; Chiara Dall’Armi, ingegnera energetica e rifugista e Lucia Montefiori, antropologa e guida accompagnatrice di media montagna. Si parlerà delle difficoltà quotidiane, come la carenza di servizi essenziali (sanità, scuole, trasporti), il calo demografico, le difficoltà nel trovare casa e la fragilità del territorio. Ma si evidenzieranno anche le opportunità, tra cui le "migrazioni verticali", con il ritorno o il trasferimento di nuovi abitanti in montagna dovute all'aumento delle temperature globali o a motivazioni professionali. Un'occasione per confrontarsi sul presente e, soprattutto, su ciò che il futuro riserva a queste comunità.
Sabato 12 ottobre alle ore 11.30 si riscoprirà “L'esotismo del quotidiano: il valore della prossimità”. Un invito a ripensare al significato di esplorazione e avventura, riconsiderando il valore di ciò che ci circonda, spesso trascurato. Interverranno Giacomo De Donà, fotografo naturalista e guida ambientale escursionistica; Giorgia Garancini, coordinatrice di Protect Our Winters Italia e Matteo Pilon, autore del podcast Vertigini. In un'epoca in cui ridurre l'impatto degli spostamenti e l'attenzione alla sostenibilità diventano sempre più necessari, emerge l’idea di riscoprire il fascino dei territori vicini. Riprendendo nel titolo un lavoro del geografo Francesco Visintin, un incontro per ispirare chi ama la natura e l'avventura a esplorare con occhi nuovi il proprio territorio, riscoprendo la prossimità come risorsa.
Sempre sabato, ma alle 19, il talk dal titolo “Turismo e cambiamenti climatici: siamo vittime o carnefici?”. La relazione tra il turismo in montagna e i cambiamenti climatici si fa sempre più complessa. Da un lato, il turismo di massa (overtourism) e l'aumento della frequentazione della montagna hanno intensificato la pressione antropica sul territorio, con effetti negativi sul fragile ecosistema montano. Dall'altro, i cambiamenti climatici stanno trasformando radicalmente l'ambiente alpino: l'innalzamento delle temperature riduce l'innevamento naturale, mette a rischio le attività invernali tradizionali e aumenta la fragilità del territorio, rendendo chi abita e frequenta la montagna vittima di questi cambiamenti. Esamineremo il nostro ruolo in questo delicato equilibrio insieme a Jacopo Gabrieli, glaciologo e ricercatore CNR, Sindi Manushi, sindaca di Pieve di Cadore e Serena Lonardi, ricercatrice in management del turismo.
I due appuntamenti serali saranno preceduti dalla musica dal vivo, con due concerti alle ore 18. Venerdì ci saranno LesMagots in Non ti scordar di me, un viaggio nel tempo alla scoperta della storia degli anni ’30 e ’40 narrata attraverso le canzoni dell’epoca. Con Veronica Bronzato, voce; Candida Capraro, voce e flauto traverso; Leonardo Dalla Cort, pianoforte; Barbara Padrin, voce. Sabato i Passion Fruit e le note dello standard jazz con Roberto Bogo, tenor sax; Andrea De Pol, chitarra; Ruggero Burigo, chitarra; Andrea Cuzuol, basso.
La partecipazione è libera e aperta a tutti. Programma completo su www.oltrelevette.it