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Attualità

Il sindaco Allera: "Cogne mette le ali? Una battuta della ministra Santanchè". Replica Milan a Radio 24: "Ci si auspica che i ministri non facciano battute, ma proclami seri"

Alla trasmissione Uno nessuno 100Milan di Radio24, il sindaco di Cogne (isolata a causa del crollo della strada) Franco Allera è intervenuto sull'alluvione e sulla situazione complicata che sta attraversando il paese. "Il ministro aveva fatto la battuta nel dire 'portiamo la gente a Cogne con l'elicottero', però portare la gente a Cogne con l'elicottero è complesso, perché per portare la gente con l'elicottero bisogna che le infrastrutture siano funzionanti"

di
Redazione
05 luglio | 12:37
Questo articolo si rispecchia nei nove punti del Manifesto,
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.

Alla trasmissione Uno nessuno 100Milan di Radio24, il sindaco di Cogne (isolata a causa del crollo della strada) Franco Allera è intervenuto sull'alluvione e sulla situazione complicata che sta attraversando il paese.

 

"Noi pensiamo entro la fine di questa settimana di riuscire a dare una prima traccia per accedere a Cogne con i mezzi d'opera, perché il vero problema è che noi abbiamo un isolamento importante con il fondovalle e con Aosta, perché l'esondazione del torrente ha portato via parte della strada regionale 47 che ci collega con Aosta", spiega il primo cittadino".

 

"Senta - domanda il conduttore Alessandro Milan - di questo progetto "Cogne mette le ali" della ministra Santanchè, lei cosa ne pensa? Cioè: l'idea di portare in elicottero coloro che hanno le case e stiano almeno quindici giorni, oppure chi ha prenotato l'albergo e stia almeno quattro notti, che sembra una cosa fantascientifica e anche costosa, sarebbe un po' una salvezza per il paese?"

 

"No - risponde Allera - è stato travisata anche tutta questa vicenda qua. Dato che nelle testate giornalistiche passano sempre solo le notizie catastrofiche, sembrava addirittura che la Valle d'Aosta fosse in ginocchio, che non esistesse neanche più l'accessibilità in Valle d'Aosta dopo l'alluvione di Cogne. Il messaggio che in quella riunione, dov'è intervenuto anche il ministro, si era fatto era 'cerchiamo di invertire questa idea che è tutto distrutto e il turismo in Valle d'Aosta non potrà andare avanti perché Cervinia e Cogne sono chiuse, e diamo un messaggio positivo'. In un modo o nell'altro la stagione turistica nell'80%, 90% della Valle d'Aosta non ha avuto nessun genere di problema di nessun tipo. E anche da noi, appena possibile, seppur a numeri limitati si riuscirà di nuovo ad accedere. E' questa la strategia che stiamo portando avanti".

 

"Il ministro - prosegue - aveva fatto la battuta nel dire 'portiamo la gente a Cogne con l'elicottero', però portare la gente a Cogne con l'elicottero è complesso, perché per portare la gente con l'elicottero bisogna che le infrastrutture siano funzionanti. (...) Quella degli elicotteri era un'idea che è venuta fuori. Ma volevamo lanciare una campagna per far capire alla gente che non è che a Cogne non si viene più, perché noi abbiamo avuto delle disdette già per Agosto".

 

"In pratica - afferma ironicamente Leonardo Manera, co-conduttore della trasmissione - lei ci ha detto che la rappresentazione che è stata data dai telegiornali è stata eccessiva e che il ministro ha fatto una boutade. Quindi, in sostanza, non dobbiamo credere a niente di quello che abbiamo visto e sentito".

"I danni ci sono - replica Allera - ci sono assolutamente delle situazioni molto critiche sul territorio legate soprattutto alla parte infrastrutturale. Con le esondazioni che ci sono state abbiamo una ventina di ponti danneggiati. (...) L'acquedotto principale del paese è stato danneggiato e poi l'abbiamo ripristinato in forma provvisoria. Per cui si parte da una situazione reale e importante di danni sul territorio e dall'altra parte un'altra parte del territorio è ancora integra e non appena avremo l'accessibilità da Aosta, che per noi è la cosa fondamentale, ripartiremo anche con il turismo".

 

"Non so se sia stata una battuta quella del ministro Santanchè - chiude la conversazione Alessandro Milan - ci si auspica che i ministri non facciano battute, ma facciano dei proclami seri".

 

"Anche perché era abbastanza dettagliata - aggiunge Manera - per chi si ferma più di quattro giorni, eccetera eccetera".

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